Ascesi: differenze tra le versioni

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In tal modo il peccatore smette di essere uno zimbello nelle mani del [[maligno]], il quale si serve sia dei desideri che il peccato rende disordinati, sia degli incitamenti quotidiani a quei desideri disordinati operati dalla mondanità. Di fronte a questa situazione, l'unica potenza liberatrice è lo [[Spirito Santo]] che rimette nell'uomo le aspirazioni a una vita conforme al [[Vangelo]], e quindi ricrea un santo volere e un santo agire.
 
Certo lo spirito del male, cacciato fuori, non smette di servirsi di tutti gli appigli che la fragile natura umana gli dà, per cambiare ancora una volta le cose a proprio vantaggio. Ed ecco nascere per questo il combattimento spirituale nel cristiano, che, con l'aiuto della grazia divina, fa superare progressivamente la doppiezza di cuore tra il male e il bene, la ''dipsychìa'' come la chiamanochiamarono gli antichi [[Padri della Chiesa]].
 
[[San Giovanni della Croce]], carmelitano spagnolo del [[XVI secolo|Cinquecento]], specialmente nelle sue opere ''Salita al Carmelo'' e ''Notte oscura'', spiegò meglio di ogni altro prima di lui, che questo processo di purificazione deve avvenire molte volte nel corso del cammino ascetico. Prima va applicato ai sensi (notte oscura dei sensi, con dure prove esteriori), poi prosegue nella parte più spirituale dell'anima (notte oscura dello spirito, con dure prove sulla fede in Dio); prima scendono in campo gli sforzi ascetici volontari, poi la purificazione diventa gradualmente un'opera misteriosa (mistica) dicondotta da Dio stesso.
 
== L'insegnamento del Magistero ==
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