Basilica dei Santi Dodici Apostoli (Roma): differenze tra le versioni

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|StileArchitett = barocco
|EpocaCat = 1400
|InizioCostr= [[XV secolo]], prima metà
|FineCostr= [[XVIII secolo]]
|Distruzione =
=== Dalle origini al Medioevo ===
 
La [[basilica]] originaria, dedicata agli [[apostoli]] [[San Filippo]] e [[Giacomo il Minore|San Giacomo]], risalente alla metà del [[VI secolo]], fu costruita su commissione di [[papa Pelagio I]] ([[556]] - [[561]]), ema completata e [[Consacrazione di una chiesa|consacrata]] dal successore [[Giovanni III]] ([[561]] - [[574]]). QuestaLa chiesa primitiva, preceduta da un quadriportico, era a tre navate con pianta a [[Croce (tipologie)|croce latina]] e possedeva il cosiddetto coro triconco, ossia tre absidi affiancate, delle quali quella centrale decorata con un mosaico.<ref>Alcuni studiosi ritengono che il modello architettonico della chiesa originaria era quello, a pianta centrale, del bizantino ''[[Apostoleion]]'' di [[Costantinopoli]].</ref>
 
Nel [[1348]] un grave terremoto distrusse la [[chiesa (edificio)|chiesa]] che venne riedificata nelnella prima metà del [[XV secolo]] da [[papa Martino V]] ([[1417]] - [[1431]]), in concomitanza della costruzione dell'adiacente palazzo di [[famiglia]]: fu in questa occasione che venne dedicata ai [[Dodici apostoli]].
 
[[Sisto IV]], con la ''Ex debito pastorali'', del [[20 dicembre]] [[1474]], concesse la [[basilica]] ai [[Frati Minori Conventuali]].
 
La chiesa fu restaurata intorno al [[1475]], per volontà dal [[cardinal nipote]] [[Giuliano della Rovere]] (il futuro [[Giulio II]]), che commissionò all'architetto [[Baccio Pontelli]] il portico a [[nove]] arcate su due ordini, che precedeantistante la facciata, e al pittore [[Melozzo da Forlì]] il grandioso dipinto murale, ad affresco, con ''[[Ascensione di Gesù Cristo]] risorto fra [[angeli]] ed [[apostoli]]'' ([[1480]] ca.): l'opera rimase nella sua ubicazione originaria fino al [[1711]], quando l'abside venne distrutto per rimodernare l'edificio, ed allora fu staccato e diviso in sedici parti, delle quali quattordici sono oggi conservate ai [[Musei Vaticani]], uno al [[Palazzo del Quirinale]] ed un altro al [[Museo del Prado]] di [[Madrid]].
 
=== Dal Cinquecento ad oggi ===
==== Portico ====
 
La [[basilica]] è preceduta da un portico ([[nartece]]), realizzato da [[Baccio Pontelli]] alla fine delnel [[XV secolo1476]], obliquo rispetto all'asse della chiesa, che presenta [[nove]] arcate su due ordini: il primo formato da possenti pilastri ottagonali con capitelli a foglie e il secondo con semicolonne ioniche che addossate ai pilastri scandiscono una loggia, chiusochiusa nel [[1674]]-[[1675]] da [[Carlo Rainaldi]], con l'inserimento di ricche finestre barocche con il timpano decorato da un ''[[Angelo]]'', e che aggiunse la balaustra, dove solo collocate:
* ''Statue di [[Gesù Cristo]] e dei [[dodici apostoli]]''.<ref>Le tredici lettere (''F.L.D.L.C.S.O.T.C.E.C.V.B.''), situate sui piedistalli delle statue, formano un acrostico che nasconde l'elogio al [[cardinale]] [[Lorenzo Brancati]], bibliotecario della [[Biblioteca Apostolica Vaticana|Vaticana]], che finanziò il lavoro per le sculture, nel quale si può leggere: {{Quote|Frater Laurentius De Laureolo Consultor Sancti Officii Theologus Cardinalis Episcopus Custos Vaticanae Bibliothecae.}}</ref>
 
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