Grazia: differenze tra le versioni

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[[File:fratelvenzosacrocuore.jpg|right|400px|thumb|{{autore|[[Mario Venzo]]}} [[S.J.]], ''[[Gesù Cristo]] del [[Sacro Cuore]]'' ([[1983]]), olio su tela. Nella [[morte di Gesù]] in [[croce]] è stato [[rivelazione|rivelato]] l'abisso della ''[[grazia]]'', cioè dell'[[amore]] [[gratuità|gratuito]] che [[Dio]] ha per gli [[uomo|uomini]]]]
 
'''Grazia''' (in [[lingua latina|latino]] ''gratia'', in [[lingua greca|greco]] {{Traslittera|χάρις|GrecoTr}}) è in [[teologia]] l'azione [[libertà|libera]] dell'[[amore]] del [[Dio]] [[Trinità|trino]], mediante cui egli stabilisce nella [[storia]] una [[comunione]] [[persona|personale]] con gli [[uomo|uomini]] per donare loro la [[salvezza]]; è il [[dono]] assolutamente [[gratuità|gratuito]] di [[Dio]].
 
Il termine indica poi anche gli effetti di questa azione [[misericordia|misericordiosa]] di Dio nell'[[uomo]], e in particolare indica il dono fatto da Dio all'uomo [[peccato|peccatore]] per [[giustificazione|giustificarlo]] e [[Santificazione|santificarlo]].
 
Il termine [[lingua latina|latino]] ''gratia'' traduce quello [[lingua greca|greco]] di χάρις, ''cháris''.
La parola [[lingua greca|greca]] che designa la grazia, ''cháris'', non è una pura creazione del [[cristianesimo]]; essa compare nell'[[Antico Testamento]].
 
Tuttavia è nel [[Nuovo Testamento]] che ne è stato fissato il senso e che il termine ha ricevuto tutta la sua estensione, giungendo a caratterizzare il nuovo regime instaurato da [[Gesù]] [[Cristo]], in opposizione alla economia dell'Antico Testamento: questa era governata dalla [[legge]], quello lo è dalla [[grazia]] ({{pb|Rm|6,14-15}}; {{pb|Gv|1,17}}).
 
Nel Nuovo Testamento la grazia è quindi il [[dono]] di [[Dio]] che contiene tutti gli altri, quello del suo [[Figlio di Dio|Figlio]] ({{pb|Rm|8,32}}). Tale dono irradia la ''[[generosità'']] del donatore e ne avvolge la [[creatura]] che lo riceve. Dio dona ''per grazia'', e colui che riceve il suo [[dono]] trova grazia e compiacenza dinanzi a lui.
 
== Nello sviluppo della teologia ==
 
Nel corso della [[storia del [[dogma]] la [[Chiesa Orientale]] e quella [[Chiesa Occidentale|Occidentale]] hanno messo in [[luce]] aspetti diversi della grazia, e sono arrivate a concepirla in maniera molto diversa l'una dall'altra.
 
=== Il pensiero orientale ===
 
Nei [[Padri Greci]] diventa dominante l'idea che la grazia di Dio opera una [[divinizzazione]] (''théiosis'', ''theopóiēsis'') dell'[[uomo]]:
 
{{quote|[[Dio]] è [[incarnazione|divenuto]] uomo, affinché l'uomo divenisse Dio.|[[Sant'Ireneo di Lione|Ireneo]], ''[[Adversus haereses]]'', III, 19,1}}
 
Durante la [[polemica]] con l'[[arianesimo]] e in quella con i [[pneumatomachi]] [[Sant'Atanasio|Atanasio]] († [[375]]) e [[San Gregorio di Nissa|Gregorio di Nissa]] († [[394]]) imprimono permanentemente la divinizzazione affermata in questa formula nel pensiero della Chiesa Orientale, ribadendola in molte varianti. Ad essa si accompagna una prospettiva [[Trinità|trinitaria]] e [[storia della salvezza|storico-salvifica]]: la grazia si identifica con l'azione del Dio trino nella storia della salvezza; la divinizzazione dell'uomo avviene mediante l'''[[inabitazione'']] delle [[tre]] persone divine.
 
=== Il pensiero occidentale ===
 
La [[teologia]] della [[Chiesa Occidentale]] porta il marchio della dottrina della grazia dell'ultimo [[Sant'Agostino d'Ippona|Agostino]] († [[430]]), che imposta il suo discorso in [[polemica]] col [[pelagianesimo]]. Agostino traccia due linee fondamentali:
* da un lato vede la grazia prevalentemente come ''adiutorium'', cioè come "aiuto" per l'[[anima]] dell'[[uomo]]; in tal modo sgancia la grazia da [[Dio]] e ne fa una entità [[antropologia|antropologica]] e [[psicologia|psicologica]], cioè una qualità [[interiorità|interiore]] dell'uomo;
* dall'altro lato Agostino pone la grazia in contrasto con la [[libertà]] umana, sostenendo, in [[polemica]] con l'accentuazione [[Pelagio|pelagiana]] dell'efficacia della [[volontà]] umana, che la grazia è la sola a operare nell'evento della [[salvezza]]; in tal modo grazia e libertà diventano cause rivaleggianti.
 
