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Si dimise da superiora della Congregazione ma in seguito ad un ballottaggio fu rieletta praticamente all'unanimità, contando solo qualche voto astenuto. Accettò il risultato e rimase alla guida della congregazione. Nell'[[aprile]] del [[1996]] Madre Teresa cadde e si ruppe la clavicola.
Il [[13 marzo]] [[1997]] lasciò definitivamente la guida delle Missionarie della Carità. A marzo incontrò [[papa Giovanni Paolo II]] per l'ultima volta, prima di rientrare a Calcutta dove morì il [[5 settembre]], all'età di ottantasette anni e dove è sepolta presso la sede delle Missionarie della carità<ref>Nel [[2009]] il governo albanese chiese di poter ospitare le spoglie di Madre Teresa: la richiesta fu però rifiutata dal governo indiano.</ref>. Sulla semplice tomba bianca è stato inciso un verso del [[Vangelo di Giovanni]]:
{{Quote|Amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi.|{{pb|Gv|15,12}}}}
La sua scomparsa suscitò grande commozione nel mondo intero: l'India le riservò solenni funerali di stato che videro un'enorme partecipazione popolare e la presenza di importanti autorità del mondo intero. Il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Javier Pérez de Cuéllar arrivò persino a dichiarare: "Lei è le Nazioni Unite. Lei è la pace nel mondo." Nawaz Sharif, il Primo Ministro del Pakistan disse, inoltre, che Madre Teresa era "un raro e unico individuo che ha vissuto a lungo per più alti scopi. La sua lunga vita di devozione alla cura dei poveri, dei malati e degli svantaggiati è stata uno dei più grandi esempi di servizio alla nostra umanità."
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