Penitenza (Sacramento): differenze tra le versioni

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A partire dal secondo millennio subentrò l'uso della [[confessione]] individuale, con cui ancora adesso si è soliti indicare il [[Sacramento]] della [[Riconciliazione (Sacramento)|Riconciliazione]], istituito dal [[Signore]] per la remissione delle colpe commesse dopo il [[Battesimo]].
 
== Il rito della PenitenzaStoria ==
 
Nel rito sono significativi gli atti del penitente, ai quali risponde l'azione di Dio che perdona in Cristo.
 
Gli atti del penitente sono fondamentalmente quattro:
*[[esame di coscienza]]
*[[contrizione]]
*[[Penitenza (Sacramento)|confessione dei peccati]]
*[[soddisfazione]], consistente in un'apposita pratica esteriore che il [[sacerdote]] impone al penitente dopo l'assoluzione.
 
Il perdono di Dio arriva al penitente attraverso l'[[assoluzione]] sacramentale.
 
== Storia della Penitenza ==
 
=== La Penitenza delle origini ===
=== Gli atti del penitente ===
 
Gli atti del penitente sono: la ''contrizione'', la ''confessione dei peccati'' e la ''soddisfazione'' o ''penitenza''. È bene prepararsi a ricevere questo sacramento con un '''esame di coscienza'''.
 
La '''contrizione ''' è ''il dolore dell'animo e la riprovazione del peccato commesso, accompagnati dal proposito di non peccare più in avvenire''. La contrizione può essere ''perfetta'', quando proviene dall'''amore di Dio amato sopra ogni cosa'', o ''imperfetta'', quando nasce dalla ''considerazione della bruttura del peccato'' o dal timore delle sue conseguenze. La contrizione perfetta ottiene anche il perdono dei [[peccato mortale|peccati mortali]], qualora comporti ''la ferma risoluzione di ricorrere, appena possibile, alla confessione sacramentale''.<ref>''[[Catechismo della Chiesa Cattolica]]'', [http://www.vatican.va/archive/catechism_it/p2s2c2a4_it.htm#VII.%20Gli%20atti%20del%20penitente n. 1451-1453]</ref>
 
La '''confessione dei peccati''' al sacerdote ''costituisce una parte essenziale del sacramento della Penitenza. È necessario che i penitenti enumerino tutti i peccati mortali di cui hanno consapevolezza dopo un diligente [[esame di coscienza]]. Quelli che ''tacciono consapevolmente qualche peccato, è come se non sottoponessero nulla alla divina bontà''.
 
Ogni fedele ''è tenuto all'obbligo di confessare fedelmente i propri peccati gravi almeno una volta all'anno''. ''Colui che è consapevole di aver commesso un peccato mortale non deve ricevere la santa Comunione, anche se prova una grande contrizione, senza aver prima ricevuto l'assoluzione sacramentale''. Sebbene non sia strettamente necessaria, ''la confessione dei [[peccato veniale|peccati veniali]] è tuttavia vivamente raccomandata dalla Chiesa''.<ref>''[[Catechismo della Chiesa Cattolica]]'', [http://www.vatican.va/archive/catechism_it/p2s2c2a4_it.htm#VII.%20Gli%20atti%20del%20penitente n. 1456-1458]</ref>
 

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