Cattedrale di San Lorenzo (Genova): differenze tra le versioni

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|Proprietà =
|Oggetto tipo = [[Chiesa (edificio)|Chiesa]]
|Oggetto qualificazione = [[Cattedrale]]
|Dedicazione= [[San Lorenzo]]
|Dedicazione1=
|StileArchitett = Gotico
|EpocaCat = 1100
|InizioCostr = [[XII secolo]]
|FineCostr = [[XIV secolo]], fine
|Distruzione =
|Soppressione =
La cattedrale di Genova è intitolata a [[san Lorenzo]], [[arcidiacono]] della Chiesa romana che subì il [[martirio]] a [[Roma]] nel [[258]]. La dedicazione è da ricondurre, secondo la tradizione, al viaggio che il [[santo]] fece per accompagnare il [[papa Sisto II]] in Spagna, in tale occasione avrebbe sostato presso il capoluogo ligure, dove fu ospite insieme al pontefice in una casa situata nell'area dell'attuale [[cattedrale]]. In quel sito, dopo il loro [[martirio]], sarebbero sorte una [[cappella]] e poi una chiesa dedicate al [[santo]].<ref name=viaggio138>{{Autore|Riccardo Navone}}, ''Viaggio nei caruggi. Edicole votive, pietre e portali'', Editore F.lli Frilli, Genova 2007 ISBN 9788875633349, p. 138</ref>
 
I ritrovamenti archeologici attestano che una comunità cristiana stabile era sicuramente presente nella città di [[Genova]] nella metà del [[III secolo]] ede impiegava effettivamente come luogo di sepoltura proprio la zona di San Lorenzo; il materiale rinvenuto fa pensare che tale area funeraria fosse già in uso in epoca romana.<ref name=viaggio138 /><ref>{{Autore|Aldo Padovano}}, {{Autore|Felice Volpe}}, ''La grande storia di Genova Enciclopedia - Volume primo'', Editore Artemisia Progetti, [[2008]], pp. 81-82.</ref>
 
=== Dai Dodici Apostoli a San Lorenzo ===
[[File:Genova CattedraleS.Lorenzo-interno.3.JPG|right|280px|thumb|[[Cattedrale]] di [[San Lorenzo]] (interno)]]
 
Secondo la tradizione, il sito sul quale sorge l’edificiol'edificio era occupato dai resti di una più antica [[chiesa (edificio)|chiesa]] risalente al [[VI secolo]], eretta da una comunità di esuli provenienti dalla città di [[Milano]] e rifugiatisi a [[Genova]] con il proprio [[vescovo]] e tutto il [[clero]], messi in fuga dall'invasione longobarda del [[569]].<ref>Molti storici non ritengono credibile la teoria, secondo cui l'edificio sarebbe stato eretto per volontà del [[vescovo]] di [[Milano]] nel corso del suo soggiorno genovese conseguente alla prima conquista longobarda.</ref> È necessario, inoltre, qui ricordare che all'epoca la [[Cattedrale]] genovese era la [[Chiesa di San Siro (Genova)|Basilica dei Dodici Apostoli]], che si trovava nel borgo suburbano posto ada occidente del centro abitato, ossia nella parte commerciale e mercantile della città tardo antica: in essa si conservava il corpo di [[San Siro di Genova|san Siro]], terzo [[Arcidiocesi di Genova|vescovo di Genova]] ([[345]] - [[375]]/380); in seguito questa [[chiesa (edificio)|chiesa]] venne dedicata al [[santo]] [[vescovo|pastore]] e, ricostruita nel corso del [[XVI secolo]] (l'edicio esiste ancora oggi).
 
Le prime notizie certe che attestano l'esistenza della Cattedrale di San Lorenzo risalgono all'[[878]], anno in cui il [[vescovo]] Sabatino ([[887]] - [[915]]) predispose la traslazione delle reliquie di [[san Romolo]].
 
