Riduzione: differenze tra le versioni

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{{Doppia immagine verticale|right|san_ignacio_mini___argentina.jpg|15614778.jpg|400|Resti e dettaglio della facciata della Chiesa di [[San Ignacio Miní]], riduzione fondata nel [[1632]] nel territorio dell'attuale [[Argentina]]}}
 
LeLa '''riduzioniriduzione''' (in [[Lingua spagnola|spagnolo]]: ''reducciones'') furonofu l'esperienze [[Missione ad gentes|missionarie]] messemessa in atto soprattutto tra gli ''indios'' dell'[[America latina]] tra il [[XVII secolo|XVII]] e il [[XVIII secolo]].
 
Si trattò, concretamente, di villaggi nei quali gli ''indios'' [[cristiani]], separati dagli immigrati [[Spagna|spagnoli]], vivevano sotto la tutela dei [[missionari]] europei:
{{Quote|Riduzione proviene dal verbo spagnolo ''reducir'', usato nel senso di "convincere": gli ''indios'', infatti, furono convinti a lasciare una condizione di vita solitaria e nomade per un tipo di vita stanziale e comunitaria, ma pur sempre libera.|{{autore|Emanuele Colombo}}, ''Missione guaraní'', in ''[[Popoli (rivista)|Popoli]]'' 93, [[2008]], 50}}
 
Le riduzioni ebbero nelle [[Missione ad gentes|missioni]] dei [[gesuiti]] nella zona del [[Paraguay]] la loro manifestazione storicamente più rilevante sebbene le riduzioni non siano state peculiari solo di questo paese solo delle strategie [[Missione ad gentes|missionarie]] della [[Compagnia di Gesù]]<ref>Cfr. {{autore|Hubert Jedin}} (a cura di), ''Storia della Chiesa'', vol. VI: ''[[Riforma protestante|Riforma]] e [[Controriforma]]. Crisi, consolidamento, diffusione missionaria, [[XVI secolo|XVI]]-[[XVIII secolo]]'', [[Milano]] [[2001]], 711-713</ref>.
 
== Storia ==
=== XVI secolo ===
 
Già dall'inizio della colonizzazione spagnola in [[America latina]] si pensò ada una organizzazione sociale che può essere considerata in riferimento al sistema delle riduzioni. Il primo documento che si riferisce ada un progetto di riduzione sarebbe la seconda ''Instrucción'' data a [[Nicolás de Ovando]] e firmata ad Alcalá de Henares da [[Isabella la Cattolica]] il [[20 marzo]] [[1503]] e dal re Fernando a [[Zaragoza]] il [[29 marzo|29]] di quello stesso mese<ref>Il testo, titolato ''Instrucción al comendator [[Nicolás de Ovando]], gobernador de las islas y Tierra Firme, sobre el modo y manera de concentrar a la población indígena dispersa en pueblos'', si trova anche in {{autore|Francisco de Solano}}, ''Cedulario de Terras. Compilación. Legislación agraria colonial ([[1497]]-[[1820]])'', [[México]] [[1991]]², 109-110. Cfr. {{autore|Isacio Pérez Fernández}}, ''El derecho hispano-indiano: dinámica social de su proceso histórico constituyente'', [[Salamanca]] [[2001]], 181-182.</ref>. Solo dal [[1530]], però, il progetto iniziò a prendere forma: se ne parla in una lettera del vescovo [[Francisco Marroquín]] a [[Carlo V]] del [[10 maggio]] [[1537]] dove però non si riscontrano riferimenti all'isolamento e all'interdizione rivolta ai coloni e ai meticci<ref>Cfr. {{autore|Magnus Mörner}}, ''La corona española y los foráneos en los pueblos de indios de América'', [[Madrid]] [[1999]], 43-44.</ref>.
 
Nella regione de la Plata e del Paraguay i [[Francescani]] erano stati i primi a predicare il [[Vangelo]] con successo; tra essi [[Francesco Solano]] e [[Luis Bolaños]]; quest'ultimo aveva anche fondato riduzioni di ''indios'' ''Guarani''.
 
===Le riduzioni gesuitiche (XVII e XVIII secolo)===
[[File:Hernandarias.jpg|thumb|400px|right|thumb|[[Hernando Arias de Saavedra]] ([[1561]]-[[1634]]), più conosciuto come Hernando Suárez de Sanabria o Hernandarias, fu un militare e politico ''criollo'', il primo nato in America ada occupare il posto di governatore di una regione coloniale. Amministratore illuminato, durante il suo mandato si iniziò la pratica delle [[riduzioni]] dei [[gesuiti]] nella regione del Paraguay, furono restaurate o costruite molte chiese e soprattutto furono decise leggi delle quali tutti, coloni, meticci e nativi, poterono beneficiare.]]
 
