San Turibio de Mogrovejo: differenze tra le versioni

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|Attività = arcivescovo
|Nazionalità = spagnolo
|PostNazionalità = . Fu docente di [[giurisprudenza]] a Salamanca, [[inquisizione spagnola|inquisitore]] a Granada e arcivescovo di [[arcidiocesi di Lima|Lima]] per volere di re Filippo II di Spagna: nel [[1726]] è stato proclamato [[santo]] da [[papa Benedetto XIII]]
|fase canonizz=San
|gmV=
|aV=
|pV=
|gmB= 2 luglio
|aB=1679
|pB=Innocenzo XI
|gmS= 10 dicembre
|aS=1726
|cS=
|pS=Benedetto XIII
|venerato da=[[Chiesa cattolica]]
|ricorrenza= 23 marzo
|ricorrenzanote = [[19 febbraio]] nel [[Rito Ambrosiano]]
|martirologio=San Turibio di Mogrovejo, [[Arcidiocesi di Lima|vescovo di Lima]]: [[laico]] originario della [[Spagna]], esperto di diritto, eletto a questa sede andò in America; mosso da ardente [[zelo apostolico]], visitò più volte, spesso a piedi, la sua vasta [[diocesi]] provvedendo assiduamente al gregge a lui affidato; debellò con dei [[sinodo|sinodi]] gli [[abuso|abusi]] e gli [[scandalo|scandali]] nel [[clero]]; [[catechismo|catechizzò]] e [[conversione|convertì]] gli indigeni, finché a Sanna in Perù trovò l'estremo riposo.
|martirologionumero=1
|altre ricorr = [[19 febbraio]] nel [[Rito Ambrosiano]]
|santuario principale=
|attributi=
|patrono di=Vescovi sudamericani, indios
|lC=
|gmC= 12 maggio
|aC=1581
|vCtit=
[[File:Sebastiano-Conca-The-Miracle-of-Saint-Turibio-Archbishop-of-Lima-Italy003.png.jpg|300px|thumb|right|{{Autore|Sebastiano Conca}}, ''San Turibio divide l'acqua di un fiume'' (post [[1726]]), <ref>Una composizione che l'artista eseguì per la prima volta nel [[1726]], per celebrare la [[canonizzazione]] di Turibio e che replicò poi in diverse occasioni</ref> olio su tela; [[Piacenza]], [[Galleria Alberoni di Piacenza|Galleria Alberoni]]]]
 
Figlio secondogenito di Luis Alfonso, signore di Mogrovejo e di Ana de Robles y Moran. Studiò [[diritto canonico]] a Valladolid e presso l'Università di Salamanca, dove rimase come docente anche dopo la laurea. Filippo II, nonostante fosse ancora un [[laico]], nel [[febbraio]] del [[1571]] lo mise a capo del tribunale dell'Inquisizione di Granada.
 
Nel [[maggio del]] [[1579]] il sovrano lo designò [[arcidiocesi di Lima|arcivescovo di Lima]], chiamata allora ''Ciudad de Los Reyes'', la città fondata da Francisco Pizarro nel [[1535]] nella colonia spagnola del Perù, e [[papa Gregorio XIII]] confermò la nomina eleggendolo successore di Jerónimo de Loayza.
 
Ricevuta a Siviglia la consacrazione episcopale, il [[12 maggio]] del [[1581]] Turibio de Mogrovejo prese possesso della sua sede vescovile. Prese ben presto coscienza delle terribili realtà sociali in cui si trova gran parte della popolazione autoctona e degli schiavi che in gran numero sono fatti venire dall'Africa, Turibio incominciò immediatamente a lavorare. Tra il [[maggio del]] [[1581]] e il [[1583]] realizzò al sua prima [[visita pastorale]] nell'area compresa tra Tlima, Naxca e Huanuco. In quel periodo tenne il suo primo [[sinodo]] locale dal [[24 febbraio]] all'[[8 marzo]] [[1582]]. Nel [[1583]] tenne il [[Concilio di Lima (1583)|III Concilio di Lima]]<ref>{{Landon Councils|1|342|https://archive.org/stream/amanualofcouncil01landuoftamanualofcouncil 01landuoft#page/n316/mode/1up}}</ref>.
 
La seconda visita pastorale durò sei anni dal [[1593]] al [[1597]], durante questa missione [[cresima|cresimò]] la giovane Isabel Oliva, futura [[Santa Rosa da Lima]]. Non riuscì a portare a termine la terza visita iniziata nel [[1606]]. Tenne altri due sinodi provinciali nel [[1591]] e nel [[1601]] e dodici sinodi diocesani, tenuti non solo a Lima a in località dove si trovava in visita. Curò la pubblicazione del [[catechismo]] in [[Lingua spagnola|spagnolo]], [[Lingua quechua|quechua]] e [[Lingua aymara|aymara]] e fondò a Lima il primo [[seminario]] di tutta l'America Latina ([[1591]]).
 
La sua intensa attività pastorale presso il popolo suscitarono scandalo presso le autorità locali. Il viceré Francisco de Toledo, ebbe modo di lamentarsi del comportamento del [[prelato]] presso il Consiglio delle Indie. Non fu solo il rigore riformatore di Turibio a causare imbarazzo, ma anche la sua lontananza fisica, che riduceva il fasto della vita sociale della capitale. A quei tempi un arcivescovo era anzitutto un personaggio di corte.
Ebbe l'inestimabile soddisfazione di [[conversione|convertire]] migliaia di indigeni, meticci e schiavi africani e di cresimare, oltre alla già citata Santa Rosa di Lima anche [[San Martino de Porres]].
 
La [[morte]] lo colse nel corso della sua ultima visita pastorale, in una povera cappella a quasi 500 chilometri da Lima. Il corpo di Turibio fu trasportato l'anno successivo alla morte, ancora incorrotto, nella [[cattedrale di Lima]].
 
Il [[10 maggio]] [[1983]] con la [[Lettera Apostolica]] [http://w2.vatican.va/content/john-paul-ii/la/apost_letters/1983/documents/hf_jp-ii_apl_19830510_sanctum-turibium.html ''Sanctum Turibium''] [[Giovanni Paolo II]] lo proclamò Santo Patrono dell'Episcopato Latino-Americano.

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