Miracoli di Gesù: differenze tra le versioni

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da Tanzella-Nitti
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(da Tanzella-Nitti)
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== Le narrazioni dei miracoli nel materiale dei Vangeli ==
 
Un'analisi comparata dei [[quattro]] [[Vangeli]] rivela non meno di [[quaranta]] diverse narrazioni di miracoli compiuti da Gesù.<ref name="Tanzella-Nitti">{{autore|[[Giuseppe Tanzella-Nitti]]}} ''[http://www.disf.org/Voci/86.asp online]''.</ref> È possibile che lo stesso evento sia stato talvolta riportato dai [[evangelista|evangelisti]] diversi con differenze tali da farli apparire eventi diversi; questo potrebbe far scendere il numero globale di alcune unità.
 
In ogni caso il peso delle narrazioni dei miracoli all'interno dei Vangeli è assai rilevante, tanto che queste narrazioni non possono essere considerate, nel loro complesso, come qualcosa di circostanziale. Nel [[Vangelo secondo Marco]] i racconti dei miracoli di Gesù occupano il 31% del testo globale, e giungono al 47% se si escludono gli ultimi [[sei]] capitoli riguardanti la [[passione di Cristo]]<ref>Cfr. {{autore|[[René Latourelle]]}} ''Miracolo'', in {{Dizionario di Teologia Fondamentale 1990}}, p. 754.</ref>. La loro narrazione è talmente intrecciata con l'esposizione di precisi insegnamenti e con la descrizione delle reazioni dei presenti, anch'esse occasione di ammaestramento da parte di Gesù, che sarebbe assai difficile operare una sorta di separazione fra la ''[[predicazione di Gesù|predicazione]]'' e le ''opere'' di Gesù, attribuendovi un diseguale valore storico od ermeneutico.<ref>Cfr. quanto afferma il [[Concilio Vaticano II]], dove parla dell'[[economia]] della [[Rivelazione]] che
 
{{quote100|comprende eventi e parole intimamente connessi, in modo che le opere, compiute da [[Dio]] nella [[storia della salvezza]], [[manifestazione|manifestano][] e rafforzano la [[dottrina]] e le realtà significate dalle [[parola|parole]], mentre le parole proclamano le opere e illustrano il mistero in esse contenuto.|''[[Dei Verbum]]'', n. 2}}</ref> Un esempio chiaro di tale fatto è la [[guarigione del paralitico calato dal tetto]] (cfr. {{pb|Mt|9,2-7}}; {{pb|Mc|2,3-12}}; {{pb|Lc|5,18-26}}), nella quale l'insegnamento di [[Cristo]] circa il potere divino che egli ha di [[perdono|perdonare]] i [[peccato|peccati]] degli uomini viene volutamente associato al [[compimento]] di un miracolo ({{pb|Lc|5,23-25}}).
 
Non solo poi Gesù compie segni prodigiosi: egli conferisce ai [[dodici apostoli]] il potere di guarire e di scacciare i demoni ({{pb|Mt|10,1}}; cfr. {{pb|Gv|14,12}}).
 
I miracoli di Gesù possono essere raccolti in diverse categorie: [[guarigione|guarigioni]], [[esorcismo|esorcismi]], [[resurrezione|resurrezioni]], miracoli sugli elementi naturali.
 
=== Le guarigioni ===
 
Nei Vangeli i miracoli di guarigione sono certamente i più numerosi. I vangeli sottolineano in ogni episodio i diversi modi con cui Gesù compie il miracolo, a volte semplicemente dicendo alcune parole, altre volte [[imposizione delle mani|imponendo le mani]], altre volte facendo gesti particolari.
 
Così vediamo che Gesù [[guarigione|guarisce]]:
 