I [[Gesuiti]], arrivati nel [[1585]] nel Tucumán e nel [[1587]] nel [[Paraguay]], al principio lavorarono con scarso successo tra gli ''indios'', sia quelli delle commende sia quelli nomadi. Il [[Preposito generale dei gesuiti|preposito generale]] [[Claudio Acquaviva]] prescrisse, constatati gli insuccessi e vista la relazione del visitatore [[Esteban Páez]], di sostituire la pratica delle missioni itineranti con quella di domicili fissi nei quali raccogliere gli ''indios''. Il progetto fu approvato dalla corte spagnola con ordinanze reali di [[Filippo III di Spagna|Filippo III]] del [[1606]], del [[1607]] e soprattutto del [[1609]].
 
Il governatore del Paraguay, [[Hernando Arias de Saavedra]], affidò ai Gesuiti tre territori da evangelizzare: uno ada ovest di Asunción tra i ''Guaycuru'', un secondo nel Paraná tra i ''Guarani'', il terzo al nord del Paranapané tra i ''Guayra''.
 
La prima missione fallì. Tra le tribù dei ''Guarani'' e dei ''Guayra'', invece, i Gesuiti riuscirono a fondare nel [[1610]] le prime riduzioni. Tra i ''Guayara'' del nord, fino al [[1628]], furono stabilite undici riduzioni, nove delle quali però tra il [[1628]] e il [[1631]] furono distrutte dai cosiddetti Paulisti<ref>I Paulisti, chiamati anche "mamaluchi", cioè meticci, provenivano dalla città di San Paolo, fondata nel [[1554]] dai [[Gesuiti]] [[Portogallo|portoghesi]] [[José Anchieta]] e [[Manuel da Nobrega]] proprio come riduzione per l'istruzione e la [[conversione]] degli ''indios''. San Paolo presto si affermò come centro propulsore della conquista [[Portogallo|portoghese]] verso l'interno del continente e come crogiolo di razze: la popolazione paulista si formò, infatti, fin dall'inizio con un meticciato tra [[Portogallo|portoghesi]], ''indios'' e altri gruppi di immigrati europei. Nel [[XVII secolo]] i Paulisti erano un popolo forte e numeroso che, pur sottomesso alla Corona di Lisbona, aveva una sua autonomia e dimostravano una potente vitalità espansionistica verso ovest. Alleatisi con gli ''indios'' ''Tupì'', nemici tradizionali dei ''Guaranì'', i Paulisti estesero il dominio portoghese con delle spedizioni armate chiamate "''bandeiras''" (di qui il nome di "''bandeirantes''" dato ancora oggi ai Paulisti) che avevano due scopi: esplorare il territorio scoprendo eventuali ricchezze minerarie, soprattutto auree, affermando così il possesso dei portoghesi sulle terre scoperte; trovare, in secondo luogo, ''indios'' da portare a San Paolo come schiavi. Queste spedizioni fecero indietreggiare a poco a poco, a favore del [[Portogallo]], i confini stabiliti dal [[Trattato di Tordesillas]] del [[1493]] fra i domini spagnoli e portoghesi in America.</ref>. In seguito i Gesuiti con dodicimila ''indios'' emigrarono verso sud. Qui avevano fondato fin dal [[1610]] numerose riduzioni presso i ''Guarani'', specialmente tra i fiumi Paraná e Uruguay e dal [[1628]] fondarono riduzioni pure sull'altra riva dell'Uruguay tra i ''Tapi''. Le riduzioni tra i ''Tapi'' furono distrutte tra il [[1636]] e il [[1638]] dai Paolisti, costringendo questi ''indios'' a ritirarsi verso ovest nelle riduzioni dei ''Guarani''.
Riduzioni simili a quelle del Paraguay furono fondate dai Gesuiti nel corso dei secoli [[XVII secolo|XVII]] e [[XVIII]] presso i ''Chiquito'', ''Chiriguani'' e ''Mojo'' nella [[Bolivia]], presso i ''Mayna'' sul fiume Marañon e presso gli ''Otomachio'' sul fiume Orinoco. Nel [[Brasile]] pure si trova il sistema della riduzioni introdotto dai Gesuiti, specialmente nel nord del Marañao.
 
