Trinità: differenze tra le versioni

Vai alla navigazione Vai alla ricerca
m
nessun oggetto della modifica
mNessun oggetto della modifica
mNessun oggetto della modifica
Della terza Persona della Trinità, infine, Giustino parla molto poco, e gli attribuisce solo l'illuminazione dei profeti<ref>Cfr. {{autore|Leo Scheffczyk}}, ''Formulación del Magisterio e historia del dogma trinitario'', in {{autore|Johannes Feiner}}, {{autore|Magnus Löhrer}}, ''Mysterium Salutis'', vol. II, 144-145.</ref>.
 
==== Gli altri ''Padri Apologisti'' ===
 
[[Taziano]], rispetto a Giustino, sembra meno ortodosso anche nella sostanza, perché dice che il ''[[Logos]]'' è [[Dio]] ma che è l'opera prediletta del [[Dio Padre|Padre]]<ref>''Discorso ai Greci'', 5, 2.</ref>, e ricalca la differenza (non la distinzione) tra il ''Logos endiàthetos'' ed il ''Logos prophorikós¡¡<ref>Cfr. {{autore|[[Teofilo di Antiochia]]}}, ''Ad Autolycum'', 2, 22.</ref>.
[[Teofilo di Antiochia]] fu il primo ad usare l'espressione "Trinità" (Triade), per riferirsi a Dio, al [[Verbo]] e alla [[Sapienza]]<ref>Cfr. ''Ad Autolycum'', 2, 15.</ref>, anche se non siamo sicuri che stesse pensando veramente a [[tre]] [[Persona|Persone]] divine. Più tardi, sarà [[Origene]] ad utilizzare il termine in senso sicuramente trinitario<ref>Cfr. {{autore|Leo Scheffczyk}}, ''Formulación del Magisterio e historia del dogma trinitario'', in {{autore|Johannes Feiner}}, {{autore|Magnus Löhrer}}, ''Mysterium Salutis'', vol. II, 145; {{autore|Bernard Sesboüé}} (a cura di), ''Historia de los dogmas'', I. ''El Dios de la salvación'', [[Salamanca]] 1994, p. 128-129.</ref>.
 
=== Ireneo e laLa struttura trinitaria della salvezza in Ireneo ===
 
[[Sant'Ireneo]] († [[202]]) si oppose agli [[gnosticismo|gnostici]], che erano fondamentalmente degli [[emanazionismo|emanazionisti]], nel senso che negavano la [[creazione]] e vedevano il [[mondo]] come degradazione della divinità, e dei [[dualismo|dualisti]], che pensavano che la materia fosse [[male|cattiva]]<ref>Cfr. {{autore|Lucas Francisco Mateo-Seco}}, ''Gnosticismo'', in ''[[Gran Enciclopedia Rialp]]'', XI, 62, ''[http://www.canalsocial.net/GER/ficha_GER.asp?id=5744&cat=filosofia online]''.</ref>, e lo fece sottolineando fortemente l'unità di Dio e il fatto che non è mai esistita una [[materia]] eterna che sia all'origine del [[male]]. Ireneo afferma che [[Dio]] è unico, e che non esiste un [[demiurgo]] divinità inferiore che crea il mondo. L'autore dell'[[Antico Testamento]] è lo stesso del [[Nuovo Testamento]] e si è [[rivelazione|rivelato]] in [[Cristo]].
È il teologo più importante del II secolo. Nacque tra il 140 ed il 160 a Smirne e conobbe San Policarco, che a sua volta aveva conosciuto San Giovanni. Fu presbitero e vescovo a Lione, dopo il martirio del precedente vescovo. Morì agli inizi del III secolo. Non è un apologista ma, con i suoi libri Contro le Eresie, eresse un bastione difensivo contro la teologia degli gnostici. Questi sono fondamentalmente degli emanazionisti, che negano la creazione e vedono il mondo come degradazione della Divinità, e dei dualisti, che pensano che la materia sia cattiva<ref>Cfr. L.F. Mateo-Seco, Gnosticismo, in GER XI, 62.</ref>.
 
IlIreneo vescovosviluppò diuna Lione[[teologia]] sviluppadella una soteriologia[[salvezza]] basata sull'idea di unità,; che mettemise in risalto la [[provvidenza]] universale di Dio, e fondafondò una vera e propria teologia della [[storia]]: il [[mondo]] viene da Dio e deve tornare a Lui, in un movimento di exitus e reditus, che non èva inteso in modo necessario, (come nell'ambitosostenevano i neoplatonico[[neoplatonismo|neoplatonici]]), ma che includepassa laattraverso las [[libertà]] e l'[[amore]] dell'[[uomo.]]; La differenza rispetto alla prospettiva neoplatonica è determinata proprio dalll'origine e dalil termine di questo movimento, che vengono identificati con la Trinità stessa.
Ireneo vi si oppone sottolineando fortemente l'unità di Dio ed il fatto che non è mai esistita una materia eterna che sia all'origine del male. Dio è unico e non esiste un demiurgo divinità inferiore che crea il mondo. L'autore dell'Antico Testamento è lo stesso del Nuovo Testamento e si è rivelato in Cristo.
 
