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[[Immagine:Giudizio_Universale_migliorata_2.jpg|thumb|300px|''Il [[Giudizio universale (Michelangelo)|Giudizio universale]]'', [[affresco]] di [[Michelangelo]] nella [[Cappella Sistina]]]]
L''''
Nella rivelazione cristiana si assiste a una progressiva evoluzione in merito:
In pratica l'escatologia è strettamente correlata con la visione della [[morte]] e dell'[[aldilà]]. L'escatologia cristiana ha a che vedere con la [[resurrezione dei morti]], con la [[Vita Eterna]], con il [[Giudizio Universale|Giorno del Giudizio]], con il [[parusia|ritorno di Cristo]].▼
* nei brani più antichi (in particolare la [[Torah]] per le vite dei [[patriarchi]]) è presente un'escatologia terrena o immanente. Non è annunciata una vita dopo la morte, i giusti amati da Dio possono godere del suo favore nella vita terrena con un benessere personale ed economico, unito a una longevità prolungata (p.es. Abramo, {{pb|Gen|25,7-8}});
* in seguito si avverte l'influsso del concetto greco degli [[inferi]] (Ade, Sheòl): la retribuzione è sempre terrena, ma si ammette anche l'esistenza di una vita dopo la morte che però è nebulosa, oscura, non caratterizzata dalla [[risurrezione]] né da possibilità di felicità e salvezza;
* attorno all'epoca ellenista, ma con alcuni accenni sparsi nei secoli precedenti, compare la convinzione di una risurrezione e di una vita dopo la morte, diversificata per qualità (gioia o sofferenza) a seconda della condotta morale terrena.
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Il [[Mistero Pasquale]] viene letto già dalla prima generazione cristiana come un fondamentale evento escatologico, che ridà la [[speranza]] ai [[Discepolo|discepoli]] del [[Risurrezione di Gesù|Risorto]].
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