Quando il [[1°º gennaio]] [[1750]] fu firmato il cosiddetto [[Trattato delle frontiere]] con il quale la Spagna cedeva al Portogallo una parte del territorio a est del fiume Uruguay nel quale vi si trovavano sette riduzioni abitate da quasi trentamila ''indios'', i gesuiti si opposero alle pretese dei portoghesi e l'esercito delle riduzioni resistette per molti anni. Fu questa vicenda solo una delle prime tappe della lotta contro la [[Compagnia di Gesù]], condotta contemporaneamente in Europa e nelle colonie, e che portò nel [[1767]] all'espulsione dei Gesuiti da tutte le riduzioni, segnando così, praticamente, la fine di una esperienza di missione e di vita cristiana.
 
===Altri tentativi di riduzioni===
 
== Caratteristiche ==
{{Doppia immagine verticale|left|maparuin.jpg|esquema_urbano_de_una_reduccion_modificado2.jpg|250|Ricostruzione della riduzione di [[San Ignacio Minì]]: 2. abitazioni degli ''indios'', 3. casa del consiglio, 4. cimitero, 5. Chiesa, 8. aule, 9. sala da pranzo, 10. cucina 11. laboratori e magazzini, 14. meridiana.|Schema di una riduzione (da Arnaldo Bruxel, ''Os trinta povos guaranis. Panorama histórico-institucional'', Caxias do Sul 1978, 52): 1. chiesa (A. portico, B. torre/campanile, C. corridoio, D. sacrestia), 2. casa dei Padri, 3. scuola, 4. e 5. patio, 6. officine, 7. depositi, 8. orto dei Padri, 9. cimitero, 10. "''cotiguazú''" (una casa dove venivano accolte le donne vedove o in difficoltà), 11. piazza, 12. abitazioni del Consiglio e dei ''caciques'', 13. abitazioni degli ''indios''.}}
 
La grande forza delle riduzioni, in special modo di quelle gesuitiche, fu il loro isolamento e la loro speciale organizzazione.
Circa l'organizzazione sociale un aspetto fondamentale fu che la terra era proprietà comune degli ''indios''; la [[proprietà privata]] delle famiglie era ridotta al minimo. Il nutrimento, il vestito e l'alloggio erano uguali per tutti.
 
{{Quote|In ogni riduzione vi erano le proprietà private e una proprietà pubblica. Le prime (dette ''aba-mbae'' cioè proprietà dell'indiano) appartenevano alle singole famiglie, le quali dovevano lavorarle e farle fruttare; potevano accrescerle con la loro diligenza e se le godevano senza che altri avesse diritto di intromettervisi. (...) Oltre a queste singole proprietà, v'era anche una grande estensione di terreno, proporzionata al numero delle famiglie, che costituiva la proprietà pubblica (detta ''tupa-mbae, proprietà di Dio). Tutti, ada eccezione delle autorità e degli artigiani, dovevano andarvi, per due giorni alla settimana, a prestare la loro opera volontaria, sotto la guida di una persona appositamente incaricata. I prodotti di questa proprietà, portati e conservati nei magazzini comuni, dovevano servire per mantenere quelli che non potevano lavorare, come i vecchi e gli infermi, le vedove e gli impiegati pubblici; per rimediare alla scarsità del raccolto negli anni di carestia, di sterilità, di malattie epidemiche; e finalmente per gli ospiti.|{{autore|Celestino Testore}}, ''I [[martire|martiri]] [[gesuiti]] del Sud-America'', Isola del Liri [[1934]], 32}}
 
La suprema direzione nel temporale e nello spirituale e la giurisdizione erano in mano dei [[Missione ad gentes|missionari]]; per l'amministrazione temporale inferiore furono deputati organi scelti dal comune<ref>Il giudizio storico sulle divisioni di competenze e autorità tra missionari e ''indios'' non è uniforme; Emanuele Colombo, ad esempio, scrive:
 
{{Quote100|All'interno delle riduzioni il potere politico era esercitato da un consiglio chiamato ''cabildo'', composto dai nobili guaraní, i ''caciques''. I gesuiti, generalmente due per ogni riduzione, avevano un'autorità morale e non giuridica, e si occupavano di aspetti della vita pratica: medicina, architettura, insegnamento.|Emanuele Colombo, ''Missione guaraní'', in ''Popoli'' 93(2008)51.}}
 
