Ore canoniche: differenze tra le versioni

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Nel [[Nuovo Testamento]] il primo [[miracolo]] degli [[apostoli]] ha luogo sui gradini del tempio, dove Pietro e Giovanni si erano recati per la preghiera. Anche la visione di Pietro sull'ingresso dei [[gentili]]avviene mentre egli sta pregando a mezzogiorno.
 
La pratica di pregare ad ore fisse si mantenne anche quando la [[chiesa cristiana]] cominciò a separararsi dal [[giudaismo]]. Nella chiesa primitiva si recitavano i salmi (Atti 4,23-30), che da allora hanno sempre fatto parte delle ore canoniche e della preghiera cristiana. nel 60 d.C. la [[didachèdidaché]], uno dei primi testi cristiani, raccomandava ai discepoli di recitare la preghiera del Signore tre volte al giorno; quest'uso si è mantenuto nelle ore canoniche.
 
Verso il [[II secolo|II]] e [[III secolo]] alcuni [[padri della Chiesa]] come [[Clemente di Alessandria]], [[Origene]] e [[Tertulliano]] scrivono a proposito della pratica della preghiera del mattino e della sera, e delle preghiere di Terza, Sesta e Nona. Esse potevano essere indiviudali o comunitarie. A partire dal III secolo i [[padri del Deserto]] (i primi monaci ed eremiti) cominciarono a vivere secondo il comando di [[San Paolo]] di "pregare senza interruzioni" ([[prima lettera ai Tessalonicesi]], 5,17) con turni di gruppi di monaci ad ore fisse.
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