* dalla [[febbre]]: la [[guarigione della suocera di Pietro]] ({{pb|Mt|8,14-15}}; {{pb|Mc|1,30-31}}; {{pb|Lc|4,38-39}});
* dalla [[lebbra]]: un lebbroso ({{pb|Mt|8,1-4}}; {{pb|Mc|1,40-45}}; {{pb|Lc|5,12-16}}) e poi altri [[guarigione dei dieci lebbrosi|dieci]] ({{pb|Lc|17,11-19}})<ref>Propriamente, il termina usato per la [[lebbra]] non è quello della ''[[guarigione]]'', quanto quello della ''[[purificazione]]'', stante il significato particolare che tale malattia aveva presso il [[popolo d'Israele]].</ref>;
* dall'[[emorragia]] di lunga durata: l'[[emorroissa]], guarita appena tocca il [[mantello]] di Gesù ({{pb|Mt|9,20-22}}; {{pb|Mc|5,24-34}}; {{pb|Lc|8,43-48}});
* dall'[[edema]]: l'idropico ({{pb|Lc|14,1-6}});
* dalla [[sordità]]: un uomo [[sordo]] e [[muto]] ({{pb|Mc|7,31-37}});
* dalla [[cecità]]: il [[cieco]] di [[Betsaida]], guarito mettendogli la [[saliva]] sugli [[occhi]] ({{pb|Mc|8,22-26}}), e [[Bartimeo]], mendicante cieco di Gerico ({{pb|Mc|10,46-52}}); anche il [[cieco nato]] ({{pb|Gv|9,1-7}});
* dalla [[paralisi]]: il paralitico calato dal [[tetto]], al quale Gesù prima [[perdono|perdona]] i [[peccati]] ({{pb|Mc|2,1-12}}; {{pb|Mt|9,1-8}}).
 
Tranne rari casi nei quali vengono comandate operazioni ''supplementari'' a completamento di quanto egli opera (cfr. {{pb|Gv|9,7}}), le guarigioni hanno sempre un carattere immediato.
 
=== Esorcismi ===
 
I [[sinottici]] testimoniano di molti [[esorcismo|esorcismi]] su [[indemoniato|indemoniati]]:
 
* l'esorcismo a [[Cafarnao]] ({{pb|Mc|1,21-28}});
* la liberazione dal [[demonio]] con una parola autorevole (cfr. ad esempio {{pb|Mt|8,16}});
* l'uomo posseduto dai demoni nel paese dei [[Geraseni]] ({{pb|Lc|8,26-39}}; {{pb|Mc|5,1-20}};
* la liberazione di due uomini, uno [[muto]] e uno [[cieco]] e muto a causa di un demonio; ne segue l'accusa dei [[farisei]] a Gesù di operare con la potenza stessa di [[Beelzebub]] ({{pb|Mt|9,32-34; 12,21-25}}).
 
Oggi si è tentati di collocare alcuni di essi fra i miracoli di guarigione, ma in realtà la mentalità dell'epoca attribuisce alcune malattie, in particolare l'[[epilessia]], alla presenza invasiva di [[demonio|spiriti maligni]].
 
=== Le resurrezioni ===
 
Sono le [[tre]] [[risurrezione|resurrezioni]] di esseri umani già [[cadavere|cadaveri]] operate da Gesù:
 
* la [[risurrezione della figlia di Giairo]] ({{pb|Mc|5,21-43}});
* la [[risurrezione del figlio della vedova di Nain]] ({{pb|Lc|7,11-17}});
* La [[resurrezione di Lazzaro]] ({{pb|Gv|11,1-44}}).
 
Qualcuno<ref>Ad esempio {{autore|[[Giuseppe Tanzella-Nitti]]}} ''[http://www.disf.org/Voci/86.asp online]''.</ref> le annovera tra i miracoli di guarigione.
 
=== Miracoli su elementi della natura ===
 
Non mancano numerosi miracoli operati su elementi della natura o in rapporto ad essi:
 
* la [[Nozze di Cana|tramutazione dell'acqua in vino]] ({{pb|Gv|2,1-11}});
* la [[moltiplicazione dei pani e dei pesci]] ({{pb|Mt|14,13-21; 15,32-39}}: due racconti, probabilmente corrispondenti a eventi diversi);
* la [[pesca miracolosa]], almeno due volte, prima ({{pb|Lc|5,1-11}}) e dopo la [[Risurrezione di Gesù|risurrezione]] ({{pb|Gv|21,1-14}});
* la [[tempesta sedata]] sul lago ({{pb|Mt|8,23-27}}; {{pb|Mc|4,35-41}}; {{pb|Lc|8,22-25}});
* il [[camminare sulle acque]] del [[lago di Galilea]] ({{pb|Mt|14,22-33}}).
 
A prima vista sembrerebbe appartenere a questa categoria la [[maledizione del fico]], che quindi appassisce ({{pb|Mt|21,18-22}}), ma esso ha piuttosto il carattere di un [[segno profetico]].
 
