Santa Veronica Giuliani: differenze tra le versioni

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== Vita ==
 
Veronica nacque il 27 dicembre 1660 a Mercatello, nella valle del Metauro, da Francesco Giuliani e Benedetta Mancini; è l’ultima di sette sorelle, delle quali altre tre abbracceranno la vita monastica; le viene dato il nome di Orsola. All’età di sette anni, perde la madre, e il padre si trasferisce a Piacenza come soprintendente alle dogane del ducato di Parma. In questa città, Orsola sente crescere in sé il desiderio di dedicare la vita a Cristo. Il richiamo si fa sempre più pressante, tanto che, a 17 anni, entra nella stretta clausura del monastero delle Clarisse Cappuccine di Città di Castello, dove rimarrà per tutta la vita. Là riceve il nome di Veronica, che significa “vera immagine”, e, in effetti, ella diventerà una vera immagine di Cristo Crocifisso. Un anno dopo emette la solenne professione religiosa: inizia per lei il cammino di configurazione a Cristo attraverso molte penitenze, grandi sofferenze e alcune esperienze mistiche legate alla Passione di Gesù: la coronazione di spine, lo sposalizio mistico, la ferita nel cuore e le stimmate. Nel 1716, a 56 anni, diventa badessa del monastero e verrà riconfermata in tale ruolo fino alla morte, avvenuta nel 1727, dopo una dolorosissima agonia di 33 giorni che culmina in una gioia profonda, tanto che le sue ultime parole furono: “Ho trovato l’Amore, l’Amore si è lasciato vedere! Questa è la causa del mio patire. Ditelo a tutte, ditelo a tutte!” (Summarium Beatificationis, 115-120). Il 9 luglio lascia la dimora terrena per l’incontro con Dio. Ha 67 anni, cinquanta dei quali trascorsi nel monastero di Città di Castello. Viene proclamata Santa il 26 maggio 1839 dal Papa Gregorio XVI.
Nacque presso [[Urbino]], [[sette|settima]] [[figlio|figlia]] dei coniugi Francesco e Benedetta Giuliani, e fu [[battesimo|battezzata]] con il nome di Orsola. All'età di [[sette]] anni perdette la [[madre]], e il [[padre]] si trasferì a [[Piacenza]] come soprintendente alle dogane del ducato di Parma.
 
Nel [[1677]], a diciassette anni, entrò tra le [[clarisse]] di [[Città di Castello]], assumendo alla professione religiosa il nome di Veronica. Un anno dopo emise la solenne [[professione religiosa]].
 
Il cammino di configurazione a [[Cristo]] di Veronica fu segnato da molte [[penitenza|penitenze]], grandi [[sofferenza|sofferenze]], e alcune esperienze [[mistica|mistiche]] legate alla [[Passione di Gesù]]: la [[coronazione di spine]], lo [[sposalizio mistico]], la ferita nel [[cuore]] e le [[stimmate]], che ricevette il [[5 aprile]] [[1697]], e che portò sino alla [[morte]].
 
Nel [[1716]] fu nominata [[badessa]] del [[monastero]], e venne riconfermata in tale ruolo fino alla morte, avvenuta il [[9 luglio]] [[1727]] dopo una dolorosa [[agonia]] durata 33 [[giorno|giorni]]. Le sue ultime parole furono:
 
{{Quote|Ho trovato l'[[Amore]], l'Amore si è lasciato vedere! Questa è la causa del mio patire. Ditelo a tutte, ditelo a tutte!|''Summarium Beatificationis'', p. 115-120}}
 
== Opere ==
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