Pontificio Istituto di Musica Sacra: differenze tra le versioni

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Con il [[Motu proprio]] [http://w2.vatican.va/content/pius-x/it/motu_proprio/documents/hf_p-x_motu-proprio_19031122_sollecitudini.html ''Tra le sollecitudini''] del [[22 novembre]] [[1903]], Pio X volle ''mantenere e promuovere il decoro della Casa di Dio, dove gli augusti misteri della religione si celebrano'' operando una profonda riforma nel campo della musica sacra, a difesa della grande tradizione della Chiesa contro gli influssi esercitati dalla musica profana, specie operistica <ref> Benedetto XVI nel 100° anniversario di fondazione dell'Istituto del 13 maggio 2011 [http://w2.vatican.va/content/benedict-xvi/it/letters/2011/documents/hf_ben-xvi_let_20110513_musica-sacra.html online dal sito della Santa Sede]</ref>.
 
La Scuola Superiore di Musica Sacra cominciò la sua attività Il [[3 gennaio]] [[1911]] sucessivamente fu confermata con il breve ''Expleverunt'' del [[4 novembre]] dello stesso anno. [[Benedetto XV]] in occasione di un incontro con i docenti e gli alunni del [[16 maggio]] [[1918]], ebbe a ricordare la ''sapiente iniziativa'' del suo predecessore: nonostante gli effetti nefasti della guerra l'istituto aveva visto "crescere il numero degli studiosi in tutti i rami d'insegnamento" <ref>discorso di Benedetto XV ai docenti ed alunni della Pontificia scuola superiore di musica sacra [http://w2.vatican.va/content/benedict-xv/it/speeches/documents/hf_ben-xv_spe_19180516_musica-sacra.html online dal sito della Santa Sede]</ref>. Con il motu proprio [http://w2.vatican.va/content/pius-xi/la/motu_proprio/documents/hf_p-xi_motu-proprio_19221122_ad-musicae-sacrae.html''Ad musicæ sacræ restitutionem''] del [[22 novembre]] [[1922]] [[Pio XI]] ne definì gli statuti, confermando l'immediata dipendenza dalla Sede Apostolica.
Dopo un ventennio dalla sua istituzione, con la [[costituzione apostolica]] [http://w2.vatican.va/content/pius-xi/la/apost_constitutions/documents/hf_p-xi_apc_19310524_deus-scientiarum-dominus.html''Deus scientiarum Dominus''] del [[24 maggio]] [[1931]] la elevatò a Pontificio Istituto.
 
I [[Concilio Vaticano II|padri conciliari]] con la [[Costituzione Apostolica|Costituzione]] sulla [[Liturgia|Sacra Liturgia]] [http://www.vatican.va/archive/hist_councils/ii_vatican_council/documents/vat-ii_const_19631204_sacrosanctum-concilium_it.html ''Sacrosanctum Concilium''] promulgata da Paolo VI il [[4 dicembre]] 1963, affermarono l'importanza tra l'altro, del canto e della musica per l'azione liturgica:
 
{{Quote|La tradizione musicale della Chiesa costituisce un patrimonio d'inestimabile valore, che eccelle tra le altre espressioni dell'arte, specialmente per il fatto che il canto sacro, unito alle parole, è parte necessaria ed integrante della liturgia solenne.|[[Sacrosanctum Concilium]] capitolo VI, La Musica sacra - 112 }}
 
Il [[19 gennaio]] [[2001]] il corpo docente e il personale dell'Istituto furono ricevuti in udienza particolare da [[Giovanni Paolo II]] nel 90° anniversario di fondazione del Pontificio istituto di musica sacra <ref>Giovanni Paolo II nel 90° anniversario di fondazione dell'Istituto [http://w2.vatican.va/content/john-paul-ii/it/speeches/2001/january/documents/hf_jp-ii_spe_20010119_musica-sacra.html online dal sito della Santa Sede]</ref>.
 
Il [[13 ottobre]] [[2007]] Benedetto XVI si recò in visita in occasione degli "imponenti lavori di restauro" che furono effettuati per iniziativa della Santa Sede <ref>Discorso di Benedetto XVI in occasione della visita all'Istituto restaurato [http://w2.vatican.va/content/benedict-xvi/it/speeches/2007/october/documents/hf_ben-xvi_spe_20071013_musica-sacra.html online dal sito della Santa Sede]</ref>.
 
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