Nessuno di questi miracoli è effettuato da Gesù per dimostrare il suo potere sugli elementi naturali; piuttosto, ognuno di essi ha un significato di [[rivelazione]], di [[annuncio]] dell'[[alleanza]], di vicinanza di Gesù ai suoi, di preparazione dell'[[Eucaristia]].
 
== Significato ==
* tacitamente, poiché mai negano le opere prodigiose che Egli opera davanti ai loro occhi; se non l'hanno fatto, è segno che non era loro possibile;
* espressamente ({{pb|Gv|11,47}}); al massimo li attribuiscono al [[demonio]] ({{pb|Mt|9,34}}).
 
==== Riletture pasquali? ====
 
L'[[esegesi]] contemporanea non esclude che alcuni dei miracoli narrati possano essere ''riletture post-pasquali'' della divinità di [[Gesù Cristo]], alla cui piena consapevolezza i discepoli giunsero solo dopo la sua [[risurrezione di Gesù|resurrezione]]: cosi alcuni esegeti affermano che alcune narrazioni di opere prodigiose "avrebbero avuto come finalità quella di offrire un contesto letterario in cui trasmettere un particolare insegnamento relativo alle due nature, umana e divina, del Cristo"<ref name="Tanzella-Nitti" />. Un esempio classico in tal senso potrebbe essere la seconda [[pesca miracolosa]], aggiunta dopo la prima conclusione del [[Vangelo di Giovanni]] ({{passo biblico|Gv|21,1-14}}).
 
In ogni caso, però, la quantità di miracoli di Gesù riportati dagli evangelisti e la fitta trama narrativa in cui essi si intrecciano con il resto delle opere e della vita di Gesù depongono a favore del fatto che si tratta, per la gran maggioranza di essi, di episodi realmente accaduti, di cui i discepoli furono storicamente testimoni.
 
=== I testimoni extrabiblici ===
Tra i [[pagani]], [[Celso]], al dire di [[Origene]]<ref>''[[Contra Celsum]]'' 1,6 e 68.</ref>, ammette i fatti prodigiosi del [[Vangelo]], limitandosi a darne una spiegazione naturale, ricorrendo all'[[occultismo]] egiziano.
 
{{Sezione accessoria|Note}}
== I miracoli secondo il tipo ==
 
I miracoli attribuiti a [[Gesù]] possono essere classificati come [[guarigione|guarigioni]], [[esorcismo|esorcismi]], [[dominio della natura]], [[resurrezione|resurrezioni]] dai morti e molti altri.
 
E non solo Gesù compie segni prodigiosi: egli conferisce ai [[dodici apostoli]] il potere di guarire e di scacciare i demoni ({{pb|Mt|10,1}}; cfr. {{pb|Gv|14,12}}).
 
=== Guarigioni ===
 
Il maggior numero di racconti di miracoli riguarda la [[malattia]] o la [[disabilità]]. I vangeli sottolineano in ogni episodio i diversi modi con cui Gesù compie il miracolo, a volte semplicemente dicendo alcune parole, altre volte [[imposizione delle mani|imponendo le mani]], altre volte facendo gesti particolari.
 
Così vediamo che Gesù [[guarigione|guarisce]]:
 
* dalla [[febbre]]: la [[guarigione della suocera di Pietro]] ({{pb|Mt|8,14-15}}; {{pb|Mc|1,30-31}}; {{pb|Lc|4,38-39}});
* dalla [[lebbra]]: un lebbroso ({{pb|Mt|8,1-4}}; {{pb|Mc|1,40-45}}; {{pb|Lc|5,12-16}}) e poi altri [[guarigione dei dieci lebbrosi|dieci]] ({{pb|Lc|17,11-19}})<ref>Propriamente, il termina usato per la [[lebbra]] non è quello della ''[[guarigione]]'', quanto quello della ''[[purificazione]]'', stante il significato particolare che tale malattia aveva presso il [[popolo d'Israele]].</ref>;
* dall'[[emorragia]] di lunga durata: l'[[emorroissa]], guarita appena tocca il [[mantello]] di Gesù ({{pb|Mt|9,20-22}}; {{pb|Mc|5,24-34}}; {{pb|Lc|8,43-48}});
* dall'[[edema]]: l'idropico ({{pb|Lc|14,1-6}});
* dalla [[sordità]]: un uomo [[sordo]] e [[muto]] ({{pb|Mc|7,31-37}});
* dalla [[cecità]]: il [[cieco]] di [[Betsaida]], guarito mettendogli la [[saliva]] sugli [[occhi]] ({{pb|Mc|8,22-26}}), e [[Bartimeo]], mendicante cieco di Gerico ({{pb|Mc|10,46-52}}); anche il [[cieco nato]] ({{pb|Gv|9,1-7}});
* dalla [[paralisi]]: il paralitico calato dal [[tetto]], al quale Gesù prima [[perdono|perdona]] i [[peccati]] ({{pb|Mc|2,1-12}}; {{pb|Mt|9,1-8}}).
 