Grazie alle indagini archeologiche si è potuta escludere la presenza nel sito di edifici religiosi anteriori alla prima metà del [[VI secolo]]. La Cattedrale di San Lorenzo non sembra quindi essere stata la prima [[Cattedrale|sede vescovile]] della città: le fonti storiche e la tradizione religiosa menzionano, infatti, diversi nomi di [[vescovi]] risalenti al [[IV secolo|IV]] - [[V secolo]]. L'[[arcivescovo]], il [[beato Jacopo da Varagine]] indica, inoltre, nella sua ''Cronaca Civitatis Ianuae'' (fine [[XIII secolo]]) la [[Chiesa di San Siro (Genova)|Chiesa di San Siro]] (allora intitolata ai Dodici Apostoli) come la prima [[cattedrale]] cittadina.
=== San Lorenzo cattedrale ===
 
Durante il [[X secolo]], la Cattedrale di San Lorenzo acquisì una crescente importanza all'interno del contesto cittadino, sia dal punto di vista religioso che civile, grazie anche alla sua collocazione più comoda e sicura nel tessuto urbano: a partire dal [[1007]], quando l'antica [[basilica]] di San Siro fu affidata ai [[monaci]] [[benedettini]], San Lorenzo divenne [[Cattedrale|sede vescovile]] esclusiva,<ref>Lo spostamento della [[cattedrale]] dal suburbio ada un sito intramurale è un dato comune a molte [[diocesi]] dell'[[Italia]] centro-settentrionale.</ref> e l'unica [[chiesa]] della città nella quale si esercita la cura delle anime, ede in particolare si [[celebrazione|celebrano]] i [[battesimo|battesimi]]. È officiata da un [[capitolo]] che è il diretto erede del corpo di [[chierico|chierici]] "cardinali", o ''de cardine'', attestati in tempi precedenti. La funzione "parrocchiale" e liturgica la pone al centro di una comunità urbana che necessita del suo volto sacro: ne ha bisogno dal punto di vista istituzionale e rappresentativo, e anche per le esigenze di una [[fede]] effettiva e vissuta.
 
=== Ricostruzione romanica ===
[[File:Genova CattedraleS.Lorenzo-interno.JPG|thumb|350px|[[Cattedrale]] di [[San Lorenzo]] (interno)]]
 
Fra il [[XI secolo|XI]] e il [[XII secolo]] le autorità cittadine disposero la costruzione di un edificio sacro in grado di rappresentare la crescente potenza di [[Genova]]:<ref>L'origine dei finanziamenti per la [[cattedrale]] è così ricordata dall'[[arcivescovo]], il [[beato Jacopo da Varagine]]: {{quote|Per la verità crediamo che l'opera tanto sontuosa e nobile della chiesa di San Lorenzo sia stata compiuta dal comune di Genova e non da qualche privato.||Credimus autem quod opus tam sumptuosum et nobile ecclesie Sancti Laurentij fecit commune Ianue et non persona aliqua specialis.|lingua=la}}</ref> il progetto fu affidato ai ''Magistri Antelami'', ossia a maestranze (architetti, scultori, carpentieri e scalpellini), provenienti dalla Valle d'Intelvi, nel comasco. Il Duomo venne ricostruito nelle forme romaniche che ancora oggi si possono apprezzare: è del [[10 ottobre]] [[1118]] la pergamena che attesta la consacrazione dell'[[altare]] da parte di [[papa Gelasio II]], quando i lavori erano ancora lontani dalla loro conclusione. La città, in questo periodo, stava diventando sempre più importante e potente, nel [[1133]] la sede genovese venne elevata da [[papa Innocenzo II]] a dignità [[Arcidiocesi di Genova|arcivescovile]], la nuova cattedrale doveva quindi la testimoniare in modo concreto e visibile questa ascesa, grazie alle molte risorse economiche impegnate nella costruzione, provenienti dai notevoli guadagni derivanti dalle [[Crociate]] e da alcune fortunate imprese militari. La prima fase costruttiva portò a compimento le absidi, il transetto, una parte delle murature laterali ede il portale settentrionale. Nella fase successiva furono realizzati il portale meridionale, una [[torre nolare]] sormontata da una cuspide e la copertura delle navate a capriate lignee a vista. Inoltre, proprio in quest'epoca l'interno venne decorato con cicli di dipinti murali, ad affresco, caratterizzati da temi storico celebrativi. Oggi di questa fase costruttiva restano solo le murature laterali con i relativi portali e le parti alte della navata centrale, che ha però subito profondi rimaneggiamenti alla fine del [[XIX secolo]].
 
