Trinità: differenze tra le versioni

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== Nell'Antico Testamento ==
 
Nell'[[Antico Testamento]] il [[mistero]] della ''Trinità'' è soltanto prefigurato e non ancora [[rivelazione|rivelato]] apertamente, forse per non dare al [[Popolo eletto|popolo ebraico]], circondato da [[idolatria|idolatri]], occasione di cadere nel [[politeismo]]<ref>{{autore|[[Pietro Parente]]}} ([[1954]]) 529.</ref>.
 
Tutto l'[[Antico Testamento]] è convinto della vitalità e della [[pienezza]] della [[vita]] di [[Dio]]. Perciò esso parla già dello [[spirito di Dio]] per indicare l'interiorità divina e la sua manifestazione quale dono per gli uomini (cfr. {{pb|Ez|36,27}}).<ref name="Breuning722">{{autore|Wilhelm Breuning}} ([[1990]]) 722.</ref>.
La [[rivelazione]] vera e propria della Trinità è lo specifico del [[Nuovo Testamento]], il quale annuncia che "il [[Verbo]]" si fa "[[carne]]" in [[Gesù]] di [[Nazaret]] ({{pb|Gv|1,14}}) e che questi, in qualità di [[Signore]] [[risurrezione di Gesù|risorto]] e [[gloriaglorificato]], invia lo [[Spirito Santo]].
 
Tuttavia nel Nuovo Testamento non trova lo sviluppo di una dottrina [[teologia|teologica]] della Trinità<ref name="Breuning722" />: esso insegna piuttosto che i [[discepolo|discepoli]] di Gesù vengono inseriti nella vita di [[Dio]] attraverso la vita, l'opera, la [[morte di Gesù|morte]] e la [[Risurrezione di Gesù|risurrezione del Signore]], nonché attraverso lo Spirito da lui inviato.
 
=== Gesù e il Padre ===
 
Mediante la glorificazione [[Pasqua|pasquale]] di Gesù i suoi discepoli sono inseriti nella [[relazione]] tra Gesù e il Padre attraverso il [[dono]] dello Spirito Santo, che è annunciato come portatore misterioso dell'[[amore]] tra Padre e Figlio giunto al suo [[compimento]] ({{pb|Gv|7,37-39; 14,1-16,15}}).
 
=== Gesù, il Padre e lo Spirito ===
Le tre Persone divine risaltano da brani dell'Antico Testamento come {{Pb|Is|48,16}}: "Avvicinatevi a me per udire questo. Fin dal principio non ho parlato in segreto; sin da quando questo avveniva io ero là. Ora il Signore Dio ha mandato me insieme con il suo spirito."
 
Chi parla in questo brano dell'Antico Testamento è Dio, eppure è proprio Gesù Cristo perché dice di essere stato mandato dal Signore, Dio" (cioè, dal Padre) "con il suo Spirito", cioè lo Spirito Santo.
 
=== La rivelazione della Persona dello Spirito ===
 
In {{pb|Tt|3,5}} si dice che lo Spirito è mandato a noi dal Padre per mezzo del Figlio. La mutua relazione delle tre Persone divine è espressa in {{pb|Gal|4,4-6}}.
 
La Bibbia, inoltre, ci insegna che lo Spirito Santo è una persona reale come lo sono il Padre e il Figlio, che può rattristarsi come una persona ({{pb|Ef|4,30}}) che guida e parla da parte del Padre ({{Pb|Gv|16,13}}).
 
=== Le formule trinitarie ===
=== Le professioni di fede trinitarie ===
 
L'esistenza di simboli di fede è attestata già nel [[Nuovo Testamento]] (cfr. {{pb|At|8,36-3837}}; {{pb|Rom|10,9}}; {{pb|Ef|1,13}}; {{pb|1Tim|6,12}}; {{pb|Eb|4,14}}), e da ciò risulta che essi erano diffusi già nel [[I secolo]]. Si tratta di brevi formule liturgiche che servivano anche per la [[catechesi]] e per favorire la [[memoria|memorizzazione]] della dottrina, grazie anche alla struttura a domande e risposte. Come si è visto, esse avevano struttura trinitaria. Sant'Ireneo parla esplicitamente di tre articoli del simbolo, uno per ciascuna Persona<ref>''[[Dimostrazione della fede apostolica]]'', 6.</ref>. Con [[Ippolito di Roma]] († [[235]]) già le domande si sono convertite in un credo completo, con struttura tripartita<ref>''[[Ippolito di Roma]]'', ''[[Traditio apostolica]]'' (DH, 10). Cfr. {{autore|Bernard Botte}}, ''La tradition apostolique de saint Hyppolite'', [[Münster]] [[1963]], p. 48-49.</ref>. A partire da questo momento, le formule si moltiplicano.
 
[[Tertulliano]] († [[222]]) fa appello alla [[professione di fede]] nella lotta contro le [[eresia|eresie]], autentico [[giuramento]] che costituisce con il Battesimo propriamente detto un unico ''sacramentum fidei'':

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