Protestantesimo: differenze tra le versioni

Vai alla navigazione Vai alla ricerca
m
Le esperienze fondamentali della vita etica del credente sono la [[conversione]], la [[rigenerazione]] e la [[santificazione]]: quest'ultima, secondo l'interpretazione più diffusa, è una condizione possibile per tutti gli esseri umani, e non solo per alcuni, nel momento in cui riescono a volgere il proprio comportamento in senso etico.
 
La [[predestinazione]], nell'ambito di questa dottrina della salvezza per grazia, è il riconoscimento della libertà assoluta di Dio riguardo il destino degli esseri umani: perciò non compete all'uomo la capacità di giudicare il destino degli altri esseri umani. Piuttosto, la certezza di essere salvato conduce l'uomo ad un personale impegno nel mondo, vissuto nella libertà e nella responsabilità; questo impegno si traduce anche nella scoperta di una [[vocazione]] che non necessariamente viene vissuta esclusivamente nell'ambito religioso, ma piuttosto può esplicarsi nella quotidianità della [[vita]] e nel [[lavoro]].
 
Nell'epoca contemporanea alcune grandi personalità hanno dato esempi di testimonianza dell'etica protestante vissuta come impegno nel mondo: il medico e teologo riformato [[Albert Schweitzer]], fondatore di un ospedale nel [[Gabon]], [[premio Nobel per la pace]] nel [[1953]]; il teologo tedesco [[Dietrich Bonhoeffer]], a capo della minoritaria ala luterana che si oppose al nazismo e per questo fu giustiziato; il [[pastore]] [[battista]] [[Martin Luther King]], premio Nobel per la pace nel [[1964]], che combatté con metodi nonviolenti la segregazione razziale e morì assassinato; il presidente [[Nelson Mandela]] ([[metodismo|metodista]]), premio Nobel per la pace nel [[1993]], e il [[vescovo]] anglicano [[Desmond Tutu]], premio Nobel per la pace nel [[1984]], che hanno combattuto l'apartheid in [[Sud Africa]].
1 207

contributi

Menu di navigazione