Dio è trascendente, onnipotente<ref>Cfr. Ireneo, Contro le''[[Adversus eresieHaereses]]'', 2, 6, 1.</ref> e semplice<ref>Cfr. ''ibidem'', 2, 13, 3.</ref>. La sua provvidenza è universale, e la sua scienza si estende al passato al presente ed al futuro<ref>Cfr. ''ibidem'', 2, 26, 3.</ref>. Ireneo sottolinea la libertà come fondamento di ciò che esiste, dicendo che prima della [[creazione]] di [[Adamo]], il [[Dio Padre|Padre]] ed il [[Figlio di Dio|Figlio]] si [[gloria|glorificavano]] mutuamente, per cui Dio non aveva bisogno di creare<ref>Cfr. ''ibidem'', 2, 14, 1.</ref>.
Il vescovo di Lione sviluppa una soteriologia basata sull'idea di unità, che mette in risalto la provvidenza universale di Dio e fonda una vera e propria teologia della storia: il mondo viene da Dio e deve tornare a Lui, in un movimento di exitus e reditus, che non è inteso in modo necessario, come nell'ambito neoplatonico, ma che include la libertà e l'amore dell'uomo. La differenza rispetto alla prospettiva neoplatonica è determinata proprio dall'origine e dal termine di questo movimento, che vengono identificati con la Trinità stessa.
 
Dall'unicità di Dio e dalla sua libertà deriva l'unità della storia e di tutto ciò che esiste: infatti, essendo Lui l'unico [[Signore]], l'unico Creatore e l'unico Padre e [[re|Sovrano]], che ha dato l'esistenza ad ogni cosa, tutto ciò che esiste dipende da questo Principio. Se ci fosse un altro [[Dio]] oltre a Lui, allora effettivamente sarebbe logico dubitare dell'unità della creazione, ma non c'è altri al di sopra di Lui<ref>Cfr. ''ibidem'', 2, 1, 1.</ref>.
Dio è trascendente, onnipotente<ref>Cfr. Ireneo, Contro le eresie, 2, 6, 1.</ref> e semplice<ref>Cfr. ibidem, 2, 13, 3.</ref>. La sua provvidenza è universale e la sua scienza si estende al passato al presente ed al futuro<ref>Cfr. ibidem, 2, 26, 3.</ref>. Ireneo sottolinea la libertà come fondamento di ciò che esiste, dicendo che prima della creazione di Adamo, il Padre ed il Figlio si glorificavano mutuamente, per cui Dio non aveva bisogno di creare<ref>Cfr. ibidem, 2, 14, 1.</ref>.
 
Dio è, così, al di sopra di ogni umano pensiero, e ciò è noto a colui che legge la [[Bibbia|Scrittura]], in quanto i pensieri di Dio non sono come i pensieri umani:
Dall'unicità di Dio e dalla sua libertà deriva l'unità della storia e di tutto ciò che esiste: infatti, essendo Lui l'unico Signore, l'unico Creatore e l'unico Padre e Sovrano, che ha dato l'esistenza ad ogni cosa, tutto ciò che esiste dipende da questo Principio. Se ci fosse un altro Dio oltre a Lui, allora effettivamente sarebbe logico dubitare dell'unità della creazione, ma non c'è altri al di sopra di Lui<ref>Cfr. ibidem, 2, 1, 1.</ref>.
 
Dio è, così, al di sopra di ogni umano pensiero e ciò è noto a colui che legge la Scrittura, in quanto i pensieri di Dio non sono come i pensieri umani: "{{quote|Si può dire con proprietà e [[verità]] che è un intelletto che intende ogni cosa, ma che non è comparabile all'intelletto degli uomini. Allo stesso modo lo si può chiamare con assoluta proprietà [[luce]], ma non è in nulla simile alla luce che noi conosciamo. E così con tutto il resto: il [[Dio Padre|Padre]] di ogni cosa in nulla è comparabile alla piccolezza di ciò che è umano. Tutte queste cose si dicono di Lui in quanto esse manifestano il suo [[amore]]: ma comprendiamo che la Sua grandezza è al di sopra di tutte"<ref>Ibidem.|''[[Adversus Haereses]]'', 2, 13, 3.</ref>.}}
 
