Battesimo: differenze tra le versioni

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* è una nuova [[circoncisione]] che l'ha aggregato al nuovo [[popolo di Dio]] ({{pb|Col|2,11}}; cfr. {{pb|Ef|2,11-22}}).
 
La nuova condizione del battezzato è compendiata nell'espressione "[[figliolanza adottiva|figlio di Dio]]" ({{pb|1Gv|3,1}}), che gli conferisce una dignità incomparabile. Non si tratta di un nuovo stato statico, ma dell'ingresso in uno stato dinamico, vita superiore da cui il cristiano non deve mai decadere, il che presuppone uno sforzo costante per rendere sempre più reale la [[morte]] al peccato e la vita per Dio ({{pb|Rm|6,12-14}}); in queste affermazioni l'accento viene messo alternativamente sull'unione alla [[passione di Gesù]] e su quella alla sua [[risurrezione di Gesù|risurrezione]]; questi due aspetti si riferiscono all'unica realtà [[Pasqua|pasquale]], e permangono indissolubilmente legati.
 
Unito alla Pasqua di Cristo dai suoi sforzi e da una [[fedeltà]] generosa, il battezzato si prepara ad entrare nel Regno [[gloria|glorioso]] ({{pb|Col|1,12-13}}) e nel possesso dell'[[eredità]] [[cielo|celeste]] di cui assapora le [[primizie]] col dono dello Spirito ({{pb|2Cor|1,22}}; {{pb|Ef|1,4}}).

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