Ascelino di Lombardia

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Invio dell'ambasceria da parte di Innocenzo IV.

Ascelino di Lombardia, conosciuto anche come Nicola Ascelino, Ascelino Lombardo o Ascelino di Cremona, fu un domenicano del XIII secolo inviato da papa Innocenzo IV come ambasciatore tra i Mongoli nel 1245.

Missione

Ascelino di Lombardia fece parte di una delle ambascerie che Innocenzo IV inviò presso i Mongoli. Fu accompagnato da due sconosciuti, tali Alberico e Alessandro, dal domenicano Guichard di Cremona, che era stato già per cinque anni a Tiflis, e da Simone di San Quintino il quale scrisse il racconto di quel viaggio nella sua "Historia Tartarorum". La delegazione arrivò presso il sovrano mongolo Baiju nel suo accampamento nella valle del fiume Arax nel 1247.

Ascelino, testardo e poco flessibile nel carattere, non avendo portato doni al re e essendosi rifiutato di sottoporsi al cerimoniale non fu ammesso alla presenza del Gran Khan e scampò alla morte solo per il rispetto tradizionalmente concesso agli ambasciatori stranieri.

Ascelino tornò in Europa con una lettera che richiedeva la sottomissione del Papa. Era accompagnato da due inviati mongoli, Aïbeg e Serkis. Incontrarono il papa a Lione nel 1248. Innocenzo IV rispose alla lettera con la bolla Viam agnosere veritatis nella quale faceva appello ai Mongoli di sospendere le uccisioni dei cristiani. Gli inviati mongoli fecero ritorno nelle loro terre con questa bolla il 22 novembre 1248.

Dopo queste vicende di Ascelino non si hanno più notizie.

Bibliografia
  • Jean-Paul Roux, Histoire de l'Empire Mongol, Paris 1993.
  • Jean-Paul Roux, Les explorateurs au Moyen-Age, Paris 1985.
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