Papa Alessandro VII: differenze tra le versioni

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Favorì inoltre i [[Gesuiti]] in tutte le loro imprese. Quando i [[Venezia|veneziani]] chiesero aiuto a [[Creta]] contro gli [[Impero ottomano|Ottomani]], Alessandro si fece promettere in cambio che i Gesuiti avrebbero potuto fare ritorno nel territorio veneziano, dal quale erano stati espulsi nel [[1606]]. Continuò inoltre a sostenere i Gesuiti nel loro conflitto con i [[Giansenismo|giansenisti]], la cui condanna aveva appoggiato come consigliere di Innocenzo X.
 
[[File:VAT BaS.Pietro G.L.Bernini MonumentofunebreAlessandroVII 1672-78ca.jpg|250px|thumb|right|{{Autore|[[Gian Lorenzo Bernini]]}}, ''[[Monumento funebre]] di papa Alessandro VII'' ([[1672]]-[[1678]] ca.), marmo e bronzo; [[Città del Vaticano]], [[Basilica di San Pietro]]]]
 
I giansenisti francesi sostenevano che le proposizioni condannate nel [[1653]] non si trovavano in realtà nell'''Augustinus'', scritto da [[Giansenio]]. Alessandro VII confermò che invece erano presenti, con la bolla ''[[Ad Sanctam Beati Petri Sedem]]'' ([[16 ottobre]] [[1656]]), dichiarando che le cinque proposizioni di Giansenio, concernenti principalmente la grazia e la natura dell'uomo, erano [[eresia|eretiche]]. Il Papa inoltre inviò in Francia un suo formulario, che doveva essere firmato da tutto il [[clero]], come mezzo per individuare ed estirpare il giansenismo, e che trovò largo consenso anche presso l'opinione pubblica.
=== La morte ===
 
Alessandro morì nel [[1667]]; il suo monumento funebre fu commissionato a [[Gian Lorenzo Bernini]] e ancora oggi si può ammirare nella [[ Basilica di San Pietro]]; gli successe [[Papa Clemente IX]].
 
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