Dante Alighieri: differenze tra le versioni

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Durante l'esilio, Dante fu ospite di diverse corti e famiglie della [[Romagna]], fra cui gli [[Ordelaffi]], signori [[ghibellini]] di [[Forlì]], dove probabilmente si trovava quando l'imperatore [[Enrico VII di Lussemburgo]] entrò in Italia. Qui è possibile che abbia conosciuto le opere del famoso pensatore ebreo [[Hillel ben Samuel da Verona]], che era da poco morto, dopo aver trascorso a Forlì gli ultimi anni della sua vita.
 
Dopo il fallimento di alcuni colpi di mano tentati nel [[1302]], Dante, in qualità di capitano dell'esercito degli esuli, organizzò insieme a [[Scarpetta Ordelaffi]], capo del partito ghibellino e signore di [[Forlì]], un nuovo tentativo di rientrare a [[Firenze]]. L'impresa, però, fu sfortunata: il podestà di [[Firenze]], un altro forlivese (nemico degli [[Ordelaffi]]), [[Fulcieri da Calboli]], riuscì ad avere la meglio nella battaglia di Castel Puliciano.<br />
 
Dopo la prima esperienza forlivese, Dante si spostò in varie corti d'Italia, fra cui [[Verona]]. Ma infine, stanco e deluso, tornò a [[Forlì]] nel [[1310]]-[[1311]] ed ancora nel [[1316]] (data incerta, quest'ultima). Decise allora di fare "parte per se stesso" e di non contare più sull'appoggio dei ghibellini per rientrare nella sua città.
Tuttavia i rapporti con [[Verona]] non cessarono, come testimonia la sua presenza nella città veneta il [[20 gennaio]] [[1320]], ove si recò per discutere la ''[[Quaestio de aqua et terra]]'', ultima sua opera latina.
 
Morì a [[Ravenna]] il [[14 settembre]] [[1321]] di ritorno da un'ambasceria a [[Venezia]]. Passando dalle paludose [[Valli di Comacchio]] contrasse la [[malaria]].<br />
 
[[Venezia]] era all'epoca in attrito con Ravenna ed in alleanza con [[Forlì]]: gli storici pensano che sia stato scelto Dante per quella missione in quanto amico degli [[Ordelaffi]], signori di [[Forlì]], e quindi in grado di trovare più facilmente una via per comporre le divergenze.
Nell'[[enciclica]] ''[[In praeclara summorum]]'', scritta nel [[1921]], in occasione del sesto centenario della morte del poeta, [[papa Benedetto XV]] esorta a studiare e ad amare Dante, "che Noi non esitiamo a definire il cantore e l'araldo più eloquente del pensiero cristiano".
 
In occasione dell’iniziodell'inizio dell’dell'[[Anno della Fede]] e del [[Sinodo dei Vescovi]], promossa dal [[Pontificio Consiglio della Cultura]], patrocinata da [[Roma]] Capitale e in collaborazione con la [[Rettoria del SS. Nome di Gesù all’Argentinaall'Argentina]] e la [[Casa di Dante in Roma]], il [[12 ottobre]] [[2012]], nella Rettoria del SS. Nome di Gesù all’Argentinaall'Argentina si tiene la serata a tema “La [[Fede]] di Dante – Il Canto XXIV del [[Paradiso]]”. Nel commentare l'iniziativa, mons. [[Pasquale Iacobone]], del dipartimento di [[Arte]] e Fede del Pontificio Consiglio per la Cultura, spiega: "La fede di Dante è una fede estremamente storicizzata e contestualizzata, che sa entrare, cioè, nei vicoli, nei meandri, nei labirinti della [[Storia]] per poi dare una risposta. Quello di Dante, quindi, è in sostanza un metodo estremamente utile per tutti noi, per capire come la fede va rapportata al momento storico che si vive, attingendo al patrimonio antico per fornire le risposte più nuove, più sagge, più attraenti, anche a chi è lontano dalla fede"<ref>http://www.zenit.org/article-33075?l=italian ''"La Fede di Dante - Il Canto XXIV del Paradiso" venerdì 12 ottobre a Roma. E dal 4 novembre le "Lecturae Dantis" del [[Purgatorio]] alla "Casa di Dante in Roma"''</ref> <ref>http://www.zenit.org/article-33086?l=italian S. Cernuzio, ''Dante ci insegna a proporre all'uomo di oggi la fede di sempre. Mons. Pasquale Iacobone, del Pontificio Consiglio per la Cultura, spiega come la [[spiritualità]] del Sommo Poeta possa insegnare a trasmettere oggi una fede autentica''</ref>.
 
 
 
{{Sezione accessoria|Note}}
*{{autore|G. Contini}}, ''Un'idea di Dante. Saggi danteschi'', [[Torino]] [[1970]]
*{{autore|C. Gizzi}}, ''L'astronomia nel poema sacro'', [[Napoli]] [[1974]], voll. 2
*{{autore|Anna Maria Chiavacci Leonardi}}, ''La guerra de la pietate. Saggio per una interpretazione dell'"[[Inferno (disambiguaDivina Commedia)|Inferno]]" di Dante'', Napoli [[1979]]
*{{autore|Anna Maria Chiavacci Leonardi}}, ''Dante Alighieri. Invito alla lettura'', [[Edizioni San Paolo]] [[2001]]
*{{autore|Giacomo Gambale}}, ''La lingua di fuoco. Dante e la [[filosofia]] del linguaggio'' , [[Città Nuova]] [[2012]]
 
{{Sezione accessoria|Collegamenti esterni}}
 
* [http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xv/encyclicals/documents/hf_ben-xv_enc_30041921_in-praeclara-summorum_it.html Testo dell'enciclica ''In praeclara summorum''] sul [http://www.vatican.va/phome_it.htm sito della Santa Sede]
* [http://www.centrodantesco.it/ Sito del Centro Dantesco dei Frati Minori Conventuali di Ravenna]
* [http://www.centocanti.it/ Associazione Centocanti]
 
{{Sezioni accessorie fine}}
 
[[Categoria:Dante Alighieri| ]]
[[Categoria:Personaggi citati nella Divina Commedia (Paradiso)|Dante Alighieri]]

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