Esodo: differenze tra le versioni

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La parola Esodo, che contraddistingue il secondo libro della Bibbia, significa “uscita” e identifica appunto l’uscita dall’Egitto del popolo d’Israele, dove viveva come schiavo, e l’entrata nella Terra promessa (3,7-10): è il punto di partenza della storia del popolo di Dio.
Il termine '''Esodo''', titolo di uno dei libri dell'[[Antico Testamento]], significa “uscita”.
 
Il libro è suddiviso in due parti, una narrativa e d una legislativa.
In questo libro si parla infatti della liberazione del popolo di [[Israele]] dall’[[Egitto]], operata da [[Dio]] per mezzo di [[Mosè]] e di [[Aronne]].
 
 
Dopo alcuni preliminari, che riguardano lo stato di vessazione e di oppressione a cui sono costretti gli Israeliti, il testo racconta la [[vocazione]] di Mosè, la sua intercessione presso il Faraone affinchè lasci uscire gli Israeliti dall’Egitto, l’intervento di Dio che punisce gli Egiziani con severi flagelli, la fuga del popolo eletto e il passaggio attraverso il [[Mar Rosso]]. Quindi ci si sofferma sul cammino di Israele nel [[deserto]] sotto la guida di Dio, il patto di [[Alleanza]] stipulato sul [[Monte Sinai]], la trasgressione perversa degli Israeliti che adorano come Dio un vitello d’oro e finalmente la ricostruzione del retto culto al Signore, che li condurrà alla [[Terra Promessa]].
La parte narrativa tratta di:
• la schiavitù degli Ebrei;
• l’infanzia e la vocazione di Mosè (1,1-7,7);
• l’uscita del popolo di Dio dall’Egitto (7,8-13,6);
• il passaggio del Mar Rosso;
• il cammino verso la terra promessa;
• la sosta al monte Sinai e il patto di alleanza;
• la libertà ricevuta (13,7-24);
• il peregrinare nel deserto per l’infedeltà del popolo (32,1-34).
 
La parte legislativa presenta:
• le regole sulla celebrazione della pasqua, che dovrà sempre essere ricordata nel tempo;
• il decalogo o le dieci parole (20,1-21);
• le esigenze conseguenti al patto di alleanza (23,20-33).
 
Storicamente si è portati a credere che siano avvenute realmente uscite dall’Egitto: una come espulsione (Es 3,10) e l’altra come fuga (Es 6,1) con a capo Mosè e poi celebrate con un rito.
 
L’evento principale narrato in questo libro è l’esperienza di fede che Israele ha fatto: “Egli è colui che ci ha tratti fuori dalla casa di schiavitù.”
 
JHWH si è dimostrato salvatore e liberatore, vicino al suo popolo, di conseguenza Israele intuisce che è anche il suo creatore e, essendo scelto come partner nell’Alleanza, lo sentirà accanto a sè nei momenti di pericolo quando sará minacciato dall’Assiria (Is 10,25 ; Mi 7,14-15) o da Babilonia (Ger 16,14-15; Is capitoli 63-64).
 
Lungo tutta la storia dell’Antico Testamento, l’Esodo rimane un momento centrale della storia di Israele e il popolo di Dio non perderà mai il ricordo di questo intervento fondamentale di Dio nelle vicende umane.
 
Questa esperienza di liberazione, fondamentale ed essenziale per il popolo, veniva celebrata solennemente in occasione della Pasqua, come del resto si continua a fare ancora oggi.
 
Oggi per noi è difficile ricostruire la storia, i fatti dell’Esodo. Ma questo libro rimane comunque fondamentale per i cristiani perché ci insegna che Dio libera da ogni forma di schiavitù e con noi uomini ed è sempre pronto a concludere un patto di amore, un’alleanza. Infatti, Gesù, suo Figlio incarnato, vissuto tra noi, morto e risorto ha portato a compimento lo scopo stesso dell’Esodo.
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