Pontificio Istituto di Musica Sacra
Pontificio Istituto di Musica Sacra Pontificium Institutum Musicae Sacrae | |
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Persegue le finalità di "insegnare le discipline liturgico-musicali sotto il profilo pratico, teorico e storico; promuovere la conoscenza e la diffusione del patrimonio tradizionale della musica sacra e favorire espressioni artistiche adeguate alle odierne culture; rendere, per incarico della Chiesa madre di Roma, un servizio alle Chiese locali di tutto il mondo, in vista della formazione dei musicisti di chiesa e dei futuri insegnanti nell'ambito della musica sacra".. | |
Eretto: | 1910 |
Presidente | Mons. Vicenzo De Gregorio |
Gran Cancelliere, Card. Giuseppe Versaldi | |
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Chiesa cattolica · Santa Sede Tutti i dicasteri della Curia Romana |
Il Pontificio Istituto di Musica Sacra trae origine dalla Scuola Superiore di Musica Sacra fondata da Pio X nel 1910. Questo Istituto fa parte della realtà accademica costituita dalle Università Pontificie romane; la sua sede didattica è posta, a partire dal 1983 per volere di Giovanni Paolo II, nell'abbazia di San Girolamo in Roma, mentre la sede legale e storica si trova presso Sant'Apollinare.
Storia
Con il Motu proprio Tra le sollecitudini del 22 novembre 1903, Pio X volle mantenere e promuovere il decoro della Casa di Dio, dove gli augusti misteri della religione si celebrano, operando una profonda riforma nel campo della musica sacra a difesa della grande tradizione della Chiesa contro gli influssi esercitati dalla musica profana, specie operistica [1].
La Scuola Superiore di Musica Sacra cominciò la sua attività Il 3 gennaio 1911, sucessivamente fu confermata con il breve Expleverunt del 4 novembre dello stesso anno. Benedetto XV in occasione di un incontro con i docenti e gli alunni del 16 maggio 1918, ebbe a ricordare la sapiente iniziativa del suo predecessore: nonostante gli effetti nefasti della guerra l'istituto aveva visto "crescere il numero degli studiosi in tutti i rami d'insegnamento" [2]. Con il motu proprio Ad musicæ sacræ restitutionem del 22 novembre 1922 Pio XI ne definì gli statuti, confermando l'immediata dipendenza dalla Sede Apostolica. Dopo un ventennio dalla sua istituzione, con la costituzione apostolica Deus scientiarum Dominus del 24 maggio 1931 la elevò a Pontificio Istituto.
Pio XII con la Lettera Enciclica Musicae sacrae disciplina del 25 dicembre 1955 e con le norme pubblicate il 3 settembre 1958 dal titolo Instructio de Musica sacra et sacra liturgia, ribadì l'importanza della musica sacra nella liturgia: la predilezione al canto gregoriano, non respingendo altre forme, soprattutto polifoniche, purché ornate delle debite qualità, disciplinando l'uso dell'organo e degli altri strumenti musicali nelle chiese, come pure dei canti in lingua volgare. Raccomandò l'educazione musicale delle masse mediante la formazione di "scholae cantorum" dei seminaristi e degli istituti religiosi. Stabilì che la Sacra Congregazione dei Riti rilevasse la priorità dell'Istituto romano.
In occasione del 50° anno di fondazione, con la lettera apostolica Iocunda laudatio dell'8 dicembre 1961, Giovanni XXIII ne esaltò l'operato istituendo una sezione di musica per le missioni [3]. Paolo VI, con il chirografo Nobile subsidium liturgiæ 22 novembre 1963 istituì la Consociatio Internationalis Musicæ Sacræ, la cui segreteria ha sede nell'Istituto e il 10 maggio 1975 fondò la Scuola di semiologia gregoriana.
I padri conciliari con la Costituzione sulla Sacra Liturgia Sacrosanctum Concilium promulgata da Paolo VI il 4 dicembre 1963, affermarono l'importanza tra l'altro, del canto e della musica per l'azione liturgica:
« | La tradizione musicale della Chiesa costituisce un patrimonio d'inestimabile valore, che eccelle tra le altre espressioni dell'arte, specialmente per il fatto che il canto sacro, unito alle parole, è parte necessaria ed integrante della liturgia solenne. » | |
(Sacrosanctum Concilium capitolo VI, La Musica sacra - 112)
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Il 19 gennaio 2001 il corpo docente e il personale dell'Istituto furono ricevuti in udienza particolare da Giovanni Paolo II nel 90° anniversario di fondazione del Pontificio istituto di musica sacra [4].
Nell'Esortazione Apostolica post-sinodale Sacramentum Caritatis del 22 febbraio 2007, Benedetto XVI sottolineò nel paragrafo 41 Arte al servizio della celebrazione che:
« | ...il legame profondo tra la bellezza e la liturgia deve farci considerare con attenzione tutte le espressioni artistiche poste al servizio della celebrazione. » |
Il 13 ottobre 2007 Benedetto XVI si recò in visita in occasione degli "imponenti lavori di restauro" che furono effettuati per iniziativa della Santa Sede [5].
Dal 21 al 23 ottobre 2016 in Aula Polo VI in occasione del Giubileo delle Corali, si tenne il Convegno formativo sul tema: "Cantare la Misericordia". Tra i vari relatori, Monsignor Vincenzo De Gregorio, Direttore del Pontificio Istituto di Musica Sacra, mise in luce il significato e l'origine della musica ed il legame tra la musica sacra in particolare, la liturgia l'arte e la cultura. La musica orchestrale è nata in Chiesa:
« | Grazie alla Chiesa si è elaborato il linguaggio musicale più perfetto e complesso che l'umanità abbia conosciuto nella storia del pianeta Terra. » |
« | La musica sacra è essenzialmente un'esperienza di Fede, illuminata dalla gioia estetica, che scuote le fibre più profonde dell'esistenza...La musica Sacra ha un carattere orante che ci fa Chiesa...L'essere Chiesa fa si che la nostra preghiera si faccia carità e diviene nel mondo testimonianza viva di verità, di libertà, di giustizia, di pace. » |
... e riferendosi al Prologo del Vangelo di Giovanni:
« | In principio era il Verbo ... e il Verbo si è fatto Carne...e la Chiesa ne ha fatto Arte. » | |
Note | |
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Collegamenti esterni | |
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