Libro dei Salmi: differenze tra le versioni

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(refuso)
Coi suoi circa 2.500 versetti (variabili a seconda delle versioni) e 150 capitoli il libro dei salmi rappresenta il più ampio testo della Bibbia, sia ebraica che cristiana (il secondo, Gen, conta circa 1.500 versetti e 50 capitoli).
 
Il suo testo non è di facile studio: secondo Ravasi è "un vero e proprio laboratorio di critica testuale: si può inciampare in quasi tutta la tipologia dei fenomeni testuali (aplografie, pluralità di lezioni, dittografie, confusioni grafiche, metatesi, spostamenti di segmenti testuali, ecc.)" ({{passopp. biblico|Sal|37-39}}). I motivi di tale complessità possono essere molteplici: era un testo liturgicamente molto usato e copiato, dunque "simile a un disco che risente dell’usura dell’esecuzione"; alcuni termini sono così poetici o arcaici da non essere di uso comune, e dunque di difficile traduzione; alcuni termini possono derivare da prestiti linguistici, in particolare ugaritici, e sono ancora di difficile traduzione. Ci è pervenuto infine in diverse versioni che, per quanto derivate dall’originale ebraico, sono spesso più antiche del testo ebraico come si è standardizzato (Testo Masoretico). Queste le versioni:<ref>Ravasi, 38-39.</ref>
* [[Qumran]]: il rotolo 11QPsa ritrovato tra i manoscritti del Mar Morto contiene 41 salmi dell'ultima cinquantina del salterio. Sono presenti alcune varianti, come l’antifona in ogni versetto del {{passo biblico|Sal|145}}: "Lodate YHWH! Il suo nome sia lodato ora e sempre!";
* [[Qerè]]: sono interessanti le proposte di lettura (''qerè'', "letto") aggiunte dai masoreti al posto della lettura di alcuni termini (''ketìv'', "scritto");
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