Pentecoste: differenze tra le versioni

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(da Pellegrini)
I [[Padri della Chiesa]] hanno paragonato il "battesimo nello Spirito Santo" della Pentecoste, che per la [[Chiesa]] è una vera e propria investitura [[apostolato|apostolica]], al [[battesimo di Gesù]], [[teofania]] solenne all'inizio del suo [[ministero pubblico di Gesù|ministero pubblico]]. Essi fanno vedere nella Pentecoste il [[dono]] della nuova [[legge]] alla [[Chiesa]] (cfr. {{pb|Ger|31,33}}; {{pb|Ez|36,27}}) e la [[nuova creazione]] (cfr. {{pb|Gen|1,2}}): questi temi non sono espressi in {{pb|At|2}}, ma si fondano sull'azione interna dello Spirito e sulla ricreazione che egli effettua<ref name="DeSurgy838" />.
 
== La preparazione dell'Antico Testamento: la Pentecoste ebraica ==
{{vedi anche|Shavuot}}
 
* il parlare in lingue, quantunque per sé inintelligibile (cfr. {{pb|1Cor|14,1-25}}), è in quel giorno compreso dalle persone presenti; questo miracolo di audizione è un [[segno]] della [[vocazione]] universale della [[Chiesa]], perché questi uditori provengono dalle più diverse regioni ({{pb|At|2,5-11}}).
 
== NoteSignificato esegeticheteologico ==
 
A partire da {{pb|At|2,1-41}} e dai testi dell'[[Antico Testamento]] si può delineare la ricchezza di significato teologico della Pentecoste cristiana secondo le seguenti direttrici<ref>{{autore|Paul de Surgy}} ([[1971]]) 839.</ref>.
 
=== Effusione escatologica dello Spirito ===
 
[[San Pietro|Pietro]], citando il [[profeta]] [[Gioele]] (c. {{passo biblico|Gl|3}}), fa vedere che la Pentecoste realizza le [[promessa|promesse]] di [[Dio]]: negli ultimi tempi lo Spirito sarebbe stato dato a tutti (cfr. {{pb|Ez|36,24-27}}; {{pb|Is|44,3}}).
 
Il [[Giovanni Battista|precursore]] aveva annunziato che era presente colui che doveva [[battesimo|battezzare]] nello Spirito Santo ({{pb|Mc|1,8}}). E Gesù, dopo la sua [[risurrezione di Gesù|risurrezione]], aveva confermato queste promesse: "Tra pochi giorni sarete battezzati nello Spirito Santo" ({{pb|At|1,5}}).
 
La discesa dello Spirito diventa il segno [[escatologia|escatologico]], l'annuncio che sono iniziati gli [[tempi ultimi|ultimi tempi]].
 
=== Coronamento della Pasqua di Cristo ===
 
Secondo la [[catechesi]] primitiva, [[Cristo]] [[morte di Gesù|morto]], risorto ed [[ascensione|esaltato]] alla [[destra]] del [[Dio Padre|Padre]], porta a termine la sua opera [[effusione|effondendo]] lo Spirito sulla [[comunità]] apostolica ({{pb|At|2,23-33}}). La Pentecoste è perciò la [[pienezza]] della [[Pasqua]].
 
=== Raduno della comunità messianica ===
 
I [[profeti]] avevano annunziato che i dispersi sarebbero stati radunati sul [[monte Sion]], e che in tal modo l'[[assemblea]] di [[Israele]] sarebbe stata unita attorno a [[YHWH]].
 
La Pentecoste realizza a [[Gerusalemme]] l'unità spirituale dei [[Giudei]] e dei [[proseliti]] di tutte le [[nazioni]]: docili al1'insegnamento degli [[apostoli]], essi partecipano nell'[[amore]] [[fratello|fraterno]] alla [[mensa]] [[Eucaristia|eucaristica]] ({{pb|At|2,42.46}}).
 
=== Inizio della missione a tutti i popoli ===
 
La Pentecoste è pure il punto di partenza della sua [[missione]]: il discorso di [[San Pietro|Pietro]]], "[[in piedi]] con gli [[Undici]]", è il primo atto della missione data da [[Gesù]]: "Riceverete la [[forza]] dallo [[Spirito Santo]] che scenderà su di voi, e di me sarete [[testimone|testimoni]] a [[Gerusalemme]], in tutta la [[Giudea]] e la [[Samaria]] e fino ai confini della terra" ({{pb|At|1,8}}).
 
