Viaggio dei Magi (Benozzo Gozzoli): differenze tra le versioni

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Ciascuno dei tre [[Magi]] con il proprio corteo occupa una parete del vano principale. I drappelli seguono lo schema adottato a Firenze in occasione di giochi e spettacoli cavallereschi, organizzati nel [[XV secolo]]. Infatti, l’intero corteo è suddiviso in tre drappelli distinti (detti "brigate"), ciascuno caratterizzato da un colore dominante nelle vesti e nei finimenti:
* [[bianco]] per il [[Magi|magio]] più giovane;
* [[verde]] per il [[Magi|magio]] di etàd’età virile;
* [[rosso]] per il [[Magi|magio]] più anziano.
 
Secondo il codice cavalleresco, ogni drappello conta dodici persone ed è composto dadi:
* ''messere'', signore a cavallo (in questo caso, il [[Magi|magio]]) che detta i colori delle vesti, gli ornamenti dei copricapicopricapo e le insegne;
* ''tre paggi'' a cavallo, che fanno l’avanguardia e hanno il compito di annunciare l’arrivo del loro signore;
* ''due cavalieri'' che portano rispettivamente la spada, segno di regalità (lo ''spatharius''), e il dono del ''messere'';
=== Parete orientale ===
La scena è ambientata in un paesaggio dal gusto tardogotico, ricco di dettagli cortesi come castelli, scene di caccia e piante fantastiche, ispirato probabilmente agli arazzi fiamminghi, dove sono rappresentati:
* ''[[Magi|Magio]] giovane'', biondo e imberbe, porta in dono la [[mirra]], il balsamo cosparso sul corpo dei defunti e dunque allusivo alla natura terrena di [[Gesù Cristo]]. Vestito di [[bianco]] come i partecipanti al suo drappello, il [[Magi|magio]] guida il corteo della famiglia Medici e di parenti, alleati e ospiti illustri. Egli è impersonato da un elegante adolescente che precede il corteo su un cavallo bianco: questi è forse [[Lorenzo il Magnifico]] ([[1449]] – [[1492]]). La sua figura sostituisce quella del [[papa Eugenio IV]] a cui i Medici avevano ritirato l'appoggio nel [[1443]]. Infatti, la sua presenza sarebbe anacronistica, poichèpoiché egli era nato nel [[1449]], ossia dieci anni dopo il [[Concilio di Basilea, Ferrara e Firenze|Concilio di Firenze]].
Vengono dietro:
* ''[[Piero de' Medici]]'' ([[1416]] – [[1469]]), padre di Lorenzo e committente dell'opera.
* ''[[Cosimo il Vecchio]]'' ([[1389]] – [[1464]]), nonno di Lorenzo e capofamiglia dei Medici, a cavallo di un asino.
* ''[[Carlo di Cosimo de' Medici|Carlo de' Medici]]'' ([[1428]] ca. – [[1492]]), religioso e [[presbitero]], figlio illegittimo di Cosimo, s'intravede tra i primi due personaggi.
* ''due dignitari italiani'', [[Sigismondo Pandolfo Malatesta]] ([[1417]] – [[1468]]), signore di [[Rimini]], e [[Galeazzo Maria Sforza]] ([[1444]] – [[1476]]), duca di [[Milano]], che furono in quegli anni ospitati dai Medici, e sono qui rappresentati per celebrare i successi politici della casata. In un certo sensoInoltre, le casate dei Malatesta e degli Sforza si erano, recentementedi recente, imparentate con i Paleologi di [[Bisanzio]], per questo essi sembrano fare da "garanti" al corteo dei partecipanti al [[concilio]] che si svolge dietro di essiloro, come se fossero dei protettori alleati ai Medici.
* ''arciere nero'' appiedato, davanti allo Sforza, è forse un'allusione all'alleanza difensiva conclusa tra Francesco Sforza e Cosimo de' Medici.
 
 
Seguono ancora figure della famiglia Medici e legate ad essa, fra questi si riconoscono:
* [[Gentile de' Becchi]] († [[1497]]), [[vescovo]], precettore di Lorenzo e Giuliano de' Medici;
* [[Giovanni di Cosimo de’ Medici|Giovanni de' Medici]] ([[1421]] – [[1463]]), figlio minore di Cosimo.
 
