Il termine '''Vangelo''' deriva dal greco ''"eu angelos"'' ossia "lieto annuncio", e riguarda appunto l'annuncio della lieta notizia della [[Resurrezione]] del [[Signore]] e della novità [[salvezza|salvifica]] del [[regno di Dio]].
La [[Chiesa]] riconosce tre redazioni dei Vangeli come ispirati e attendibili, che si sono formate attraverso particolari procedimenti.
Una volta [[ascensione|asceso]] [[Gesù]] al cielo, ricevuto da parte sua il dono dello [[Spirito Santo]], gli [[apostolo|apostoli]] hanno infatti annunciato a tutti la sua resurrezione e la novità della Buona Novella (Cfr [[Atti degli Apostoli]]). Lo hanno fatto attraverso testimonianze e racconti orali sulla vita e le attività del loro maestro riferendo in modo accurato tutte le vicende delle sua vita, gli insegnamenti, i [[miracolo|miracoli]] e le opere di cui erano stati testimoni oculari. Ad un certo punto, man mano che si procedeva con la [[predicazione]], si ritenne necessario disporre di materiale scritto su cui fondare la medesima, per poter avere un “prontuario” di argomenti da narrare o degli schemi precisi di discorsi da proferire ai [[Giudei]] (un po’ come avviene nelle nostre [[catechesi]] in [[parrocchia]]), finchè si andò sempre più formando la redazione intera dei racconti, vicende, avvenimenti e dottrine che avevano Gesù come protagonista.
Il primo ad operare questa raccolta scritta sarebbe stato [[San Marco|Marco]], il cui esempio sarebbe stato seguito da [[San Matteo|Matteo]] e [[San Luca|Luca]], che avrebbero a loro volta formato uno scritto sulla sua fattispecie. [[San Giovanni|Giovanni]] avrebbe invece redatto un Vangelo in tempi posteriori agli avvenimenti di cui si tratta, e probabilmente ciò sarebbe avvenuto nella sua tarda età.
==Voci correlate==
*[[Nascita dei Vangeli]]
*[[San Matteo apostolo]]
*[[San Marco evangelista]]
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