Giansenismo: differenze tra le versioni

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Fenomeno di rilievo è l'influsso giansenista su diverse figure del [[Risorgimento]] italiano che passeranno poi al [[Protestantesimo]], come [[Salvatore Ferretti]] e [[Camillo Mapei]].
 
Sul giansenismo italiano, l'opera fondamentale è quella di Pietro Stella<ref> Pietro Stella, ''Il giansenismo in Italia'' Edizioni di Storia e Letteratura, Roma [[2007]],pp. 1.300</ref>.
 
Il movimento in varie forme e con varie coloriture, con accentuazioni sull'uno o sull'altro dei diversi aspetti, raggiunse ancora a lungo le valli più sperdute d'Italia o viceversa personaggi di spicco nella Chiesa e nella cultura.
Fra il clero, anche fra il basso clero, non mancarono pii e pensosi preti e parroci soprattutto piemontesi o lombardi, zelanti e ferventi, desiderosi di riforme e in rapporto fra loro, che vissero intensamente la vita religiosa e attinsero stimoli dagli opuscoli morali dei grandi scrittori di Port-Royal.
 
Ancora nella seconda metà dell'Ottocento la sorella di [[san Leonardo Murialdo]] lasciava in dono al proprio figlio un libretto, ''Le jour évangélique'', in cui erano stati raccolti alcuni pensieri religiosi di un grande giansenista di Francia, l' oratoriano [[Pasquier Quesnel]], un autore che – a proposito di santi – fu molto letto e utilizzato anche da [[Sant' Alfonso Maria de' Liguori]]<ref> Cfr. C. Carena, ''Grazia, rigorismo e cultura'' in Jesus, n. 9 settembre 2007</ref>.
 
== Giansenismo in Olanda ==
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