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* ''[[Piero de' Medici]]'' ([[1416]] – [[1469]]), padre di Lorenzo e committente dell'opera.
* ''[[Cosimo il Vecchio]]'' ([[1389]] – [[1464]]), nonno di Lorenzo e capofamiglia dei Medici, a cavallo di un asino.
* ''[[
* ''due dignitari italiani'', [[Sigismondo
* ''arciere nero'' appiedato, davanti allo Sforza, è forse un'allusione all'alleanza difensiva conclusa tra Francesco Sforza e Cosimo de' Medici.
Seguono ancora figure della famiglia Medici e legate ad essa, fra questi si riconoscono:
* [[Gentile de' Becchi]] († [[1497]]), [[vescovo]], precettore di Lorenzo e Giuliano de' Medici;
* [[Giovanni di Cosimo de’ Medici|Giovanni de' Medici]] ([[1421]] – [[1463]]), figlio minore di Cosimo.
Dietro di loro si dispiega un corteo di letterati e filosofi platonici, tra i quali:
* gli umanisti [[Marsilio Ficino]] ([[1433]] – [[1499]]), [[Luigi Pulci]] ([[1432]] – [[1484]]) ed il fratello;
* lo stesso pittore [[Benozzo Gozzoli]], riconoscibile, perché guarda verso lo spettatore (secondo le indicazioni di [[Leon Battista Alberti]]) e per l'iscrizione sul tessuto del cappello [[rosso]]
Inoltre, nella terza parte del corteo si riconosce una teoria di dignitari bizantini (dalla lunga barba), dove forse potrebbero essere stati raffigurati:
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