=== Esorcismi ===
 
I [[sinottici]] testimoniano di molti [[esorcismo|esorcismi]] su [[indemoniato|indemoniati]]:
 
* l'esorcismo a [[Cafarnao]] ({{pb|Mc|1,21-28}});
* la liberazione dal [[demonio]] con una parola autorevole (cfr. ad esempio {{pb|Mt|8,16}});
* l'uomo posseduto dai demoni nel paese dei [[Geraseni]] ({{pb|Lc|8,26-39}}; {{pb|Mc|5,1-20}};
* la liberazione di due uomini, uno [[muto]] e uno [[cieco]] e muto a causa di un demonio; ne segue l'accusa dei [[farisei]] a Gesù di operare con la potenza stessa di [[Beelzebub]] ({{pb|Mt|9,32-34; 12,21-25}}).
 
=== Dominio sulla natura ===
 
I vangeli riportano il dominio di Gesù sugli elementi della natura:
 
{{references|2}}
* la [[tramutazione dell'acqua in vino]] a [[Cana]] ({{pb|Gv|2,1-11}});
* la [[moltiplicazione dei pani e dei pesci]] ({{pb|Mt|14,13-21; 15,32-39}});
* la [[maledizione del fico]], che quindi appassisce ({{pb|Mt|21,18-22}});
* la [[tempesta sedata]] sul lago ({{pb|Mt|8,23-27}}; {{pb|Mc|4,35-41}}; {{pb|Lc|8,22-25}});
* il [[camminare sulle acque]] del [[lago di Galilea]] ({{pb|Mt|14,22-33}}).
 
{{Sezione accessoria|Fonti}}
Nessuno di questi miracoli è però effettuato da Gesù per dimostrare il suo potere sugli elementi naturali; piuttosto, ognuno di essi ha un significato di [[rivelazione]], di [[annuncio]] dell'[[alleanza]], di vicinanza di Gesù ai suoi, di preparazione dell'[[Eucaristia]].
 
* ''[[Catechismo degli Adulti]]'', nn. 189-195: ''I miracoli di Gesù'', ''[http://www.educat.it/catechismo_degli_adulti/&iduib=1_2_5_3 online]''
=== Resurrezioni di morti ===
 
Sono [[tre]] le [[resurrezione|resurrezioni]] operate da Gesù:
 
* la [[risurrezione della figlia di Giairo]] ({{pb|Mc|5,21-43}});
* la [[risurrezione del figlio della vedova di Nain]] ({{pb|Lc|7,11-17}});
* La [[resurrezione di Lazzaro]] ({{pb|Gv|11,1-44}}).
 
{{Sezione accessoria|Note}}
 
{{references|2}}
 
{{Sezione accessoria|Bibliografia}}
* {{autore|[[Giovanni Paolo II]]}}, ''Udienza generale'', [[Mercoledì]] [[9 dicembre]] [[1987]], ''[http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/audiences/1987/documents/hf_jp-ii_aud_19871209_it.html online]''
* {{autore|[[Giovanni Paolo II]]}}, ''Udienza generale'', [[Mercoledì]] [[16 dicembre]] [[1987]], ''[http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/audiences/1987/documents/hf_jp-ii_aud_19871216_it.html online]''
* {{autore|[[Giuseppe Tanzella-Nitti]]}}, ''Miracolo'', in {{Dizionario Interdisciplinare di Scienza e Fede}}, [http://www.disf.org/Voci/86.asp la voce ''online'']
 
{{Sezione accessoria|Voci correlate}}

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