=== Ampliamento gotico ===
 
Dopo il terremoto del [[1222]] si diede un nuovo impulso all'opera edilizia, decidendo di rinnovare totalmente la Cattedrale ede avviando un nuovo progetto architettonico che comportò una profonda trasformazione della chiesa romanica secondo il gusto gotico: la facciata venne delimitata da due torri, mentre all'interno si introdusse un endonartece e furono coperte le navate con delle volte che scaricavano al suolo mediante pilastri a fascio. Benché opera di maestranze franco-normanne, il progetto gotico prevedeva l'introduzione di diversi elementi decorativi propri della tradizione architettonica mediterranea in grado di mitigare l'impianto francese della Cattedrale. Dell'antica costruzione romanica furono salvati i due portali laterali di San Giovanni (a sinistra) e San Gottardo (a destra). I lavori subirono, però, una battuta d'arresto a metà del [[XIII secolo]], probabilmente per una grave crisi economica. Inoltre, il rovinoso incendio del [[1296]] comportò seri danni al duomo e per questo si dovette procedere al restauro delle parti degradate: si sostituirono i capitelli calcinati, i falsi matronei e le absidi, mentre si arrivò a concludere la costruzione dell'endonartece con la sovrastante tribuna. A questa fase (fine [[XIII secolo|XIII]] - inizio [[XIV secolo]]) risalgono i dipinti murali sopravvissuti della controfacciata e delle due lunette delle navate laterali, opera di un anonimo pittore di tradizione bizantina.
 
=== Dal Trecento al Settecento ===
Nel [[1455]] si arrivò al compimento della loggia alla sommità della torre nord-orientale, ma per quella opposta si dovette attendere fino al [[1522]] quando fu ultimata in forme ormai manieristiche.
 
Nel [[XVI secolo]], un nuovo incendio conseguente all'esplosione di un deposito di polvere da sparo, situato all'interno del Palazzo Vescovile, comportò gravi danni alle strutture di copertura della navate: nel [[1550]] le magistrature cittadine incaricarono del restauro l'architetto [[Galeazzo Alessi]] ([[1512]] - [[1572]]). Nonostante il progetto contemplasse un completo rifacimento del Duomo, si eseguirono soltanto le volte a botte sulle navate, la cupola all'incrocio del transetto (demolendo la [[torre nolare]]), una nuova pavimentazione e si ristrutturò la zona absidale, che venne ultimata solo nel corso del [[XVII secolo]], quando venne decorata con le ''Storie della vita di di [[san Lorenzo]]'' di [[Lazzaro Tavarone]].
 
=== Dall'Ottocento al Duemila ===
 
Nel [[XIX secolo]] furono intrapresi una serie di progetti ede opere per il recupero della ''facies'' medioevale della [[cattedrale]]: nel [[1894]] iniziarono i lavori di consolidamento e ripristino delle strutture medievali, diretti fra gli altri anche da [[Alfredo d'Andrade]], che riguardarono i muri perimetrali interni ed esterni, i protiri ede alcuni elementi dei portali laterali, e parte delle finestre. Il timpano e le due quadrifore della facciata vennero ripristinati nel corso degli anni [[1930|Trenta]] del secolo scorso.
 
In occasione del [[Giubileo del 2000]] furono avviati notevoli lavori di consolidamento e di restauro che interessarono gran parte dell'edificio sacro. L'[[11 novembre]] [[2001]] è stato consacrato il nuovo [[altare]] a conclusione dell'intervento di adeguamento liturgico curato dall'architetto [[Mario Semino]].
==== Facciata ====
 
All'inizio del [[XIII secolo]], secondo recenti studi, risale la costruzione gotica che comprende la parte inferiore della [[facciata]], con due torri impostate ai lati, e l'atrio interno (o pseudonartece) con volte e costoloni. Il confronto dei tre portali della facciata di San Lorenzo con quelli delle zone d'origine del gotico francese li data molto precocemente, tanto da far postulare l'impiego di maestranze normanne che hanno utilizzato materiali locali con la diacronia chiaro-scura a fasce bianche e nere,<ref>Nella Genova medioevale, la diacronia era simbolo di nobiltà, tanto che sole le famiglie aristocratiche più in vista avevano diritto alle fasce bianche e nere come rivestimento dei loro edifici: i [[Doria]] e gli [[Spinola]], [[ghibellini]]; i [[Fieschi ]] e i [[Grimaldi]], [[guelfi]]. La [[Chiesa di San Matteo]], nell'omonima piazza, mostra il rivestimento bianco e nero in quanto l'edificio sacro era dei Doria.</ref> tipica della cultura architettonica dell'alto Tirreno. Sopra l'alto basamento scalato, decorato da formelle e fregi ada intagli figurati, il rilievo strutturale è disegnato da fasci di colonnine su sfondo di marmi policromi con tarsie e, oltre quella di raccordo, dai costoloni degli archi.
 
