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== Storia ==
 
In considerazione che nella celebrazione del [[Venerdì Santo]] non si [[consacrazione|consacrava]], era necessario conservare l'[[Eucaristia]] il [[Giovedì Santo]] per la [[Comunione eucaristica|Comunione]] del giorno seguente. Nell'antica [[liturgia]] [[Chiesa di Roma|romana]] le [[Eucaristia|Sacre Specie]] rimaste al termine della [[Messa]] del [[Giovedì]] venivano conservate in un cofanetto e depositate in [[sacrestia]], senza particolari segni di [[onore]]. Il giorno seguente, all'inizio della celebrazione, il cofanetto veniva presentato al [[papa|pontefice]], dopo il suo ingresso, e questi [[venerazione|venerava]] per qualche istante le [[Sacro|Sacre]] [[Specie]], che erano poi portate in [[presbiterio]] per essere deposte nel [[calice]] del [[vino]] consacrato al momento della [[frazione del pane|frazione]]<ref>{{autore|[[Adrien Nocent]]}} ([[1988]]) 112, che cita {{autore|[[Michel Andrieu]]}}, ''Les Ordines Romani du haut moyen âge'', II, [[Lovanio]].</ref>.
 
È tra il [[XIII secolo|XIII]] e il [[XV secolo]] che, in relazione con lo sviluppo della [[devozione]] al Santissimo Sacramento, la ''Santa Riserva'' riceve onori particolari, e prende piede la traslazione solenne di ciò che resta delle Sacre Specie e la sua riposizione in un [[tabernacolo]] provvisorio, dove esse vengono [[adorazione|adorate]] prima di essere prelevate per la Comunione del giorno seguente. Tale sviluppo si ebbe soprattutto a partire dalla seconda metà del XIII secolo, quando [[Papa Urbano IV]] estese a tutta la [[Chiesa]] la celebrazione della [[festa]] del ''[[Corpus Domini]]'' ([[11 agosto]] [[1264]]). Il "tabernacolo provvisorio" del Giovedì Santo divenne allora l'occasione per manifestare la devozione all'[[Eucaristia]].
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