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L'opera si può collocare alla vigilia del soggiorno fiorentino, documentato fra il [[1420]] e il [[1425]], in particolare nella prima metà del [[1420]], dato che fra agosto e ottobre dello stesso anno il pittore si trovava già a [[Firenze]]. A questo proposito va ricordato che il [[18 ottobre]] [[1419]] i [[francescani]] di Fabriano avevano ottenuto in concessione l'[[oratorio]] di S. Croce per intercessione di [[Ambrogio dè Bizochis]], personaggio in vista della città, che aveva la sua cappella gentilizia proprio nella [[Chiesa di San Francesco (Fabriano)|Chiesa di San Francesco]]. Il cugino di Ambrogio, tale [[Egidio dè Bizochis]] aveva sposato la sorella di Gentile e la loro figlia Maddalena ereditò nel [[1428]] tutti i beni dell'artista. È verosimile pensare che la commissione francescana dello [[stendardo processionale|stendardo]] sia stata mediata proprio da Ambrogio, in considerazione anche del fatto che l'oratorio di S. Croce costituisce un ideale destinatario per l'opera visto che il [[santo]] ricevette le [[stimmate]] sul monte della Verna il [[14 settembre]], data in cui si festeggia la Santa Croce.
Lo stendardo era già stato separato nel [[1827]] quando il pittore fabrianese [[Vincenzo Liberati]]
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