Giansenismo: differenze tra le versioni

Vai alla navigazione Vai alla ricerca
A [[Lovanio]], dopo il [[1550]], [[Michel de Bay]] insegnò varie tesi molto vicine a quelle di [[Martin Lutero|Lutero]] e [[Calvino]]: egli negava il carattere soprannaturale della condizione originale dell'uomo nel [[paradiso terrestre]] e perciò ne deduceva la corruzione totale dell'uomo dopo il peccato originale e l'impossibilità di resistere alla grazia. Baio fu condannato nel [[1567]] da [[papa Pio V]] e ancora da [[papa Gregorio XIII]] nel [[1580]].
 
Alla fine del [[XVI secolo|Cinquecento]] scoppiò un'altra polemica tra [[domenicani]] e [[gesuiti]], conosciuta come [[quaestio de auxiliis]]: i primi, ponevano l'accento sulla grazia, i secondi, accentuavano il libero consenso dell'uomo. Ne derivarono accuse reciproche di eresia: per i Gesuiti, i Domenicani erano [[calvinismo|calvinisti]]; per i Domenicani, i Gesuiti erano [[semipelagianesimo|semipelagiani]]. La disputa venne sospesa d'autorità da parte del Papa ([[Paolo V]] per primo, ma poi altri interventi seguirono), con un provvedimento che lasciava alle due scuole libertà di opinione, ma proibiva le reciproche accuse di eresia. A questo punto, se si tiene conto che l'avversario di Pelagio fu Sant'Agostino, è chiaro l'aspetto polemico, in chiave antigesuita, del titolo scelto da Giansenio, così come sono chiare le reazioni antigianseniste dei Gesuiti.
 
=== Giansenio ([[1585]]-[[1638]]) ===
5 283

contributi

Menu di navigazione