Alleluia: differenze tra le versioni

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== Storia ==
 
La parola si trova nel [[libro dei Salmi]] ({{passo biblico|Sal|106;113;135}}; ecc.), e da lì fu assunta dalla primitiva [[liturgia]] cristiana, nella quale è diventata presto di uso comune, e nella quale ha il carattere di acclamazione [[festa|festiva]] e [[gioia|gioiosa]].
 
A partire da [[San Gregorio Magno]], l'alleluia prima riservato alla solennità della [[Pasqua]], venne introdotto in tutte le [[Messa|messe]] dell'anno, ad eccezione del tempo di [[Quaresima]].
Gli alleluia in cui la melodia conclusiva del versetto si differenzia da quella dello ''jubilus'' sono quelli di più antica composizione<ref>F. Rampi, M. Lattanzi, ''Manuale di canto gregoriano'', Turris, [[1998]], pag. 112.</ref>.
 
Nei codici [[medioevo|medievali]] il canto dell'alleluia è raggruppato in appendice, a differenza degli altri brani del ''proprium'', e non aveva una posizione [[liturgia|liturgica]] determinata. Era il cantore che sceglieva di volta in volta il canto che preferiva (''quale volueris'')<ref>Daniel Saulnier, ''Il [[canto gregoriano]]'', [[piemme]], [[1998]], pag. 83.</ref>.
 
{{Sezione accessoria|Note}}

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