Contro l'affermazione agostiniana che in tutto l'evento della salvezza l'iniziativa spetta assolutamente alla grazia di Dio, nasce, negli anni in cui il grande [[dottore della Chiesa]] è ancora in vita, nei [[monastero|monasteri]] della [[Francia]] meridionale, un movimento che in seguito sarà detto [[semipelagianesimo]]. Secondo tale visione l'uomo può porre, con le forze della propria volontà, l'inizio della [[fede]] (''initium fidei'') e [[perseverare|perseverare]] sino alla fine (''perseverantia''); la grazia segue il primo passo dell'uomo e ne sostiene lo sforzo per perseverare.
 
La [[Scolastica]] porta avanti l'impostazione psicologica di Agostino.
 
[[San Tommaso d'Aquino|Tommaso d'Aquino]] († [[1274]]), adottando categorie [[aristotelismo|aristoteliche]], qualifica la grazia come qualcosa di [[ente|entitativo]] presente nell'[[anima]] umana, cioè come una qualità permanente, aggiunta in maniera [[accidente|accidentale]] (''habitus'')<ref>''[[Summa Theologiae]]'', I-II, 110.</ref>.
 
La [[scuola [[Francescano|francescana]], ispirata da [[San Bonaventura|Bonaventura]] († [[1274]]) e [[Duns Scoto]] († [[1508]]), considera questo ''habitus'' infuso della grazia come [[luce]] interiore e come [[amore]].
 
La Scolastica [[barocco|barocca]] adotta la molteplice sottodivisione della grazia, già effettuata nella Scolastica del periodo d'[[oro]], e la sviluppa ulteriormente durante la controversia sulla grazia tra [[bañezianismo]] e [[molinismo]], distinguendo fra ''[[grazia sufficiente]]'' e ''[[grazia efficace]].
 
La [[Neoscolastica]] perfeziona tale sistema secondo un complesso schema di ramificazioni. Essa distingue la grazia in:
* ''grazia increata'': è il favore di Dio;
* ''grazia creata'': consiste nei doni e negli effetti prodotti dal favore di Dio nell'uomo; si differenzia, per quanto riguarda l'azione di Dio, in:
** ''grazia del [[Creatore]]'' (''gratia creatoris''), quella concessa ad [[Adamo]] ed [[Eva]] nel [[Paradiso Terrestre]] come grazia dello ''[[stato originario'']];
** ''grazia del [[Redentore]]'' (''gratia Redemptoris''), quella che [[guarigione|sana]] l'uomo [[caduta|caduto]] come grazia di [[Cristo]].
: Questi due modi di agire di Dio elevano l'uomo a un nuovo grado dell'essere (''gratia elevans'') e, inoltre, la grazia del Redentore sana le [[ferita|ferite]] inferte dal [[peccato]] (''gratia elevans et sanans'').
 
A seconda poi del modo con cui influisce, la ''grazia creata'' si divide in:
* ''grazia esterna'': è quella che attua nella [[predicazione]] e nei [[Sacramento|Sacramenti]]; è ordinata alla seguente come al suo fine;
* ''grazia interna'': è quella che influisce ''entitativamente'' sull'intimo dell'[[anima]]; questa costituisce il concetto centrale, che a sua volta si ramifica:
** ''[[grazia di stato]]'' o ''grazia d'ufficio'': è quella concessa a singole [[persona|persone]] sotto forma di ''[[carisma'']] per il [[ministero]] [[salvezza|salvifico]] da svolgere verso gli altri;
** ''[[grazia santificante]]'' o ''giustificante'': è destinata a tutti gli uomini per la loro [[santificazione]] personale; si divide a sua volta in:
*** ''[[grazia abituale]]'' (''gratia habitualis sanctificans''): è una qualità inerente in maniera permanente all'anima (''habitus'');
*** ''[[grazia attuale]]'': in qualità di grazia ''adiutrice'' (''gratia actualis adiuvans'') contiene singoli influssi passeggeri di Dio; ancora, quest'ultima si suddivide in:
**** una ''grazia di [[illuminazione]] e di rinvigorimento (''gratia illuminationis'', ''inspirationis''), in quanto Dio influisce sull'[[intelletto]] e sulla [[volontà]] dell'uomo;
**** una ''grazia preveniente e concomitante'' (''gratia praeveniens'', ''concomitam''), in quanto l'azione di Dio precede o segue una attività della volontà umana;
**** una ''grazia sufficiente ed efficace'' (''gratia sufficiens'', ''efficax''), in quanto Dio dona la capacità di compiere un atto salvifico o la realizzazione di questo.
 
Tale suddivisione della grazia ha dominato nella [[teologia]] occidentale]] fino al [[Concilio Vaticano II]].
 
== Le affermazioni del Magistero ==

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