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Dopo un ventennio dalla sua istituzione, con la [[costituzione apostolica]] [http://w2.vatican.va/content/pius-xi/la/apost_constitutions/documents/hf_p-xi_apc_19310524_deus-scientiarum-dominus.html''Deus scientiarum Dominus''] del [[24 maggio]] [[1931]] la elevatò a Pontificio Istituto.
[[Pio XII]] con la [[Enciclica|Lettera Enciclica]] [http://w2.vatican.va/content/pius-xii/it/encyclicals/documents/hf_p-xii_enc_25121955_musicae-sacrae.html ''Musicae sacrae disciplina''] del [[25 dicembre]] [[1955]] e con le norme pubblicate il [[3 settembre]] [[1958]] dal titolo ''Instructio de Musica sacra et sacra liturgia'' ribadì l'importanza della musica sacra nella liturgia: la predilezione al canto gregoriano, non respingendo altre forme, soprattutto polifoniche, purché ornate delle debite qualità, disciplinando l'uso dell'organo e degli altri strumenti musicali nelle chiese, come pure dei canti in lingua volgare. Raccomandò l'educazione musicale delle masse mediante la formazione di "scholae cantorum" dei seminaristi e degli istituti religiosi. Stabilì la [[Sacra Congregazione dei Riti]] rilevò la priorità dell'Istituto romano.
{{Curia Romana}}
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