Penitenza (Sacramento): differenze tra le versioni

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Ogni fedele ''è tenuto all'obbligo di confessare fedelmente i propri peccati gravi almeno una volta all'anno''. ''Colui che è consapevole di aver commesso un peccato mortale non deve ricevere la santa Comunione, anche se prova una grande contrizione, senza aver prima ricevuto l'assoluzione sacramentale''. Sebbene non sia strettamente necessaria, ''la confessione dei [[peccato veniale|peccati veniali]] è tuttavia vivamente raccomandata dalla Chiesa''.<ref>''[[Catechismo della Chiesa Cattolica]]'', [http://www.vatican.va/archive/catechism_it/p2s2c2a4_it.htm#VII.%20Gli%20atti%20del%20penitente n. 1456-1458]</ref>
 
L'[[assoluzione]] toglie il peccato, ma ''non porta rimedio a tutti i disordini che il peccato ha causato''. Il peccatore deve riparare alle proprie colpe, ''soddisfare'' o ''espiare'' i suoi peccati: questa '''soddisfazione''' si chiama anche '''penitenza''', imposta dal confessore, e può consistere ''nella preghiera, in un'offerta, nelle opere di misericordia, nel servizio al prossimo, in privazioni volontarie, in sacrifici, e soprattutto nella paziente accettazione della croce che dobbiamo portare''.<ref>''[[Catechismo della Chiesa Cattolica]]'', [http://www.vatican.va/archive/catechism_it/p2s2c2a4_it.htm#VII.%20Gli%20atti%20del%20penitente n. 1459-1460)]</ref>
 
=== Il ministro di questo sacramento ===

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