Lo Spirito è quindi dato in vista di una [[testimonianza]] che dev'essere portata fino alle estremità della terra ({{pb|At|1,8}}); il miracolo dell'ascolto ''in lingue'' sottolinea che la prima comunità messianica si estenderà a tutti i popoli ({{pb|At|2,5-11}}). La "Pentecoste dei pagani" ({{pb|At|10,44-47}}) lo dimostrerà.
 
=== Ricomposizione dell'unità del genere umano ===
 
La Pentecoste rimanda infine all'episodio della [[Torre di Babele]] ({{pb|Gen|11,1-9}}):
* ivi il tentativo di [[unità]], voluto dagli uomini in opposizione a [[YHWH]] aveva portato alla [[dispersione]] e alla confusione delle lingue;
* nella Pentecoste lo [[Spirito Santo|Spirito]], manifestandosi sotto forma di lingue di [[fuoco]] che si distribuiscono su ciascuno dei [[discepolo|discepoli]] di [[Gesù]], fa sì che coloro che ascoltano comprendano ognuno nella propria lingua nativa ({{pb|At|2,8}}): lo Spirito rende possibile la [[comunione]] tra popoli diversi e lingue diverse.
 
== Approfondimento esegetiche ==
 
Il c.{{passo biblico|At|2}} degli ''Atti'' si apre con un'annotazione temporale carica di significato teo­logico, che tradotta letteralmente suona "mentre il giorno di Pentecoste stava per compiersi" (v. {{pb|At|1|1a}})<ref>http://www.dimensionesperanza.it/aree/formazione-religiosa/bibbia/item/5839-levento-di-pentecoste-at-21-13-rita-pellegrini.html</ref>. La menzione del verbo "compiersi" (''sumpleróo'' in [[lingua greca|greco]]) potrebbe a prima vista far pensare al termine del grande e solenne giorno festivo ebraico; tuttavia più avanti (v. {{passo biblico|At|2,15|15}}) [[San Pietro|Pietro]] parla delle "nove del mattino", e il significa­to [[teologia|teologico]] molto denso del verbo (cfr. {{pb|Lc|1,1; 9,51}}), annuncia che sta finalmente per realizzarsi la [[promessa]] del [[Gesù|risorto]], che è a sua volta il [[compimento]] di tutte dell'[[Antico Testamento]]sull'[[effusione]] dello Spirito.
* Le "lingue" viste nell'atto di dividersi vanno poi a posarsi su ciascuno dei presenti. Il verbo "si posò" è formulato nel testo [[lingua greca|greco]] al singolare (''ekáthisen''), per fare meglio allusione allo Spirito; esso significa più esattamente "si stabilì". Con questa immagine il narratore vuole dire che lo Spirito santo è presenza divina, è come fuoco che [[purificazione|purifica]] e che avvolge, e con la sua azione unica e singolare, prende possesso di ogni persona, si adagia per poi rimanere su ciascuno dei presenti, come lo Spirito "discese e si fermò" su Gesù al momento del suo [[battesimo di Gesù|battesimo]] ({{pb|Gv|1,32-33}}).
 
=== La manifestazione dello Spirito Santo ===
== Significato teologico ==
 
Siamo giunti così al momento culminante dell'avvenimento. Nominando lo Spirito Santo due volte il narratore spiega ora apertamente quanto i segni pre­monitori avevano annunciato: "tutti" i presenti (cfr. v. {{passo biblico|At|2,1|1}}) furono "ripieni di [[Spi­rito Santo]]". Avviene su tutti un'[[effusione]] interiore che li riempie fino a tra­boccare; [[San Pietro|Pietro]] infatti, nel successivo discorso dirà che [[Gesù]], [[ascensione|sali­to]] al [[cielo]] lo ha ricevuto dal [[Dio Padre|Padre]] per "riversarlo" sui suoi [[discepolo|discepoli]] ({{pb|At|2,33}}). Nel [[tempo]] della [[promessa]] lo Spirito era stato donato ai [[profeti]] e ad al­cuni grandi uomini dell'[[Antico Testamento]], poi a pochi eletti i cui nomi ven­gono ricordati dal narratore nel [[vangeli dell'infanzia|vangelo dell'infanzia]]:
A partire da {{pb|At|2,1-41}} e dai testi dell'[[Antico Testamento]] si può delineare la ricchezza di significato teologico della Pentecoste cristiana secondo le seguenti direttrici<ref>{{autore|Paul de Surgy}} ([[1971]]) 839.</ref>.
* [[Giovanni Battista]] quan­do ancora stava nel [[seno]] materno ({{pb|Lc|1,15}});
* [[Sant'Elisabetta (madre di Giovanni Battista)|Elisabetta]] e [[Zaccaria (padre di Giovanni Battista)|Zaccaria]] ({{pb|Lc|1,41.67}});
* [[Simeone di Gerusalemme|Simeone]] ({{pb|Lc|2,26}});
* [[Maria]] ({{pb|Lc|1,35}}).
 
