Mistica: differenze tra le versioni

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'''Mistica''' (dal [[Lingua greca|greco]] {{traslittera|μυστικός|GrecoTr}}, derivato da {{traslittera|μύστης|GrecoTr}}, colui che è iniziato ai misteri) è un aggettivo, che postula un sostantivo: si intende parlare infatti di "''vita'' mistica" o anche di "''esperienza'' mistica", di "''contemplazione'' mistica", di "''orazione'' mistica", di "''persona'' mistica". La "Teologia mistica" è una parte della [[Teologia spirituale]] (v. Voce) però la ''teologia'' mistica è la descrizione del pane, l'''esperienza'' mistica è mangiare quel pane.<ref> Poiché oggi si assiste a tentativi di correlare o conciliare le ''peak experiences'' (esperienze di vertice) di svariate tradizioni religiose con la meditazione contemplativa cristiana, si precisa che nella presente Voce si espone succintamente la Mistica cristiana genuina e non stati di coscienza autoindotti suggeriti da pratiche filosofiche o psicologiche ({{pb|2Gv|8-11}}).<br />Riguardo alla storia del misticismo cristiano, essendo un argomento vasto e ramificato in varie discipline, viene indicato un sito web cattolico dove essa è ampiamente descritta (vedansi in calce: "Collegamenti esterni").</ref>
 
Secondo [[Pseudo-Dionigi l'Areopagita]], ''mistico'' è colui che vive in profondità quanto è annunciato nella [[Bibbia|Parola di Dio]] e quanto è dato e operato nei sacramenti della [[Chiesa]].
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