Pecora: differenze tra le versioni

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La '''Pecorapecora''', usatoè soprattuttoun alanimale pluraleda allevamento, è un termine cheusato indicacome nellasimbolo [[Bibbia|biblico]] ildel [[popolo di Dio]], da lui guidato come [[pastore]]. [[Israele]] e la [[comunità cristiana]] vengono sovente chiamati "pecore", specialmente in [[Vangelo secondo Matteo|Matteo]] e in [[Vangelo secondo Giovanni|Giovanni]].
 
Il termine ''pecora'' deriva dal latino ''pecus'', che significa "bestiame".
L'uso classico più antico era solo al plurale (la pecora come bestia da [[gregge]]), mentre l'uso al singolare emerse in seguito. Aristofane<ref>''Le [[nube|nuvole]]'' 1203.</ref> lo usa al singolare con significato offensivo, per indicare inferiorità o stupidità: paragona una [[persona]] ingenua a una ''testa di pecora''. ''Próbaton'', sempre al singolare, assume anche un significato positivo per indicare una persona dipendente dalla guida e dalla direzione di un'altra<ref>[[Epitteto]], ''Dissertationes'', III, 22,35.</ref>.
 
== Nell'AnticoNella TestamentoBibbia ==
 
=== Antico Testamento ===
 
L'[[Antico Testamento]] usa il termine ''pecora'' quasi esclusivamente al plurale, ed indica il [[popolo]] [[sottomissione|sottomesso]] al [[re]] [[pastore]] (cfr. {{pb|2Sam|24,17}}), e in particolare il [[popolo di Dio]] ({{pb|Sal|74,1}}, dove ha il senso di [[comunità]], cfr. il v. {{passo biblico|Sal|74,2|2}}; {{pb|Sal|77,21; 78,52}}). Tale significato è suggerito principalmente dal bisogno di [[protezione]] della pecora: privato della direzione del pastore, il [[gregge]] si disperde ({{pb|Ez|34,5}}), la pecora segue la propria [[strada]] ({{pb|Is|53,6}}), le pecore vanno errando qui e là e soccombono ai pericoli dei luoghi selvaggi ({{pb|Ez|34,5-6}}); per poter vivere esse devono essere condotte dal pastore esperto nei luoghi giusti di [[pascolo]] ({{pb|Sal|23}}).
Designandosi come pecora di Dio, [[Israele]] esprime da un lato la propria mancanza di difesa quando fa affidamento su se stesso, e dall'altro la [[fiducia]] nella direzione del [[buon Pastore]], YHWH ({{pb|Sal|23; 95,7; 100,3}}).
 
== Nel= Nuovo Testamento ===
 
Il termine [[lingua greca|greco]] che indica la pecora, {{Traslittera|πρόβατον|GrecoTr}}, è attestato nel [[Nuovo Testamento]] soprattutto [[Vangelo secondo Matteo|Matteo]] e in [[Vangelo secondo Giovanni|Giovanni]], dove compare rispettivamente 11 e 17 volte<ref>{{autore|[[Rudolf Tuente]]}} ([[1976]]) p. 64.</ref>.
In pochissimi passi ({{pb|Gv|2,14}}; {{pb|At|8,32}}; {{pb|Rm|8,36}}) ''próbaton'' è usato per indicare la [[vittima]] [[sacrificio|sacrificale]].
 
==== Le pecore perdute ====
 
Nell'uso che [[Gesù]] fa del termine è implicita l'idea che la pecora, lasciata a se stessa, senza la sorveglianza del pastore, è perduta ({{pb|Lc|15,4}}), e che quindi ha bisogno della protezione volenterosa e [[disinteresse|disinteressata]] del [[pastore]] ({{pb|Mt|12,11}}; {{pb|Lc|15,4}}). Ciò diventa determinante quando del termine viene fatto un uso traslato: le pecore non protette dal pastore sono "stanche e sfinite" ({{pb|Mt|9,36}}), si "smarriscono" ({{pb|1Pt|2,25}}), sono "perdute" ({{pb|Mt|10,6; 15,24}}).
Ugualmente, lo stato delle comunità a cui si rivolge la [[prima lettera di Pietro]] era, prima della loro [[chiamata]] alla [[fede]], quello di pecore erranti ({{passo biblico|1Pt|2,25}}), di gente che viveva nello smarrimento più nefasto, sotto la guida di falsi pastori (cfr. {{pb|Ez|34,5}}). [[Gesù]] è invece il "[[pastore]] grande delle pecore" ({{pb|Eb|13,20}}), la cui missione è rivolta anzitutto "alle pecore perdute della [[casa]] d'[[Israele]]" ({{pb|Mt|15,24}}).
 
==== Le pecore di Gesù ====
 
[[Vangelo secondo Matteo|Matteo]] chiama "pecore di Gesù" il gruppo dei [[discepolo|discepoli]] che Gesù ha raccolto attorno a sé. Nel [[discorso missionario]], i discepoli di Gesù vengono paragonati a pecore indifese che il pastore manda in mezzo a [[lupo|lupi]] feroci ({{passo biblico|Mt|10,16}}). L'immagine si riferisce alla precarietà e alla dispersione della [[comunità]] [[escatologia|escatologica]] ({{passo biblico|Mt|26,31}}).
Sarà soltanto nel [[giudizio universale|giudizio finale]] che il pastore Gesù separerà le pecore dai [[capro|capri]], e ciò farà in base al fatto che abbiano compiuto, consapevolmente o inconsapevolmente, la [[volontà di Dio]] ({{passo biblico|Mt|25,32-46}}).
 
==== L'uso giovanneo ====
 
Nel [[Vangelo secondo Giovanni]] ({{passo biblico|Gv|10,1-18}}) le pecore [[conoscenza|conoscono]] la voce del loro [[pastore]], ne intendono il richiamo e lo [[sequela|seguono]]. Come [[Buon Pastore]], Gesù conosce le sue pecore le [[chiamata|chiama]], le protegge dal lupo e dà la sua vita per esse.
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