Edoardo Spagnuolo, afferma che
 
{{Quote100|Se i padri missionari controllavano comunque l'organizzazione generale della vita sociale e religiosa, il governo civile delle riduzioni era regolato da funzionari indigeni, venendo esclusa qualsiasi ingerenza o presenza spagnola, che non fosse rappresentata dalle visite di funzionari regi o vescovi.|{{autore|Edoardo Spagnuolo}}, ''Le Reducciones del Paraguay e la persecuzione degli Indios'', Grottaminarda [[2010]], 5}}</ref>. I prodotti superflui dell'[[agricoltura]] e dell'allevamento del bestiame venivano trasportati al mercato nelle città degli spagnoli per fare le provvisioni occorrenti di metalli, [[sale]], ecc., e per poter pagare le contribuzioni, in sé esigue, alla corona:
 
{{Quote|Fra il Seicento e il Settecento le missioni del Paraguay sono il complesso agricolo più sviluppato dell'America latina: la raccolta del mais, dell'orzo, del grano e del riso vi si alternava anche quattro volte all'anno. Il cotone veniva coltivato in tre varietà e prodotto secondo una media annua di duemila balle di undici chili e mezzo per ogni riduzione. Il vino dei vigneti paraguaiani era esportato a Buenos Aires e in tutta la zona del Plata, e il tabacco locale, oltre a essere anch'esso esportato in quantità, godeva di stima pari a quello dell'Avana. L'erba ''mate'' costituiva la più cospicua fonte di reddito, al punto che - un secolo dopo la cacciata dei gesuiti - dalle zone che erano state soggette al loro controllo se ne esportavano ancora cinque milioni di chili all'anno. Nel [[1695]], la sola riduzione di Santa Rosa produsse duecentocinquanta quintali di zucchero bianco (...). Tutti questi generi venivano concentrati nei più vasti mercati latino-americani e venduti. Col ricavato, la Compagnia di Gesù pagava la tassa reale e - in ossequio alla regola di non far circolare denaro all'interno delle missioni - investiva l'eccedente dei proventi in attrezzature per incrementare il circuito produttivo. (...) Quanto al bestiame, il censimento parziale del [[1768]] - un anno dopo che i gesuiti erano stati espulsi per decreto reale - registrò 238.141 fra pecore e capre, 86.394 cavalli, 38.265 muli e 14.975 asini nelle sole riduzioni del Paraguay.|{{autore|Angelo Morino}}, ''Nota'', in {{autore|[[Ludovico Antonio Muratori]]}}, ''Il cristianesimo felice nelle missioni dei padri nella [[Compagnia di Gesù]] nel Paraguai'', a cura di Paolo Collo, [[Palermo]] 1985, 227}}
 
La pianta delle singole riduzioni era uniforme: al centro la piazza principale con la [[Chiesa (edificio)|chiesa]], la casa dei missionari, la scuola, i laboratori e il magazzino comune. Di là partivano in tutte le direzioni le vie rettilinee e lungo di esse erano costruite le case, di cui ogni [[famiglia]] era provvista. La [[religione]] dominava la vita pubblica come la privata. Funzioni sacre iniziavano e concludevano la giornata. I giorni festivi erano celebrati con grande solennità, con musica, canti sacri, rappresentazioni sacre e profane<ref>Riferendosi alle missioni guaraní scrive Colombo:
 
{{Quote100|La musica e il canto ricoprirono un ruolo fondamentale nell'opera educativa delle riduzioni, poiché i guaraní avevano, come disse un gesuita, "una genialità musicale" e una straordinaria capacità di fabbricare e inventare strumenti. Assecondando questa attitudine, i padri insegnarono la musica occidentale, adattandola e arricchendola con le sonorità locali. La musica era lo strumento per "''docere et delectare''": i testi cantati erano il modo più semplice per far apprendere la dottrina cristiana e la bellezza della melodia era un modo immediato ed efficace per mostrare e comunicare la verità del cristianesimo.|{{autore|Emanuele Colombo}}, ''Missione guaraní'', in ''[[Popoli (rivista)|Popoli]]'' 93 (2008) 51.}}
== Interpretazioni dell'esperienza delle riduzioni ==
 
