Pentateuco: differenze tra le versioni

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La ''Tradizione Jahvista'' è così denominata perchè nomina Dio con il nome personale di JHWH (tetragramma sacro) ed è indicata con la lettera “J”. Questa tradizione racconta la storia delle origini, dalla Creazione fino alla morte di Mosé, e sottolinea il rifiuto dell’uomo di fronte alla [[Parola di Dio]] ([[Genesi|Gn]] {{passo biblico|Gn|3}}), la violenza annidata nel cuore dell’uomo ([[Genesi|Gn]] {{passo biblico|Gn|4}}), la pazienza e la benevolenza di Dio mediata dalla persona di [[Noè]] e dai suoi discendenti ([[Genesi|Gn]] {{passo biblico|Gn|6-8}}). La Tradizione Jahvista ha uno stile pittoresco e narra delle storie: i figli di Noé ([[Genesi|Gn]] {{passo biblico|Gn|9,18-27}}); la [[torre di Babele]] ([[Genesi|Gn]] {{passo biblico|Gn|11}}), e parla di Dio in modo [[antropomorfismo|antropomorfico]] (= umano) ([[Genesi|Gn]] {{passo biblico|Gn|3,8}}; {{passo biblico|Gn|7,16}}; {{passo biblico|Gn|18,2}}).
 
== La Tradizione EloistaElohista ==
 
La ''Tradizione Elohista'' è codificata con la lettera “E” ed è così chiamata perchè si riferisce al nome personale di Dio identificato con ''Elohim'' fino a quando viene rivelato il nome di ''JHWH'' ([[Esodo|Es]] {{passo biblico|Es|}}3). Questa tradizione la si trova spesso intrecciata alla tradizione Jahvista tanto che a volte, in certi brani, non si puó separare. Pare che sia proprio a questo strato che si ricolleghi la più antica raccolta legislativa del Pentateuco, nominato anche ''Codice dell’alleanza'' ([[Esodo|Es]] {{passo biblico|Es|20,23-23,33}}). Le narrazioni di questa tradizione hanno la caratteristica di sottolineare maggiormente la distanza tra Dio e l’uomo. Dio è visto come colui che incute paura, timore; nelle narrazioni intervengono gli ''[[angelo|angeli]]'' per non attribuire a Dio una figura troppo umana.
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