Libro dei Salmi: differenze tra le versioni

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* [[Qumran]]: il rotolo 11QPsa ritrovato tra i manoscritti del Mar [[Morte|Morto]] contiene 41 salmi dell'ultima cinquantina del salterio. Sono presenti alcune varianti, come l'antifona in ogni versetto del {{passo biblico|Sal|145}}: "Lodate YHWH! Il suo nome sia lodato ora e sempre!";
* [[Qerè]]: sono interessanti le proposte di lettura (''qerè'', "letto") aggiunte dai masoreti al posto della lettura di alcuni termini (''ketìv'', "scritto");
* [[LXX]]: la sua versione greca dei Salmi è "la peggiore dell'intera Bibbia dei LXX", con molte e notevoli divergenze. Aggiunge il [[Sal [[151]]]]. Altre versione greche utili per il confronto sono [[Aquila]], [[Simmaco]] e [[Teodozione]];
* [[Peshittà]]: la versione in siriaco, oltre a divergenze, aggiunte i {{passo biblico|Sal|152-155}};
* [[Vulgata]]: [[Girolamo]] ha preparato tre versioni latine del salterio: la prima è la ripresa della [[Vetus Latina]], basata sulla LXX, divenuta tradizionale a Milano; la seconda, il [[Salterio Gallicano]], è una revisione della precedente, ufficiale nella Vulgata e adottata in Francia; la terza fu eseguita da Girolamo tra il [[390]]-405, sulla base del testo ebraico, ma non fu mai ufficiale nella Chiesa.
La maggior parte dei salmi riporta nel titolo l'indicazione dell'autore (cfr. sopra), tutti riferibili (eccetto il {{passo biblico|Sal|90}} di [[Mosè]]) agli inizi dell'epoca monarchica ([[XI secolo a.C.|XI]]-[[X secolo a.C.]]). Dato che Davide è l'autore più ricorrente (circa la metà dei salmi) e dato che nei titoli sono citati anche episodi della sua vita (cfr. sopra, titoli) e che altri passi dell'[[Antico Testamento]] lo definiscono come musico e suonatore di cetra ({{pb|Am|6,5}}; {{passo biblico|1Sam|16,16-18}}; {{passo biblico|2Sam|1,19-27; 3,33-34; 6,5-16; 23,1}}; {{passo biblico|1Cr|13;16;25}}; {{passo biblico|Sir|47,8-10}}), la [[tradizione]] ha visto in Davide non solo l'autore di tutti i salmi che portano il suo nome, ma dell'intero salterio. Anche gli scrittori del [[Nuovo Testamento]], citando questo o quel salmo sotto il nome di Davide (p. es. {{pb|At|1,16}}), si conformano all'opinione del loro tempo. L'attribuzione a Davide è ripresa anche dal [[Corano]]<ref>Sura [http://www.corano.it/corano_testo/4.htm 4,163]: "A Davide demmo i salmi", cfr. anche [http://www.corano.it/corano_testo/34.htm 34,10]; [http://www.corano.it/corano_testo/38.htm 38,18-20]).</ref>.
 
È però ipotizzabile che i titoli dei salmi non volessero designare gli autori dei singoli componimenti. La formula ebraica usata (il ''[[lamelamed auctoris]]'', p. es. ''ledavìd'') può indicare l'autore del testo ("di Davide"), ma anche stabilire una certa relazione del salmo con il personaggio nominato ("circa Davide", o "per il maestro del coro"), sia a causa della convenienza del tema sia perché il salmo apparteneva a una raccolta messa sotto il suo nome. I salmi "ai figli di [[Core]]" potevano così appartenere al repertorio di questa [[famiglia]] di [[cantore|cantori]], come i numerosi salmi "al maestro del coro" ({{passo biblico|Sal|4; 5; 6; 8}}; ecc.) erano brani che venivano eseguiti dal coro del tempio. Lo stesso è ipotizzabile per la raccolta di [[Asaf]], il capo dei leviti cantori ({{pb|1Cr|16,4-5}}).
 
Oggi gli [[esegeta|esegeti]] ipotizzano un processo redazionale lungo e complesso, non limitato all'epoca del primo tempio.
In base all'analisi del contenuto, è verosimile che molti salmi risalgano all'epoca monarchica, in particolare i salmi "regali"; ma il loro contenuto è troppo generico perché si possa fare più che qualche ipotesi sulla loro data precisa. Invece i salmi del regno di YHWH, carichi di reminiscenze di altri salmi e della seconda parte di [[Isaia]], possono essere stati composti durante l'[[esilio]]; così anche i salmi che, come il {{passo biblico|Sal|137}}, parlano della rovina di Gerusalemme e delle deportazioni. Il ritorno è cantato in {{passo biblico|Sal|126}}. Il periodo che seguì sembra sia stato fecondo di composizioni di salmi: è il momento in cui il culto si sviluppa nel tempio restaurato, in cui i cantori crescono in dignità e sono messi sullo stesso piano dei [[levita|leviti]], in cui ugualmente i saggi adottano il genere dei salmi per diffondere il loro insegnamento, come farà il [[Siracide]]. Per alcuni salmi ({{passo biblico|Sal|44; 74; 79; 83}}) è ipotizzabile una datazione ancora più bassa, all'epoca ellenista o maccabaica.
 
In definitiva le proposte sono varie. Gli esegeti [[Germania|tedeschi]] dell'[[XIX secolo|800]] (come Wellhausen, Duhm) ipotizzavano la fissazione definitiva del salterio all'[[epoca maccabaica]] ([[II secolo a.C.]]). La [[scuola anglo-scandinava]] (Mowinckel, Schmidt, Weiser, Hooke) invece riportava quasi tutti i salmi all'epoca monarchica. Tale datazione antica è ipotizzabile anche sulla base della comparazione con testi religiosi precedenti (p. es., il {{pb|Sal|29}} è probabilmente l'adattamento [[yahwista]] di un inno a [[Baal]]). Il ritorno dall'esilio, attorno al [[VI secolo a.C.|VI]]-[[V secolo a.C.]], deve comunque aver rappresentato un momento importante per la redazione complessiva dei vari componimenti salmici, come per gli altri testi dell'[[Antico Testamento]].
 
== Forme letterarie dei salmi ==

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