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* La scena di ''[[Gesù Cristo]] deposto dalla [[croce]]'' si svolge tutta in primo piano e vi si trova una delle caratteristiche più tipiche dell'Angelico: l'uso di colori limpidi, luminosi e brillanti, accordati in una delicata armonia tonale, che richiama il concetto di [[san Tommaso d'Aquino]] della luce terrena quale riflesso del ''lumen'' ordinatore divino.
* La rappresentazione resta in bilico tra il tono di gravità che si addice alla scena sacra e la vivacità pittoresca nella ricreazione ambientale. Nonostante la salda volumetria delle figure, soprattutto quella di [[Gesù Cristo]] nudo modellato anatomicamente, manca una rappresentazione convincente del peso e dell'azione, con le figure sulle scale che sembrano lievitare nell'aria. Notevole è invece l'attenzione al dettaglio, come i segni delle frustate sul corpo di [[Gesù]], o la dettagliata resa delle fisionomie dei personaggi.
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* L'ambientazione primaverile dell'episodio allude sia alla realtà storica della ''[[Crocifissione]]'', ma anche al rito stagionale della "rinascita", al rinnovarsi della terra e degli uomini davanti a [[Dio]] incarnato ed immolato per la sua [[redenzione]] intesa sia come periodo storico in cui si svolse la scena, sia come simbolo di rinascita; le citazioni dell'[[Antico Testamento]] della cornice esortano al [[pentimento]] ed alla [[meditazione]] sul tema del [[sacrificio]].
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