Discussione:Giudizio particolare
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Ciao p. Tito, volevo segnalarti che l'incipit dovrebbe sottolineare con maggiore incisività come è inteso oggi il giudizio particolare. Cioè:
- secondo il paradigma tradizionale, per cui l'anima è distinta dal corpo, quando uno muore la sua anima viene subito giudicata, poi c'è un periodo di beatitudine/purificazione/dannazione dell'anima senza il corpo, poi c'è la riunione dell'anima al corpo col giudizio universale e la beatitudine/dannazione eterna. Presupposto (sbagliato) è che l'eternità è un tempo "normale", lineare, ma senza fine;
- secondo l'orientamento contemporaneo, che riprende l'antropologia unitaria biblica per cui l'anima non è distinta dal corpo, quando uno muore si ritrova risuscitato nel giudizio, che è al contempo individuale per lui e universale per l'umanità. Presupposto è che l'eternità sia un tempo "altro", puntuale.
Nella voce complessivamente lo dici, ma ripeto sarebbe + utile specificarlo + chiaramente nell'incipit. --RR 10:29, 24 ott 2010 (CEST)