Santa Giovanna di Valois: differenze tra le versioni

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{{Quote|In guel momento nostro Signore mi fece la grazia che quando udii la notizia, mi mise nel cuore il convincimento che Dio aveva permesso ciò affinché io potessi fare del bene, come avevo tanto desiderato. Ho considerato che ero rimasta con il re mio marito per ventidue anni, durante i quali non avevo potuto fare gran che di bene, né alcuna di quelle cose che avevo desiderio di fare; ora però potrò prendermi la rivincita e varrà la pena di vivere virtuosamente visto che sono sottratta alla soggezione di un uomo.}}
 
Il [[26 dicembre]] [[1498]], divenne duchessa di Berry; in questa nuova veste iniziò una vita di [[mortificazione|mortificazioni]] corporali e di grande [[generosità]], dimostrandosi anche una buona amministratrice del suo ducato. La [[peste]] scoppiata tra il [[1499]] e [[1500]] le permise di dare la misura della sua [[carità]].
 
In quel periodo mosse i primi passi per la fondazione di un nuovo [[Annunziate|Ordine mariano]] femminile. il [[21]] [[maggio]] [[1500]] troviamo già il suo confessore a [[Tours]] in cerca di [[novizio|novizie]]. Ne raccolse infatti [[undici]], dai [[nove]] ai [[quattordici]] anni, primizie dell'[[Annunziata]], che la buona duchessa adottò, visitandole ogni sera e associandole alle sue [[devozione|devozioni]].
 
Fece seguito l'elaborare della [[Regola monastica|regola]] guidata dalla sua [[voce interiore]]:
Fece seguito l'elaborare della [[Regola monastica|regola]] guidata dalla sua [[voce interiore]]: {{Quote|Fa scrivere tutto ciò che nel Vangelo è scritto che io ho fatto in questo mondo, fanne una regola trovando il modo di farla approvare dalla Sede apostolica. E sappi che, per tutti coloro che la vorranno osservare, ciò significherà essere nella grazia di Gesú mio figlio e mia e sarà la via sicura per adempire ai desideri di mio figlio e miei.}} Docile a questa ispirazione padre Gabriele prende dal Vangelo i dieci capitoli che parlano della Vergine e articola su di essi la Regola che è approvata dalla duchessa e che il padre Morin porta a Roma per l'approvazione. [[papa Alessandro VI]] avrebbe voluto approvarla, ma alcuni cardinali fecero notare che il [[concilio Laterano IV]] aveva deciso la proibizione di nuovi Ordini e quindi la nuova regola fu rifiutata.
 
Fece seguito l'elaborare della [[Regola monastica|regola]] guidata dalla sua [[voce interiore]]: {{Quote|Fa scrivere tutto ciò che nel [[Vangelo]] è scritto che io ho fatto in questo mondo, fanne una [[regola]] trovando il modo di farla approvare dalla [[Sede apostolica]]. E sappi che, per tutti coloro che la vorranno osservare, ciò significherà essere nella grazia di [[Gesú]] mio figlio e mia e sarà la via sicura per adempire ai desideri di mio figlio e miei.}} Docile a questa ispirazione [[padre]] [[Gabriele]] prende dal Vangelo i dieci capitoli che parlano della Vergine e articola su di essi la Regola che è approvata dalla duchessa e che il padre Morin porta a Roma per l'approvazione. [[papa Alessandro VI]] avrebbe voluto approvarla, ma alcuni cardinali fecero notare che il [[concilio Laterano IV]] aveva deciso la proibizione di nuovi Ordini e quindi la nuova regola fu rifiutata.
 
Rientrando in Francia il padre Morin ne perde il testo e di ciò Giovanna rimane ''profondamente turbata'', padre Gabriele si rimise all'opera e dopo averne redatto un nuovo testo si portò lui stesso a Roma per perorarne l'approvazione. Inizialmente a Roma si ebbe la stessa reazione, ma poi, in seguito ad un sogno significativo, il principale oppositore rinuncia alle sue obiezioni e nel febbraio 1501 la Regola è approvata.
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