Kerygma: differenze tra le versioni

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==== In Romani ====
 
{{Pb|Romani|16,25}} fa parte di una [[lettere di Paolo|lettera]], pensata da [[Paolo]] ma scritta da Terzo ({{Pb|Romani|16,22}}). In {{Pb|Romani|16,25}} Paolo pronuncia una solenne dossologia a conclusione di un documento il cui argomento è Dio in una teologia nuova e completa rispetto all'[[Antico Testamento]]. In realtà, non solo qui in [[Romani]] ma in tutte le [[lettere di Paolo|13 lettere]], si scrive di Dio come Padre di Gesù, a sua volta professato [[Cristo]], [[Signore]] perché vero [[Figlio]]. Paolo introduce, primo [[agiografo]] a farlo, lo [[Spirito Santo]], come distinto ma in comunione con Padre e Figlio e con tutti i figli e le figlie di Dio, quali sono da considerare coloro che credono nel vangelo. Nel [[corpus paulinum]] la teologia è matura. Anche qui, in {{Pb|Romani|16,25}}, costituisce direttamente e indirettamente, il contenuto del kerigma cristiano.
*Gli antichi [[manoscritti]] differiscono tra loro nel collocare la dossologia, normalmente compresa tra il versetto 25 e il 27 del capitolo 16<ref>In altri codici è invece collocata:
* dopo 16,23 (in P61 א B C D 81 365 630 1739 2464 ''al co'');
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