Monachesimo: differenze tra le versioni

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== Il Monachesimo ed i [[monastero|monasteri]] come culla della [[civiltà]] occidentale ==
 
Il Monachesimo Europeoeuropeo proviene dal Medio Oriente; infatti l'[[ascetismo]] religioso e la vita monastica non sono peculiari del Cristianesimo, ma rappresentano forme in cui l'anima ha cercato in ogni tempo di tradurre la propria sete del divino. Nel IV secolo, in Egitto, in Palestina e in Siria, sulla scia di [[Sant'Antonio Abate|Antonio il Grande]] e di altri [[Padri del deserto]], si fecero sempre più numerosi coloro che abbandonavano completamente il mondo per vivere nella solitudine (''eremos'', da cui il termine di [[eremita]], per indicare gli [[asceti]] viventi nel deserto), ovvero per associarsi insieme in [[convento|conventi]] o cenobi (dal termine greco ''coinobios'', indicante vita in comune), onde ricercare una comunione più intensa con [[Dio]] ed innalzarsi verso la santità. In ambito cristiano, [[Sant'Antonio Abate|Antonio]] è considerato l'iniziatore della via eremitica e [[Pacomio]] di quella cenobitica.
 
I monaci nell'Europa Orientale si davano con fervore, che talora rasentava la frenesia, ad intense pratiche ascetiche (dal greco aschesi = esercizio), le quali univano alla [[preghiera]] ed alla [[meditazione]] ogni sorta di mortificazioni della carne, talora durissime o stravaganti addirittura, come l'astensione dal cibo, dal sonno o dal lavarsi per periodi più o meno lunghi, oppure l'infliggersi flagellazioni e torture.
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