[[File:Genova Catt.S.Lorenzo Lunetta-portalecentrale.jpg|300px|thumb|Lunetta del portale centrale con ''[[Gesù Cristo]] con [[simboli degli evangelisti]]'' e ''[[Martirio]] di [[san Lorenzo]]'' ([[XIII secolo]])]]
==== Campanile ====
 
Il progetto iniziale prevedeva una facciata a due [[campanile|torri campanarie]]: la [[torre]] di sinistra, incompiuta, ha una [[loggia (architettura)|loggia]], eretta tra il [[1445]] ede il [[1447]] da [[Giovanni da Gandria]]; quella di destra, compiuta nel [[1522]] da [[Pietro Carlone]], risulta essere l'unico campanile ede ospita un concerto di sette campane.<ref>{{Autore|Mollisi}}, [[2004]], p. 49.</ref>
 
==== Lato sinistro ====
 
Il lato sinistro o settentrionale è affacciato sulla piazzetta di San Giovanni il Vecchio, dove si erge l'omonima chiesa riedificata nel [[XVI secolo]] ede utilizzata a [[battistero]] della Cattedrale.
 
Sul lato sinistro si apre:
* ''Portale di San Giovanni'', documentato già nel [[1130]], con protiro su mensole intagliate e colonne, è decorato con lastre a motivi fitomorfi e zoomorfi.
 
==== Lato destro ====
 
Sul lato destro o meridionale, posto lungo via San Lorenzo si apre, coevo alla realizzazione della Porta Soprana:
* ''Portale di San Gottardo'', datato intorno al [[1160]], ha un apparato decorativo di grande qualità artistica che presenta rilievi a nastri incrociati con figure ede animali di ambito lombardo.
 
Inoltre, accanto al portale è collocata:
[[File:Genova Cat.S.Lorenzo pianta.JPG|thumb|330px|[[Cattedrale]] di [[San Lorenzo]] (pianta)]]
 
L'interno, a pianta basilicale triabsidata, è divisa in tre navate da colonne marmoree trecentesche sormontate da finti matronei. I capitelli delle colonne che dividono le navate risalgono all'inizio del [[XIV secolo]]; si tratta pertanto di colonne, nel primo ordine, di epoca gotica, più recenti delle arcate del falso matroneo da esse sorrette, che risulta invece appartenente alla costruzione romanica ([[XI secolo|XI]]- [[XII secolo]]). Infatti le colonne dell'ordine inferiore e le soprastanti arcate a fasce bianche e nere rappresentano una sostituzione delle precedenti colonne ede arcate romaniche a seguito di una devastazione e incendio avvenuta durante le lotte tra le fazioni.<ref>Una di tali lotte venne sedata dalla mediazione dell'[[arcivescovo]], il [[beato Jacopo da Varagine]].</ref> Per sostituirle lasciando intatta la parte superiore si crearono adeguate strutture di carpenteria in legno, la realizzazione delle quali era agevolata anche dalla grande esperienza in materia che veniva dalla cantieristica navale consona alle attività portuali. Si poté così cambiare le colonne inferiori lasciando intatte le arcate romaniche del soprastante matroneo.
 
==== Controfacciata ====
==== Presbiterio ====
 
Nel [[presbiterio]] sono conservate varie opere, fra cui spiccano per valore ede interesse culturale:
* all'[[altare]] maggiore, ''Statua dell'Incoronata'' ([[1632]]), in bronzo, eseguita da [[Giovanni Battista Bianco]] su disegno del Fiasella.
* nell'abside, ''Coro ligneo'' ([[XVI secolo]]): opera iniziata nel [[1514]] da [[Anselmo de' Fornari]], proseguita tra il [[1527]] ede il [[1530]] da [[Gian Michele Pantaleoni]] e terminata tra il [[1540]] ede il [[1546]] da [[Francesco Zambelli]].
* nel catino absidale, ''[[San Lorenzo]] indica nei poveri il tesoro della [[Chiesa]]'' ([[1622]]), affresco di [[Lazzaro Tavarone]].
* nella volta, ''[[Martirio]] di [[san Lorenzo]]'' ([[1624]]), affresco di [[Lazzaro Tavarone]].
 
