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[[Immagine:453px-Caravaggio-The Conversion on the Way to Damascus.jpg|thumb|250px|right|[[Conversione di San Paolo (Caravaggio)|Conversione]] di [[San Paolo Apostolo|San Paolo]], dipinto di [[Caravaggio]],
La parola '''conversione''' deriva dal greco
Nel [[Nuovo Testamento]] la conversione veterotestamentaria riceve una luce nuova attraverso la stretta connessione in cui è posta con i termini ''metànoia'' e ''metanoéin'', tradotti spesso con "penitenza" e "pentirsi": "Pentitevi perché il regno dei cieli è vicino" ({{pb|Mt|4,17}}); "Pentitevi dunque e ciascuno si faccia battezzare" ({{pb|At|2,38}}; {{pb|At|3,19}}).▼
La
▲La conversione comporta implicitamente una chiamata di Dio e nello stesso tempo la forza di volontà della persona e la promessa di aderire a questa chiamata, a questa [[vocazione]]. Dunque la conversione è sempre un atto libero, umano e nello stesso tempo un [[dono]] della [[Grazia di Dio]]; esige la dedizione a Dio ed esclude ogni vanto e merito personale ({{pb|1Cor|1,26-31}}).
Nel linguaggio biblico il termine conversione ricorre numerose volte sia in positivo che in negativo ({{pb|At|3,19}}); {{pb|1Pt|2,25}}).▼
== Nella Bibbia ==
▲Nel linguaggio biblico
=== Antico Testamento ===
Il termine preferito dall' Antico Testamento per indicare l'atteggiamento della conversione è ''shub'', che letteralmente significa "cambiare [[strada]]", "tornare indietro". L'invito a conversione del [[deuteronomista]] è una parola di [[speranza]] per il popolo disperso in cammino verso la [[terra
{{quote biblico con libro|Se ti convertirai a [[JHWH]], tuo Dio e [[obbedienza|ubbidirai]] alla sua [[voce]] tu e i tuoi figli con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, allora JHWH, il tuo Dio, farà ritornare i tuoi [[esilio babilonese|deportati]], avrà [[pietà]] di te e ti raccoglierà di nuovo in mezzo a tutti i popoli.|Dt|30,2-3}}
Possiamo dire che l'Antico Testamento parla in diversi modi del perdono dei peccati. Il [[peccato]] è "perdonato, cancellato" ({{pb|Es|32,32}}), "espiato" ({{pb|Is|6,7}}), "gettato dietro le spalle" ({{pb|Is|38,17}}). Dice ad esempio il Salmo 102 che Egli perdona tutte le colpe e guarisce tutte le ferite, ({{passo biblico|Sal|102,3}}) non ci tratta secondo i nostri peccati, non ci ripaga secondo le nostre colpe, come un padre ha pietà dei suoi figli, così il Signore ha pietà di quanti lo temono ({{passo biblico|Sal|102,10-13}}).▼
▲
Questa disponibilità di Dio al perdono non attenua la [[responsabilità]] dell'uomo e la necessità di un suo impegno di conversione, ma, come sottolinea il [[profeta]] [[Ezechiele]], "se il malvagio si ritrae dalla sua condotta perversa il suo peccato non sarà più ricordato, egli vivrà" ({{pb|Ez|18,19-22}}).
=== Nuovo Testamento ===
[[Immagine:Ananias restoring the sight of st paul.jpg|thumb|200px|left|[[Battesimo]] di san Paolo da parte di [[Anania]], dipinto di [[Pietro da Cortona]],
▲Nel [[Nuovo Testamento]] la conversione veterotestamentaria riceve una luce nuova attraverso la stretta connessione in cui è posta con i termini ''metànoia'' e ''metanoéin'', tradotti spesso con "penitenza" e "pentirsi": "Pentitevi
Nel [[Nuovo Testamento]] e precisamente in {{pb|Ti|3,5}}, la conversione cristiana è descritta come "una palingenesi" cioè un "rinnovamento" che trasforma ontologicamente l'uomo per opera dello [[Spirito Santo]].▼
Cristo annuncia che la nuova [[creazione]] è spuntata nella storia, che è iniziata la nuova era preannunziata dal [[Profeta|profeti]]. Convertirsi è allora credere che la nuova umanità, non è più sogno o aspirazione, ma realtà già iniziata in lui anche se non ancora completa. Tutta l'esistenza di Cristo è caratterizzata da questo appello. Ricordiamo a questo proposito
[[Giovanni Battista]] predica "un battesimo di conversione per il perdono dei peccati" ({{pb|Mc|1,4}}), ma Gesù annuncia la [[buona novella]] che "il regno di Dio e vicino" ({{pb|Mc|1,15}}). Gesù, cioè, ha proclamato la conversione come condizione indispensabile per accogliere il regno.▼
▲Nel [[Nuovo Testamento]] e precisamente in {{pb|