Esso poi si era concentrato unicamente in pienezza sulla persona di [[Gesù]] ({{pb|Lc|1,35; 3,22; 4,1.18}}). Ora questo dono rag­giunge "tutti": così il gruppo dei discepoli viene definitivamente costituito e intimamente trasformato.
=== Effusione escatologica dello Spirito ===
 
Successivamente molte altre persone verranno desi­gnate nel libro degli ''Atti'' come "riempite" di Spirito Santo:
[[San Pietro|Pietro]], citando il [[profeta]] [[Gioele]] (c. {{passo biblico|Gl|3}}), fa vedere che la Pentecoste realizza le [[promessa|promesse]] di [[Dio]]: negli ultimi tempi lo Spirito sarebbe stato dato a tutti (cfr. {{pb|Ez|36,24-27}}; {{pb|Is|44,3}}).
* [[San Pietro|Pietro]] ({{passo biblico|At|4,8}});
* la [[co­munità cristiana]] ({{passo biblico|At|4,31}});
* [[San Paolo|Paolo]] ({{passo biblico|At|9,17; 13,9}});
* [[Santo Stefano protomartire|Stefano]] ({{passo biblico|At|6,5; 7,55}});
* [[San Barnaba|Barnaba]] ({{passo biblico|At|11,24}});
* i discepoli di [[Antiochia]] ({{passo biblico|At|13,52}}).
 
Lo Spirito resterà da ora in poi sempre all'o­pera nella [[Chiesa]] come il protagonista principale.
Il [[Giovanni Battista|precursore]] aveva annunziato che era presente colui che doveva [[battesimo|battezzare]] nello Spirito Santo ({{pb|Mc|1,8}}). E Gesù, dopo la sua [[risurrezione di Gesù|risurrezione]], aveva confermato queste promesse: "Tra pochi giorni sarete battezzati nello Spirito Santo" ({{pb|At|1,5}}).
 
=== Il parlare ''in lingue'' ===
La discesa dello Spirito diventa il segno [[escatologia|escatologico]], l'annuncio che sono iniziati gli [[tempi ultimi|ultimi tempi]].
 
Vengono poi descritti gli effetti prodotti dall'effusione dello Spirito: il gruppo dei discepoli comincia a "parlare in altre lingue" (v. {{passo biblico|At|2,4|4b}}).
=== Coronamento della Pasqua di Cristo ===
 
Come comprendere questo fenomeno straordinario? Si tratta forse del dono della [[glossolalia]], che consisterebbe in un parlare [[estasi|estatico]], [[mistero|misterioso]], con suoni che non corrispondono a nessun idioma dell'epoca ma estremamente comu­nicativo grazie all'emozione di chi lo parlava? Questo "parlare in lingue" è abbastanza frequente nella [[Chiesa]] primitiva, come ci testimoniano il libro de­gli Atti stesso ({{passo biblico|At|10,46; 19,6}}) e le [[lettere paoline]] (cfr {{pb|lCor|12-14}}); nel nostro te­sto il sospetto di [[ubriachezza]] ({{passo biblico|At|2,13}}), smentito da Pietro nel suo seguente discorso ({{passo biblico|At|2,15}}), potrebbe far pensare che si tratti di questo fenomeno. Oppure il narratore intende descrivere un dono di [[profezia]] per cui il gruppo dei di­scepoli parla realmente in altre lingue e con un linguaggio, per ciascuno dei presenti, comprensibile e intelligibile.
Secondo la [[catechesi]] primitiva, [[Cristo]] [[morte di Gesù|morto]], risorto ed [[ascensione|esaltato]] alla [[destra]] del [[Dio Padre|Padre]], porta a termine la sua opera [[effusione|effondendo]] lo Spirito sulla [[comunità]] apostolica ({{pb|At|2,23-33}}). La Pentecoste è perciò la [[pienezza]] della [[Pasqua]].
 