A sinistra del presbiterio si apre la [[cappella]] Lercari, nella quale si segnalano:
* sulla volta, ''[[Assunzione di Maria]]'', ''Incoronazione di [[Maria]] fra [[santi]] e [[profeti]]'' ([[1565]] - [[1567]]), affreschi, eseguiti da [[Giovan Battista Castello]] detto il Bergamasco, su commissione di [[Franco Lercari]].
* alle pareti laterali, ''[[Matrimonio|Sposalizio]] di [[Maria Vergine]]'' e ''Presentazione di [[Gesù]] al Tempio'' ([[1567]] - [[1569]]), affreschi, di [[Luca Cambiaso]].
* ai lati dell'altare, ciclo di quattro dipinti ([[1567]] - [[1569]]), olio su tela, di [[Luca Cambiaso]], raffiguranti:
** ''[[Natività di Gesù]]'';
** ''[[Adorazione dei Magi]]'';
Lungo la navata sinistra, oltrepassato l'ingresso al [[Museo del Tesoro della Cattedrale di San Lorenzo di Genova|Museo del Tesoro della Cattedrale]] si trovano:
* '''Cappella Cybo''', voluta all'inizio del [[XVI secolo]] dal [[vescovo]] [[Giuliano Cybo]], dove si conservano:
** ''[[Altare]] di [[san Pietro]] e [[san Paolo]]'' ([[1533]] - [[1537]]), in marmo, di [[Niccolò Da Corte]], [[Gian Giacomo Della Porta|Giovanni Giacomo]] e [[Guglielmo Della Porta]];<ref>[http://catalogo.fondazionezeri.unibo.it/scheda.v2.jsp?locale=en&decorator=layout_resp&apply=true&tipo_scheda=OA&id=101972&titolo=Da+Corte+Niccol%C3%B2%2F+Della+Porta+Giovanni+Giacomo%2F+Della+Porta+Guglielmo%2C+Altare ''Ibidem'']</ref>
** entro nicchie, ''Statue di [[Mosè]], [[san Giovanni Battista]], [[san Paolo]] e [[Gesù|Gesù Cristo redentore]]'' ([[XVI secolo]]), in marmo, di [[Guglielmo Della Porta]].
* '''Cappella di San Giovanni Battista''', costruita tra il [[1451]] ede il [[1465]] su progetto [[Domenico Gagini]] e completata tra il [[1456]] ede il [[1465]] da [[Elia Gagini]], è decorata da uno splendido prospetto marmoreo a tre fornici, con ornati, rilievi (''Storie della vita di [[san Giovanni Battista]]''), tondi (''[[Annunciazione]]''), lunette (''[[Evangelisti]]'' e ''[[Dottori della Chiesa]]'') e con un coronamento gotico fiorito di cuspidi ede archi, sormontati da statue. L'interno si presenta a pianta rettangolare con piccola abside ede arcate ai lati. Di rilievo:
** [[Altare]] con ''Storie della vita di [[san Giovanni Battista]]'' ([[1950]]) in marmo, di [[Guido Galletti]];<ref>[http://catalogo.fondazionezeri.unibo.it/scheda.v2.jsp?locale=en&decorator=layout_resp&apply=true&tipo_scheda=OA&id=84172&titolo=Galletti+Guido%2C+Storie+della+vita+di+san+Giovanni+Battista ''Ibidem'']</ref>
** sovrasta l'[[altare]], ''[[Ciborio|Baldacchino]]'' ([[1530]] - [[1532]]), in marmo, di [[Niccolò da Corte]] e [[Gian Giacomo Della Porta]].
** entro nicchie, ''Statue marmoree'' raffiguranti:
*** ''[[Abacuc]], [[Isaia]], [[Adamo]], [[Eva]], [[Elisabetta]]'' e ''[[Zaccaria]]'' ([[1496]]) di [[Matteo Civitali]];
=== Battistero ===
 
