Istruzione 515

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1leftarrow.png Voce principale: Schiavitù e cristianesimo.
Istruzione 515
Istruzione
del
Sant'Uffizio,
Promulgata sotto l'autorità di
Pio VI
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Data 12 settembre 1776
(II di pontificato)
Approvazione {{{approvazione}}}
Traduzione del titolo
Argomenti trattati Sulla schiavitù
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L'Istruzione 515 è un'Istruzione o parere promulgato dal Sant'Uffizio il 12 settembre 1776, durante il pontificato di Pio VI, in risposta a un quesito giunto dall’episcopato della Cambogia circa la liceità, per i cattolici locali, di possedere schiavi laotiani o di altri popoli circostanti.

Viene vietata la schiavitù (non licet) se questi sono stati ingiustamente rapiti (iniuste a plagiariis detineantur). Se però hanno accettato liberamente (iure sibi libertatem), spontaneamente (sponte sua) e volontariamente (propria voluntate) il rapporto di servitù, questo è possibile (permitti poterit) a condizione che siano «trattati secondo i precetti della carità cristiana» (tractent secundum praecepta caritatis christianae).

Bibliografia
  • Testo riportato Joel S. Panzer, The Popes and Slavery, Alba House, New York 1996, pp. 105-106, che cita Collectanea S. Congregationis de Propaganda Fide: seu decreta, instructiones, rescripta pro apostolicis missionibus, vol. 1, Roma 1907, p. 316.