Considerate come un impero teocratico e schiavista dagli illuministi<ref>{{Quote100|Voltaire (...) faceva dire a Candido: "È cosa ammirevole quel governo. Il reame ha più di trecento leghe di diametro, è diviso in trenta province e Los Padres possiedono tutto e il popolo nulla: capolavoro della ragione e della giustizia. A parer mio questi Padres sono cosa assolutamente divina: lì fanno guerra al re di Spagna e al re di Portogallo e in Europa li confessano; lì uccidono gli spagnoli e a Madrid li mandano in cielo: questo m'incanta". E insinuava che l'Ordine si fosse molto arricchito con le riduzioni, contrapponendo a questa evangelizzazione dettata da interesse e da sottile calcolo politico dei gesuiti quella del tutto disinteressata, pura e santa dei quaccheri a vantaggio degli indigeni del Nord America. Accuse che saranno ribadite anche da Benedetto Croce, che parlerà di preteso comunismo campanelliano.|{{autore|Alessandro Scurani}}, ''Le "riduzioni": una pagina di storia missionaria'', in ''[[La Civiltà cattolica]]'' 138 (1987) 134}}</ref> o come un'[[utopia]] [[comunismo|comunista]] dai [[marxismo|marxisti]]<ref>L'opera di {{autore|Clovis Lugon}}, ''La république communiste chrétienne des Guarani'', [[Parigi|Paris]] [[1949]], tradotta in italiano nel [[1976]] con il titolo ''La Repubblica Guaranica dei gesuiti ([[1610]]-[[1768]])'', mostrò come lo spirito [[missionario]] [[cristianesimo|cristiano]] avesse generato una costellazione di [[comunità]] comuniste, e che dunque l'ideologia marxistica non era l'unica a cui un programma di collettivizzazione integrale dell'economia poteva coerentemente ispirarsi. Padre [[Giuseppe De Rosa]], nella prefazione all'edizione italiana, sostiene che
 
{{Quote100|parlare di [[comunismo]] o [[socialismo]] cristiano come regola di vita delle ''Reducciones'' significa imporre schemi culturali del [[XX secolo|secolo XX]] ada una realtà totalmente diversa dalla nostra: lo scopo dei Gesuiti non sarebbe stato quello di stabilire un "comunismo cristiano", senza diritto di [[proprietà]], ma di legare i Guarani, cacciatori nomadi, alla [[terra]]. (...) solo più tardi si sarebbe posto il problema della proprietà privata.|{{autore|Giuseppe De Rosa}}, ''Prefazione'', in {{autore|Clovis Lugon}}, ''La Repubblica Guaranica dei gesuiti ([[1610]]-[[1768]])'', [[Roma]] [[1976]], 9-10}}</ref> o dai [[teologia della liberazione|teologi della liberazione]], le riduzioni sono interpretate dalla storiografia attuale come il risultato di un lungo processo di [[evangelizzazione]] attenta alla [[inculturazione]] piuttosto che come l'applicazione di un modello teorico.
 
