Protestantesimo: differenze tra le versioni

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{{vedi anche|Riforma Protestante}}
 
== [[Teologia]] ==
 
Da un punto di vista [[teologia|teologico]] il protestantesimo si caratterizza per una estrema varietà delle confessioni di fede, sebbene sia possibile individuare alcuni tratti comuni, fra i quali:
*l'accentuazione del rilievo della [[Bibbia]] nello stabilire la regola della fede, lasciando una libera interpretazione della stessa e rifiutando la [[Tradizione]] della Chiesa (''Sola Scriptura'').
*l'enfasi sulla dottrina della "[[Giustificazione (teologia)|giustificazione]] per sola fede", cioè il ritenere che la salvezza del fedele derivi da un atto di fede e non dipenda dai propri comportamenti o azioni (''Sola Fide'')
=== Il confronto con il giudizio di Dio ===
 
Lutero stesso ha lasciato una relazione scritta della sua [[apostasia]] dal cattolicesimo, avvenuta tra il [[1513]] e il [[1517]] nella torre del monastero di Wittenberg:
{{Quote|Nonostante che vivessi la mia vita di monaco in modo irreprensibile, mi sentivo peccatore di fronte a Dio. La mia coscienza era estremamente inquieta ed io non avevo alcuna certezza che Dio fosse placato dalle mie riparazioni. Non amavo quel Dio giusto che punisce il peccatore, anzi lo odiavo|Martin Lutero}}
 
Alla base della preoccupazione di Lutero vi è dunque un rapporto irrisolvibile un Dio giusto che perseguita il [[peccato|peccatore]], dall'altra la coscienza dell'uomo che non riesce a tranquillizzarsi. Invece, la base del cristianesimo è l'annuncio di una realtà nuova nel mondo (''[[vangelo|evangelo]]'', buona novella), a cui il singolo partecipa nella sua individualità: nessun limite o errore proprio del soggetto pregiudica la certezza dell'evento, credendo che esso è più grande del suo male.
 
Con la Riforma il problema fondamentale del cristiano diventa quello di non avere problemi con Dio. È come se scomparisse l'evento di [[Cristo]], dentro il quale la [[misericordia]] di Dio accoglie l'uomo così com'è, pur invitandolo continuamente a non peccare più.
{{Quote|Dio infine ebbe pietà di me e, meditando giorno e notte un certo versetto, cominciai allora a comprendere che la giustizia di Dio è quella per mezzo della quale il giusto vive del dono di Dio, se ha la fede. Mi sentii allora letteralmente rinascere e mi sembrò di essere entrato nel paradiso|Martin Lutero}}
 
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