Ubertino da Casale: differenze tra le versioni

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|PostNazionalità = , appartenente all'[[Ordine dei Frati Minori]] e attivo nella difesa della povertà francescana e della riforma della Chiesa. È conosciuto soprattutto per la sua opera ''Arbor vitae crucifixae Jesu'' e per i contatti con gli Spirituali dell'Ordine minoritico di cui fu uno dei più accesi sostenitori
|sigla= O.F.M.
|immagine= AborArbor vuteavitae crucifixae jesu gValencia.jpg
|didascalia= ''Incipit'' dell'''Arbor vitae'' crucifixaedei Jesu're aragonesi di Napoli, Biblioteca dell'Università di Valencia
|Epoca=1200
|Epoca2= 1300
 
Nel 1303 predica con foga a Perugia contro la rilassatezza dei costumi nella Chiesa. Incontrò la disapprovazione di papa [[Benedetto XI]] e del suo superiore generale, per questo gli venne proibita ogni predicazione e venne spedito alla [[La Verna|Verna]] per fare penitenza verso la fine del 1304.
[[File:Abor vutea crucifixae jesu g.jpg|300px|thumb|left|''Incipit'' dell'''Arbor vitae crucifixae Jesu'' da un codice torinese]]
 
Nominato [[Cappellano|cappellano]] del cardinale [[Napoleone Orsini]], nel 1307 fu alla corte pontificia di [[Avignone]] per difendere gli Spirituali (1310-12). Divenne così il rappresentante più qualificato degli ''Spirituales'' in contrapposizione ai cosiddetti frati minori della ''Communitas'' (''Conventuali''), considerati rilassati. Difese con abilità e competenza il suo maestro Pietro di Giovanni Olivi.
 
[[File:Arbor vitae Valencia.jpg|300px|thumb|left|Incipit dell'''Arbor vitae'' dei re aragonesi di Napoli, Biblioteca dell'Università di Valencia]]
[[Clemente V]] nella bolla ''[[Exivi de paradiso]]'' del [[6 maggio]] del [[1312]], pubblicata durante il concilio ecumenico di [[Concilio di Vienne|Vienne]], fece proprie varie istanze degli Spirituali, soprattutto per restituire la pace all'Ordine.
 
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