Ai lati dell'[[altare]] della Cappella De Marini, due piccole porte immettono nella chiesa medievale di San Giovanni Vecchio, completamente riedificata nel [[XVI secolo]] ede utilizzata a [[battistero]] della Cattedrale. All'interno si notano:
* Due dipinti (terzo quarto del [[XVI secolo]]), olio su tela, di [[Luca Cambiaso]], provenienti dalla Cappella Lercari, raffiguranti:
** ''[[Madonna]] con [[Gesù|Gesù Bambino]] tra [[san Giovanni Battista]] e [[san Lorenzo]]'';
** ''[[San Benedetto da Norcia]] con [[san Giovanni Battista]] e [[san Luca]]''.
* Dipinto murale con ''[[San Giorgio]] fra [[san Barnaba]] e [[san Giovanni Battista]]'' ([[XIII secolo|XIII]]- [[XIV secolo]]), affresco, affine a quello posto sopra il portale centrale sulla controfacciata.
 
== Curiosità ==
* {{Autore|Fabio Di Clario}}, ''Architettura polimaterica e accorgimenti percettivi, policromia della scultura e uso delle immagini nella Cattedrale di Genova fra [[XII secolo|XII]] e [[XIII secolo]]'', in ''Medioevo: l'Europa delle Cattedrali'', I convegni di Parma, 9, atti (Parma, [[19 settembre|19]]-[[23 settembre]] [[2006]]), a cura di Arturo Carlo Quintavalle, [[Milano]] 2007, pp. 464-479
* {{Autore|Fabio Di Clario}}, ''Il "Piatto del Battista" di Genova: le origini e il viaggio di un joyau franco-fiammingo'', in ''Genova e l'Europa atlantica. Inghilterra, Fiandre, Portogallo. Opere, artisti, committenti, collezionisti'', a cura di P. Boccardo e Clario Di Fabio, Cinisello Balsamo 2006, pp. 35-47
* {{Autore|Fabio Di Clario}}, ''La chiesa di un Comune senza "Palazzo". Uso civico e decorazione "politica" della Cattedrale di Genova fra XII e [[XIV secolo]]'', in ''Medioevo: l'Europa delle Cattedrali'', I convegni di Parma, 9, atti (Parma, 19-[[23 settembre]] [[2006]]), a cura di Arturo Carlo Quintavalle, Milano [[2007]], pp. 464-479
* {{Autore|Clario Di Fabio}}, ''Mercato suntuario e committenza artistica tra Genova, Lombardia, Francia, Borgogna e Inghilterra nell'autunno del Medioevo. "Spie" e tipologie'', in ''Entre l'Empire et la mer. Traditions locales et échanges artistiques dans la région alpine (Moyen Age - Renaissance)'', actes du colloque, a cura di Mauro Natale e S. Romano, Roma 2007, pp. 11-40
* {{Autore|Fabio Di Clario}}, ''Da Dinant a Genova fra Quattro e Cinquecento: il candelabro pasquale della Cattedrale di San Lorenzo'', in ''Ibidem'', pp. 59-67.
* {{Autore|Ezia Gavazza}}, ''Ricerche sull'attività dei Gaggini architetti a Genova'', in Edoardo Arslan (a cura di), ''Arte e artisti dei laghi lombardi'', I, Tipografia Editrice Antonio Noseda, Como 1959, pp. 175-183
* {{Autore|[[Giuseppe Merzario]]}}, ''I [[Maestri Comacini]]. Storia artistica di mille duecento anni (600&nbsp;- 1800)'', volumi I-II, G. Agnelli, Milano, 1893.
* {{Autore|Giorgio Mollisi}}, ''La Genova dei Ticinesi. Gli artisti provenienti dal Ticino a Genova dal Medioevo al Settecento'', in ''ArteStoria'', a. 5, n. 20, Edizioni Ticino Management, Lugano 2004, pp. 48-49.
* {{Autore|Andrea Spiriti}}, ''I Gaggini. Una stirpe di artisti bissonesi'', in {{Autore|Giorgio Mollisi}} (a cura di), ''Bissone terra di artisti'', Arte&Storia, a. 8, n. 41, Editore: Ticino Management S.A., [[dicembre]] [[2008]], pp. 36-38.
* {{Autore|Dino Puncuh}}, ''Il cammino della Chiesa genovese. Dalle origini ai nostri giorni'', [[Arcidiocesi di Genova]] [[1999]].
* {{autore|Touring Club Italiano}} (a cura di), ''Liguria'', col. "Guide Rosse", Editore Touring, [[Milano]] [[2005]], pp. 120-125 ISBN 9770390107016

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