Nella storia delle interpretazioni dell'esperienza delle riduzioni, notevole influsso ebbe l'opera di [[Ludovico Antonio Muratori]] intitolata ''Il cristianesimo felice nelle missioni de' padri della Compagnia di Gesù nel Paraguai'', del [[1743]]<ref>Cfr. l'elenco delle edizioni e delle traduzioni di questo testo a [http://www.centrostudimuratoriani.it/muratori/cristianesimo-felice/ questo indirizzo]; cfr. pure {{autore|Francesco Guardiani}}, ''La modernità dei gesuiti nel ''Cristianesimo felice'' del [[Ludovico Antonio Muratori|Muratori]]'', [[2007]]: [https://tspace.library.utoronto.ca/bitstream/1807/10183/1/La%20%20modernit%C3%A0%20dei%20gesuiti%20nel%20Cristianesimo%20felice%20del%20Murat%20ori%20-%20online.pdf articolo pubblicato online].
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Immagine:V - aquaviva.jpg|[[Claudio Acquaviva]] ([[1543]]-[[1615]]), quinto [[Preposito Generale della Compagnia di Gesù]] dal [[1581]] al [[1615]], sollecitò la trasformazione del metodo delle missioni nel Paraguay favorendo così la nascità delle riduzioni.
Immagine:Jesuitas.jpg|[[Missionari]] [[gesuiti]] nella piazza di una riduzione in una illustrazione del gesuita [[Florian Paucke]] ([[XVIII secolo]])
Immagine:DSC04106-1.jpg|I [[martiri]] [[gesuiti]] [[Roque González de Santa Cruz]], [[Alfonso Rodríguez]] e [[Juan de Castillo]] furono uccisi nel [[1628]] per l'ostilità maturata nei loro confronti da parte di alcuni rappresentanti dei culti tradizionali degli ''indios''. Mosaico dell'altare loro dedicato presso il ''[[Santuario de Nuestra Señora de los Milagros de Santa Fe]]'', in [[Argentina]].
Immagine:
Immagine:Santa_Ana_Jesuit-Guarani_mission_1.jpg|Resti della [[Reducción de Nuestra Señora de Santa Ana]], fondata nel [[1633]], si trovano nella provincia [[argentina]] di Misiones. Nel [[1984]] sono stati dichiarati [[Patrimonio dell'umanità]]
Immagine:Ruinas de Sao Miguel das Missoes.jpg|[[São Miguel das Missões]]: fondata nel [[1632]], fu trasferita nel [[1683]] nel sito attuale. Della riduzione sono rimaste la chiesa ede alcune parti perimetrali dell'abitato. La costruzione della chiesa barocca è databile fra il [[1735]] e il [[1744]], ed è attribuita all'architetto gesuita [[Gian Battista Primoli]].
Immagine:Riduzionetrinidad.JPG|Resti della [[riduzione]] ''[[Santísima Trinidad de Paraná]]'' fondata nel [[1706]] dal [[gesuita]] [[Juan de Anaya]]. Questa riduzione è la più visitata tra quelle del Paese ed è [[Patrimonio mondiale dell'umanità]].
Immagine:Riduzionetavarangue.JPG|Resti della [[riduzione]] di ''[[Jesús de Tavarangue]]'' fondata nel [[1685]] con una architettura originale e diversa dalle altre riduzioni. Il sito è [[Patrimonio mondiale dell'umanità]].
Immagine:Arte_de_la_Lengua_Guarani_-_Antonio_Ruiz_de_Montoya.jpg|Frontespizio dell'edizione del [[1724]] dell<nowiki>'</nowiki>''Arte de la Lengua Guarani'' del [[gesuita]] [[Antonio Ruiz de Montoya]] ([[1585]]-[[1652]]); la prima edizione è del [[1640]]. Montoya in venticinque anni di [[Missione ad gentes|attività missionaria]] tra i guaranì fondò tredici riduzioni e scrisse, oltre questa grammatica ede altri opuscoli, un ''Vocabulario'', un ''Catecismo'' ede un ''Tesoro de la lengua guaraní''.
Immagine:Florian_Paucke_-_Passagem_de_um_rio.jpg|Illustrazione di [[Florian Paucke]] ([[1719]] - [[1780]]), [[gesuita]] [[polacco]] che rappresenta il passaggio di un fiume da parte degli indios e dei missionari. Il centinaio di illustrazioni commentate sulla sua personale esperienza di missionario tra gli indios è stato pubblicato in vari libri nel [[XX secolo]]. Le illustrazioni di Paucke rappresentano una ricca fonte documentaria per la conoscenza della vita quotidiana nelle riduzioni.
Immagine:MuseuJulio22.jpg|Statua dell'[[Immacolata Concezione]], del [[XVIII secolo|secolo XVIII]]; importante esempio di arte religiosa delle riduzioni, è ora custodita nel ''Museu Júlio de Castilhos'' a Porto Alegre, in [[Brasile]].
Immagine:rostro0.jpg|Statue del [[XVIII secolo]] provenienti dalla riduzione di [[São Miguel das Missões]] e conservate nel locale Museo.
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* [http://www.gesuiti.it/storia/24/25/459/listapersonaggi.asp L'articolo sulle Riduzioni di Johannes Rommerskirchen nella ''Enciclopedia Cattolica'' (Firenze - Città del Vaticano 1948-1954)] sul [http://www.gesuiti.it/gesuiti/schedabase.asp sito dei Gesuiti italiani]
* [http://www.podcast.it/episodi/riduzioni-dei-gesuiti-in-america-latina-di-luigi-gaudio-8544740.html Lezione audio di Luigi Gaudio su ''Riduzioni dei Gesuiti in America Latina'']
* {{autore|Enrico Padoan}}, ''Le Riduzioni del Paraguay. Missionari Gesuiti nell'America latina'', [http://www.moscati.it/Ital3Ital 3/Rid_Paraguay.html parte prima] e [http://www.moscati.it/Ital3Ital 3/Rid_Paraguay2.html parte seconda] sul sito [http://www.moscati.it www.moscati.it]
* [http://www.gesuiti.it/img/second/immagini/reducciones.pdf Edoardo Spagnuolo, ''Le Reducciones dei Gesuiti del Paraguay'']
 

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