Ascesi: differenze tra le versioni

Vai alla navigazione Vai alla ricerca
m
'''[[Sant'Ignazio di Loyola]]''', fondatore dei gesuiti, portò nella Teologia ascetica la ricchezza dei suoi [[Esercizi spirituali]]. Riportiamo un breve estratto del n° 87: ''"Le penitenze esterne si fanno principalmente per tre fini: per riparare i peccati passati; per vincere se stessi in modo che i sensi obbediscano alla ragione e tutte le parti inferiori siano più soggette alle superiori; per cercare e trovare una grazia di Dio o un dono che si vuole e si desidera..."'' Avverte però che, per quanto riguarda la misura delle penitenze, non si può dare una regola precisa, ma si deve usare la [[discrezione]], equilibrando il cammino in base alla personalità di ciascuno e in particolare sulla base della storia spirituale individuale.
 
Tanti infatti si formano una strana idea di Dio, molto lontana dal Vangelo: come se Dio esigesse in riparazione dei peccati una dolorosa scia di macerazioni al limite dell'autolesionismo. Lo spontaneo disgusto del [[popolo di Dio]] per una simile teoria (talvolta ventilata nella storia della Chiesa) spiega quel brusco discredito che certuni provano nei riguardi dell'ascesi cattolica. Sicuramente dobbiamo camminare sulle tracce di Cristo portando la nostra croce ({{pb|Mt|16,24}}; {{pb|Col|1,24}}), ma vanno sempre misurati i pericoli di deformazione "dolorista" o di travestimento della rivelazione dell'amore di Dio, perché lo scopo non è di annientare la volontà umana, ma di salvare l'umanità salvando se stessi nella [[carità]].
 
== L'insegnamento del Magistero ==
3 040

contributi

Menu di navigazione