Alle origini del cristianesimo il richiamo alla conversione era rivolto sia ai [[Giudeo|giudei]] che ai [[Pagano|pagani]] e il segno inconfondibile della conversione era il [[battesimo]] cristiano in cui veniva messo a morte "l’uomo vecchio" per rinascere e diventare "pietra viva" e appartenente al [[Corpo di Cristo]] ({{pb|Rm|6,6;7,4;8,13}}).▼
▲[[Giovanni Battista]] predica "un battesimo di conversione per il perdono dei peccati" ({{pb|Mc|1,4}}), ma Gesù annuncia la [[buona
In {{pb|At|2,37-39}}, il concetto di conversione è messo direttamente in rapporto con la presenza dello Spirito Santo. Dopo il discorso [[Pentecoste|pentecostale]] di Pietro, gli uditori chiedono a lui e agli altri [[Apostolo|apostoli]]che cosa dobbono fare, Pietro risponde di convertitevi e di battezzarsi nel Nome di Gesù Cristo per ottenere il perdono dei peccati e riceverete il dono dello Spirito Santo.▼
▲Alle origini del [[cristianesimo]] il richiamo alla conversione era rivolto sia ai [[Giudeo|giudei]] che ai [[Pagano|pagani]], e il segno inconfondibile della conversione era il [[
== La conversione nella Chiesa==▼
▲In {{pb|At|2,37-39}}, il concetto
[[Immagine:Conversion of Paravas by Francis Xavier in 1542.jpg|thumb|250px|Conversione dei Paravas di Francis Xavier - 1542.]]▼
▲== La conversione nella Chiesa==
Oggi è più che mai necessaria ed urgente la conversione anche nella [[Chiesa]] di Cristo dove troppi [[Fedele|fedeli]] vivono mediocremente la loro vita aggiungendo alla fragilità umana colpe gravi.▼
▲[[Immagine:Conversion of Paravas by Francis Xavier in 1542.jpg|thumb|250px|Conversione dei Paravas di Francis Xavier,
Convertirsi significa dunque abbandonare la strada dell’errore, del peccato e decidersi per Dio, ritornando sulla strada della▼
▲Oggi è più che mai necessaria ed urgente la conversione anche
Convertire il cuore non vuol dire liberarsi del male, ma affrontarlo in modo che la sventura sia o prevenuta o vinta con il bene: e se anche non si può sempre evitare le conseguenze del male, la conversione riporta sempre la[[ pace]] nell’[[anima]]. Dunque, la conversione a Dio è un atto di realismo non di moralismo.▼
▲Convertirsi significa dunque abbandonare la strada
▲Cristo annuncia che la nuova [[creazione]] è spuntata nella storia, che è iniziata la nuova era preannunziata dal [[Profeta|profeti]]. Convertirsi è allora credere che la nuova umanità, non è più sogno o aspirazione, ma realtà già iniziata in lui anche se non ancora completa. Tutta l'esistenza di Cristo è caratterizzata da questo appello. Ricordiamo a questo proposito la pagina stupenda della conversione di Zaccheo ({{pb|Lc|19,1-10}}).
▲Convertire il cuore non vuol dire liberarsi del [[male]], ma affrontarlo in modo che la sventura sia o prevenuta o vinta con il [[bene]]: e se anche non si può sempre evitare le conseguenze del male, la conversione riporta sempre la [[
L'incontro con Gesù appare come il momento decisionale della conversione e quindi l'inizio di un nuovo cammino, di un [[Esodo|esodo]] che per l'uomo in Cristo è una realtà sempre in atto. ▼
▲L'incontro con Gesù appare come il momento decisionale della conversione e quindi l'inizio di un nuovo cammino, di un [[Esodo|esodo]] che per l'uomo in Cristo è una realtà sempre in atto. La conversione come "stato" permanente è un estenuante esercizio di liberazione e di distacco.
Occorre lasciare alle nostre spalle umilianti vincoli, penosi condizionamenti, fatue illusioni, e protenderci in avanti per effettuare un necessario salto di qualità:▼
*dall'egoismo all'amore;▼
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▲* dall'[[egoismo]] all'[[amore]];
*dal negativo al positivo;▼
* dall'
▲* dal negativo al positivo;
* dall'accontentarsi della mediocrità al desiderio della [[santità]];
* dall'io al tu di Dio.
La conversione investe tutta la persona con un lento e progressivo passaggio:
* dal male al bene;
* dal bene al meglio;
* dal meglio all'ottimo.
== Bibliografia ==
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== Voci correlate ==
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