Una volta affermata con forza e chiarezza l'[[unicità di Dio]], Ireneo mostra come in questo Dio unico esista una chiara distinzione di [[Dio Padre|Padre]], [[Figlio di Dio|Figlio]] e [[Spirito Santo]], che si può [[conoscenza di Dio|conoscere]], però, solo per [[rivelazione]]. Rispetto aiagli suoiautori predecessori,precedenti Ireneo sottolinea maggiormente l'[[eternità]] della [[generazione]] del [[Verbo]], ed abbandona la distinzione tra ''Logos endiàthetsendiàthetos'' e ''Logos prophorikós''<ref>Cfr. L.{{autore|Leo Scheffczyk}}, ''Formulación del Magisterio e historia del dogma trinitario'', citin {{autore|Johannes Feiner}}, {{autore|Magnus Löhrer}}, ''Mysterium Salutis'', vol. II, 148.</ref>. Ireneo non è un [[filosofo]], ma un [[vescovo]] che lotta per la purezza della [[fede]], per cui nella sua [[teologia]] si riferisce alle [[Persona|Persone]] divine a partire dal loro agire nella storia. Per lui il cristiano è innanzitutto un uomo che crede nella Trinità: "Coloro che appartengono alla Chiesa seguono una unica voce che attraversa il mondo intero. È una tradizione sicura che ci viene dagli apostoli, che fa in modo che riceviamo una unica e medesima fede credendo tutti in un solo e medesimo Dio, il Padre; credendo tutti nella stessa economia dell'incarnazione del Figlio di Dio; riconoscendo tutti lo stesso dono dello Spirito"<ref>Cfr. Ireneo, Contro le eresie, 5, 20, 1.</ref>.
 
{{quote|Coloro che appartengono alla [[Chiesa]] seguono una unica voce che attraversa il mondo intero. È una [[tradizione]] sicura che ci viene dagli [[apostoli]], che fa in modo che riceviamo una unica e medesima fede credendo tutti in un solo e medesimo Dio, il Padre; credendo tutti nella stessa economia dell'[[incarnazione]] del Figlio di Dio; riconoscendo tutti lo stesso dono dello Spirito.|''[[Adversus Haereses]]'', 5, 20, 1}}
Sottolinea molto il valore dell'economia, che è punto di partenza della sua riflessione trinitaria, ma introduce anche forti affermazioni sull'immanenza: il Dio cristiano è lo stesso Dio dell'Antico Testamento, che per tanto è sempre stato dotato di intelletto, cioè di Logos<ref>Cfr. ibidem, 2, 28, 5.</ref>; il Verbo è intimo al Padre come il pensiero è intimo a colui che pensa; Egli è nel Padre e possiede il Padre in sé stesso<ref>Cfr. ibidem, 3, 6, 2.</ref>. Il Figlio è coeterno al Padre<ref>Cfr. ibidem, 2, 30, 9.</ref> e anche lo Spirito è eterno: "Dio ha sempre con sé il Verbo e la Sapienza, il Figlio e lo Spirito"<ref>Ibidem, 4, 20, 1.</ref>. Sottolinea con forza la connessione tra essere ed agire di Dio, ricorrendo alla seguente bellissima immagine per esprimere le missioni: il Figlio e lo Spirito sono come le mani del Padre, in modo tale che Questi ordina ed il figlio realizza ciò che viene ordinato, che a sua volta è portato a perfezione dallo Spirito<ref>Ireneo, Dimostrazione della fede apostolica, 5.</ref> [PE IV]. Quanto avviene nell'economia è così manifestazione della vita intima di Dio<ref>Cfr. G. Bardy, Trinité, DTC 15, 1625.</ref>: il Padre, allora, come fons et origo totius Trinitatis è anche fonte di tutta la storia della salvezza.
 
SottolineaSe sottolinea molto il valore dell'economia,agire chedelle èdivinie puntoPersone dinella partenza[[storia della sua riflessione trinitariasalvezza]], maIreneo introduce anche forti affermazioni sull'[[immanenza]]: il Dio [[cristianesimo|cristiano]] è lo stesso Dio dell'[[Antico Testamento]], che per tanto è sempre stato dotato di intelletto, cioè di ''Logos''<ref>Cfr. ibidem''[[Adversus Haereses]]'', 2, 28, 5.</ref>; il Verbo è intimo al Padre come il pensiero è intimo a colui che pensa; Egli è nel Padre e possiede il Padre in sé stesso<ref>Cfr. ''ibidem'', 3, 6, 2.</ref>. Il Figlio è coeterno al Padre<ref>Cfr. ''ibidem'', 2, 30, 9.</ref> e anche lo Spirito Santo è eterno: "Dio ha sempre con sé il Verbo e la [[Sapienza]], il Figlio e lo Spirito"<ref>''Ibidem'', 4, 20, 1.</ref>. Sottolinea con forza la connessione tra essere ed agire di Dio, ricorrendo alla seguente bellissima all'immagine per esprimere le missioni: ildel Figlio e lodello Spirito che sono come le [[mani]] del Padre, in modo tale che Questi ordina ed il figlioFiglio realizza ciò che viene ordinato, che a sua volta è portato a [[perfezione]] dallo Spirito<ref>Ireneo, ''[[Dimostrazione della fede apostolica]]'', 5.</ref> [PE IV]. Quanto avviene nell'economianella storia della salvezza è così [[manifestazione]] della vita intima di Dio<ref>Cfr. G.{{autore|Gustave Bardy}}, ''Trinité'', DTCin ''[[Dictionnaire de la théologie catholique]]'', 15, 1625.</ref>: il Padre, allora, come [[fonte]] ed origine di tutta la Trinità (''fons et origo totius Trinitatis'') è anche fonte di tutta la storia della salvezza.
 
=== Clemente di Alessandria ed Origene per una cultura cristiana ===

Menu di navigazione