Se leggiamo attentamente il v. {{passo biblico|At|2,4|4}} troviamo elementi per operare una scelta: il testo dice chiaramente che il gruppo dei discepoli incomincia a "parlare" (''laleîn'') in "altre" (''hetérais'') lingue (v. {{passo biblico|At|2,4|4a}}). L'aggettivo "altre" (''hetérais'') è molto importante, perché indica che gli [[apostoli]] si mettono a parlare in lingue diverse dalla propria. Il narratore, poi, sottolinea come questo dono sia frut­to della irruzione dello Spirito: "Come lo Spirito dava loro il potere di espri­mersi (''apophthéngomai'')" (v. {{passo biblico|At|2,4|4b}}). Il verbo "esprimersi", che introduce anche l'inizio del discorso di Pietro che segue questo avvenimen­to, fa sempre riferimento, in Luca, ad un parlare solenne, ispirato e com­prensibile (cfr. {{pb|At|2,14; 26,25}}). Si può quindi affermare, a partire da questi dati, che il prodigio della Pentecoste consista nel dono che gli apostoli ricevono di "parlare" con le lingue stesse degli uditori: essi proclamerebbe una "parola" che, proprio perché tutti capiscono, ha una valenza universale.
=== Raduno della comunità messianica ===
 
Bisogna notare però che non è ancora noto il contenuto di tale messaggio.
I [[profeti]] avevano annunziato che i dispersi sarebbero stati radunati sul [[monte Sion]], e che in tal modo l'[[assemblea]] di [[Israele]] sarebbe stata unita attorno a [[YHWH]].
 
La Pentecoste realizza a [[Gerusalemme]] l'unità spirituale dei [[Giudei]] e dei [[proseliti]] di tutte le [[nazioni]]: docili al1'insegnamento degli [[apostoli]], essi partecipano nell'[[amore]] [[fratello|fraterno]] alla [[mensa]] [[Eucaristia|eucaristica]] ({{pb|At|2,42.46}}).
 
=== Inizio della missione a tutti i popoli ===
 
La Pentecoste è pure il punto di partenza della sua [[missione]]: il discorso di [[San Pietro|Pietro]]], "[[in piedi]] con gli [[Undici]]", è il primo atto della missione data da [[Gesù]]: "Riceverete la [[forza]] dallo [[Spirito Santo]] che scenderà su di voi, e di me sarete [[testimone|testimoni]] a [[Gerusalemme]], in tutta la [[Giudea]] e la [[Samaria]] e fino ai confini della terra" ({{pb|At|1,8}}).
 
Lo Spirito è quindi dato in vista di una [[testimonianza]] che dev'essere portata fino alle estremità della terra ({{pb|At|1,8}}); il miracolo dell'ascolto ''in lingue'' sottolinea che la prima comunità messianica si estenderà a tutti i popoli ({{pb|At|2,5-11}}). La "Pentecoste dei pagani" ({{pb|At|10,44-47}}) lo dimostrerà.
 
=== Ricomposizione dell'unità del genere umano ===
 
La Pentecoste rimanda infine all'episodio della [[Torre di Babele]] ({{pb|Gen|11,1-9}}):
* ivi il tentativo di [[unità]], voluto dagli uomini in opposizione a [[YHWH]] aveva portato alla [[dispersione]] e alla confusione delle lingue;
* nella Pentecoste lo [[Spirito Santo|Spirito]], manifestandosi sotto forma di lingue di [[fuoco]] che si distribuiscono su ciascuno dei [[discepolo|discepoli]] di [[Gesù]], fa sì che coloro che ascoltano comprendano ognuno nella propria lingua nativa ({{pb|At|2,8}}): lo Spirito rende possibile la [[comunione]] tra popoli diversi e lingue diverse.
 
== Nella Liturgia ==

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