 
Nella parete meridionale compaiono:
* ''[[Magi|Magio]]'' di etàd’età virile, con la pelle scura, vestito di verde come il suo seguito, in sella ad uno splendido cavallo bianco, porta in dono è l’oro, simbolo di regalità; egli è personificato da [[Giovanni VIII Paleologo]] ([[1392]] – [[1448]]), imperatore di [[Bisanzio]].
 
Vengono dietro:
** ''[[Maria de' Medici]]'' ([[1445]] – [[1474]]). <ref>[http://fe.fondazionezeri.unibo.it/catalogo/scheda.jsp?decorator=layout&apply=true&tipo_scheda=OA&id=14424&titolo=Benozzo+di+Lese%0a%09%09%09%0a%09%09%09+(Benozzo+Gozzoli)%0a%09%09%09%0a%09%09+++++%2c+Viaggio+dei+Re+Magi%3a+secondo+corteo Scheda dell'opera nel Catalogo della Fondazione "Federico Zeri"]</ref>.
 
Il dipinto di questa parete risultaè mutilo di varie parti: a sinistra per l’apertura della finestra ed a destra per la traslazione della porzione della parete occidentale. L’operazione disastrosa ha provocato l’abbattimento della fascia di parete dove erano raffigurati i paggi recanti, il dono e la spada del ''[[Magi|Magio]]''.
 
=== Parete occidentale ===
== Iscrizioni ==
Nelle pareti dell'abside si trovano alcune iscrizioni:
* ''GLORIA, IN EXCELSIS DEO ET IN TERRA'', ''ADORAMUS TE GLORIFICAMUS TE'', ''ET IN TERR[A](a) PAX'', ''GLORIA, IN EXCELSIS DE(o), ET IN TERRA'', sulle aureole degli [[angelo|angeli]] in piedi e nella tunica a sinistra;
* ''ADORAMUS TE GLORICA(mus te)'', sulle aureole degli [[angelo|angeli]] inginocchiati;
* ''ET IN TERR(a) PAX'', sulla tunica dei due [[angelo|angeli]] all’estrema sinistra;
La [[cappella]] aveva in origine una forma quadrangolare (oggi un angolo è scantonato in conseguenza dei lavori seicenteschi allo scalone), con un’[[abside]] sempre a pianta quadrata, priva di finestre. Sull’[[altare]] già era collocata l’''[[Adorazione di Gesù Bambino con san Giovannino, san Bernardo e la Trinità (Filippo Lippi)|Adorazione di Gesù Bambino]]'' di [[Filippo Lippi]], un’opera molto raffinata, ed ispirata ad una religiosità umanizzata ed intimistica, difficilmente proponibile per una [[cappella]] pubblica. Altrettanto sarebbe impensabile di trovare fuori da questo contesto il ciclo di dipinti murali con il ''Viaggio dei [[Magi]]'' che [[Piero de’ Medici]], commissionò a [[Benozzo Gozzoli]] nel [[1459]]. Il pittore si era formato a [[Firenze]], lavorando prima con [[Lorenzo Ghiberti]], poi con [[Beato Angelico]] che aveva seguito anche a [[Roma]] ed [[Orvieto]].
 
L’intento celebrativo del ciclo è evidente; infatti, nel [[1439]], [[Firenze]] aveva ospitato il [[Concilio di Basilea, Ferrara e Firenze|concilio ecumenico]] che doveva riconciliare e riunire le chiese dell’Occidente e dell’Oriente. In tale occasione [[Cosimo de’ Medici]] accolse in città l'imperatore bizantino [[Giovanni VIII Paleologo]] ed il [[patriarca di Costantinopoli]], [[Giuseppe II]]. Accompagnati da nobili, prelati, teologi, questi incontrarono il [[papa Eugenio IV]], a sua volta circondato da un imponente seguito d’alti dignitari della [[Chiesa]].
Accompagnati da nobili, prelati, teologi, questi incontarono il [[papa Eugenio IV]], a sua volta circondato da un imponete seguito di alti dignitari della [[Chiesa]].
 
Il [[6 luglio]] [[1439]], i fiorentini per quanto abituati a cerimonie fastose, poterono assistere al corteo al seguito dell'imperatore, del [[patriarca]] e del [[papa]], che per le vie della città si incamminavas’incamminava verso la [[Duomo di Firenze|Cattedrale di Santa Maria del Fiore]] con una sfilata simbolica che ricordava quella dei [[Magi]].
 
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