Conversione: differenze tra le versioni

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Nell'[[Antico Testamento]] il concetto di conversione è direttamente collegato al termine [[lingua ebraica|ebraico]] 'שׁוּב' (''shûb''), il [[dodici|dodicesimo]] verbo più usato nella [[Bibbia]] ebraica, che significa "volgersi, tornare, ritornare". È pure associato al verbo ebraico 'נחם' (''nâcham''), che significa "dispiacersi, essere dispiaciuti".
 
Nell'[[Antico Testamento]] ritroviamo come tantemolte volte Dio ha stipulato un'[[alleanzaJHWH]] d'richiamò per mezzo dei [[amoreProfeta|profeti]] con il suo ''[[popolo di Dio|popolo]] richiamandolo, per mezzo dei [[Profeta|profeti]],'' alla conversione, ad abbandonare i falsi [[dei]] per rivolgersi totalmente all'unico e vero Dio ({{pb|2Re|17,13}}; {{pb|Nee|1,8-9}}; {{pb|Tb|13,6}}; {{pb|Is|31,6-7;55,7}}; {{pb|Ez|14,6}}). La chiamata alla conversione è presentata in molti modi e con significati diversi a seconda del momento storico che il [[Popolo di Dio]] viveva.
 
L'invito a conversione del [[Deuteronomio]] è una parola di [[speranza]] per il popolo disperso in cammino verso la [[terra promessa]]:
La chiamata alla conversione è presentata in molti modi e con significati diversi a seconda del momento storico che il [[Popolo di Dio]] viveva.
 
Il termine preferito dall' Antico Testamento per indicare l'atteggiamento della conversione è ''shub'', che letteralmente significa "cambiare [[strada]]", "tornare indietro". L'invito a conversione del [[deuteronomista]] è una parola di [[speranza]] per il popolo disperso in cammino verso la [[terra promessa]]:
 
{{quote biblico con libro|Se ti convertirai a [[JHWH]], tuo Dio e [[obbedienza|ubbidirai]] alla sua [[voce]] tu e i tuoi figli con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, allora JHWH, il tuo Dio, farà ritornare i tuoi [[esilio babilonese|deportati]], avrà [[pietà]] di te e ti raccoglierà di nuovo in mezzo a tutti i popoli.|Dt|30,2-3}}
 
L'Antico Testamento parla non solo della conversione del suo popolo. Anche ''società e nazioni [[paganesimo|pagane]]'' sono chiamate alla conversione. Emblematico è il caso di [[Ninive]], a cui JHWH invia il profeta [[Giona]], la cui predicazione ottiene la [[penitenza]] dei niniviti, "dal più piccolo al più grande" ({{pb|Gion|3,5}}).
L'Antico Testamento parla in diversi modi del [[perdono]] dei [[peccato|peccati]]. Il peccato è "perdonato, cancellato" ({{pb|Es|32,32}}), "espiato" ({{pb|Is|6,7}}), "gettato dietro le spalle" ({{pb|Is|38,17}}). Dice ad esempio il {{passo biblico con libro|Sal|102}} che "Egli perdona tutte le colpe e guarisce tutte le ferite" ({{passo biblico|Sal|102,3}}), "non ci tratta secondo i nostri peccati, non ci ripaga secondo le nostre colpe; come un padre ha pietà dei suoi figli, così il Signore ha pietà di quanti lo temono" ({{passo biblico|Sal|102,10-13}}).
 
La chiamata alla conversione è rivolta anche a ''singoli individui''. A [[Davide]], che commette [[adulterio]] con [[Betsabea]] e ne propizia la [[omicidio|morte]] del marito, JHWH invia il profeta [[Natan]], che attraverso la [[parabola]] dell'uomo e della [[pecora|pecorella]] lo porta a riconoscere la sua [[colpa]] ({{pb|2Sam|11,1-12,14}}).
 
