Giansenismo: differenze tra le versioni

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Si può aggiungere, in campo letterario, che l'inno manzoniano ''Il nome di Maria'' fu composto dal poeta su sollecitazione dello stesso Tosi, nel [[1813]]. Ed è interessante percorrere con lo Stella la vicenda della celebre traduzione italiana della Bibbia di monsignor [[Antonio Martini]], una traduzione che ha segnato un'epoca, venendo ad affiancarsi a quella "protestante" seicentesca di [[Giovanni Diodati]], e che rimase classica per più di un secolo a partire dalla prima edizione, in sei volumi, presso la Stamperia Reale di Torino fra il [[1769]] e il [[1771]].
 
Eseguita sulla Vulgata latina, la Bibbia martiniana (di cui si servì Manzoni stesso sia nelle ''Osservazioni sulla morale cattolica'' sia nei ''Promessi sposi'' e sia in componimenti poetici) presenta, pur nella più rigida ortodossia e totale estraneità a quel mondo, legami con la celebre versione francese, anch’essa dal latino di san Gerolamo, detta "Bibbia di Port-Royal" e prodotta da uno dei grandi solitari di quell'abbazia, [[Isaac-Louis Le Maître de Sacy]], nella seconda metà del Seicento, riedita anche in Italia nel [[1789]]. Molte sono le coincidenze fra le due versioni, l'italiana e la francese, e anche molti passi del commento derivano da altri autori giansenisti e portroyalisti.
 
===Persistenze gianseniste nel clero dell' 800===
Fra il clero, anche fra il basso clero, non mancarono pii e pensosi preti e parroci soprattutto piemontesi o lombardi, zelanti e ferventi, desiderosi di riforme e in rapporto fra loro, che vissero intensamente la vita religiosa e attinsero stimoli dagli opuscoli morali dei grandi scrittori di Port-Royal.
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