L'Antico Testamento ci mostra che la conversione rimane comunque una decisione [[libertà|libera]] del chiamato, con la triste possibilità che essa non avvenga. Così avviene che il [[re]] ({{pb|1Re|13,33}}) o il popolo ({{pb|Sir|48,15}}; {{pb|Ger|5,3;8,5}}; {{pb|Os|11,5}}) non si converte; anche del faraone si dice che "indurì il cuore del faraone" (cfr. {{pb|Es|4,21;7,3}}; ecc.). Un passo di [[Libro di Isaia|Isaia]] è emblematico al rispetto: dopo che Isaia ha ricevuto la visione del Signore nel [[Tempio di Gerusalemme|Tempio]] e la chiamata profetica, JHWH gli dice:
 
{{quote biblico con libro|Va' e riferisci a questo popolo:<br />Ascoltate pure, ma senza comprendere,<br />osservate pure, ma senza conoscere.<br />Rendi insensibile il cuore di questo popolo,<br />fallo duro d'orecchio e acceca i suoi occhi<br />e non veda con gli occhi<br />né oda con gli orecchi<br />né comprenda con il cuore<br />né si converta in modo da esser guarito|Is|6,9-10}}
 
In questo brano il linguaggio veterotestamentario attribuisce a JHWH l'insensibilità del [[cuore]] dei suoi uditori<ref>L'[[esegesi]] interpreta tali versetti nel senso che
 
{{quote|il comando viene usato per esprimere l'insuccesso della [[predicazione]] [[profeta|profetica]], che opera l'[[indurimento del cuore]], cioè dell'[[intelligenza]] del [[popolo di Dio|popolo]]. [[Dio]] permette questa ostinazione, di cui solamente il popolo è [[responsabilità|responsabile]]. La conseguenza dell'indurimento è il [[castigo]] divino. Quando questi versetti furono messi per iscritto, cioè dopo l'esperienza della [[visione]] divina, è probabile che la predicazione di [[Isaia]] avesse già incontrato opposizione in larghi strati della [[società]] [[giudaismo|giudaica]], e il singolare comando messo in bocca a Dio volesse insinuare che l'insuccesso della [[missione]] di Isaia era stato previsto e perciò il profeta non doveva scoraggiarsi.|[[Stefano Virgulin]], commento a {{pb|Is|6,9-10}}, in ''La [[Bibbia]]. Nuovissima versione dai testi originali'', II: [[Antico Testamento]], [[Edizioni Paoline]], Cinisello Balsamo, 1991, ISBN , p. 1055.}}
 
Tale brano profetico ha avuto una risonanza notevole nella predicazione di Gesù, che lo cita quando spiega perché parla in [[parabole di Gesù|parabole]]: {{pb|Mt|13,10-14}}; {{pb|Mc|4,12}}; viene inoltre usata come criterio interpretativo dell'incredulità dei suoi uditori: {{pb|Gv|12,37-40}}; anche [[San Paolo Apostolo|San Paolo]] la cita: {{pb|At|28,24-27}}.</ref>.
 
Dio risponde alla conversione dell'uomo. L'Antico Testamento parla in diversi modi del [[perdono]] dei [[peccato|peccati]]. Il peccato è "perdonato, cancellato" ({{pb|Es|32,32}}), "espiato" ({{pb|Is|6,7}}), "gettato dietro le spalle" ({{pb|Is|38,17}}). Dice ad esempio il {{passo biblico con libro|Sal|102}} che "Egli perdona tutte le colpe e guarisce tutte le ferite" ({{passo biblico|Sal|102,3}}), "non ci tratta secondo i nostri peccati, non ci ripaga secondo le nostre colpe; come un padre ha pietà dei suoi figli, così il Signore ha pietà di quanti lo temono" ({{passo biblico|Sal|102,10-13}}).
Questa disponibilità di Dio al perdono non attenua la [[responsabilità]] dell'uomo e la necessità di un suo impegno di conversione, ma, come sottolinea il [[profeta]] [[Ezechiele]], "se il malvagio si ritrae dalla sua condotta perversa il suo peccato non sarà più ricordato, egli vivrà" ({{pb|Ez|18,19-22}}).
* dal bene al meglio;
* dal meglio all'ottimo.
 
== Note ==
 
<references />
 
== Voci correlate ==

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